Tornano gli acquisti sui titoli di stato italiano dopo le elezioni

Il Btp a 10 anni in forte calo con i mercati rassicurati dal voto in Emilia Romagna che allontana le possibilità di un nuovo voto ma restano le incertezze per i prossimi appuntamenti elettorali regionali
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Titoli di stato come bene rifugio
Mentre aumentano le preoccupazioni sui mercati mondiali a causa della diffusione del coronavirus in Cina, in Italia gli operatori si rivolgono ai titoli di Stato spinti dalla necessità di beni rifugio e rassicurati dai risultati elettorali di domenica in Emilia Romagna.
L’interesse per i titoli di Stato è testimoniato dal calo dello spread, tornato vicino ai 140 punti, 15 punti in meno rispetto alla chiusura di venerdì scorso quando restavano i dubbi sul risultato elettorale.
Il Btp decennale prosegue la discesa e scende a 1,032% grazie alle prospettive di tenuta del governo ma spinti anche dalla possibilità per gli investitori di entrare sui minimi per portare a casa un importante guadagno in conto capitale in aggiunta alla cedola.
Da Unicredit spiegano che "le elezioni regionali in Emilia Romagna sono state considerate dai mercati come uno degli ostacoli che l'attuale governo ha dovuto affrontare nel 2020; pertanto, gli investitori potrebbero decidere di aumentare ulteriormente la propria esposizione sui titoli di Stato italiani".
Questi analisti, infatti, aggiungono che ulteriore restringimento dello spread sotto i 130 punti base è legato ad un maggiore consolidamento della posizione del Governo.
Un sostegno di natura tecnica
Al ridursi del pericolo per i titoli di Stato che sarebbe potuto arrivare in caso di un nuovo governo euroscettico, si aggiunge un fattore tecnico legato alle aste.
A febbraio, infatti, scadranno molti titoli di Stato italiano, pertanto gli investitori cercano di reinvestire i soldi incassati in nuovi Btp, assicurando la domanda.
Se l’aumentare della domanda può assicurare gli acquisti per il mese di febbraio, nuovi ‘pericoli’ per lo spread potranno arrivare nei mesi di maggio/giugno, quando diversi appuntamenti elettorali potrebbero far tornare la pressione sul Governo. Il calendario politico prevede, infatti, una vigilia d’estate con elezioni incerte nelle Marche, in Liguria, in Campania, in Puglia, nel Veneto e in Toscana.
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