Trasformazione di Spa, nodo Bpm e Ivass al centro del cda Cattolica di giovedì


Il consiglio di amministrazione dell’assicurazione veneta si riunirà per discutere della trasformazione in Spa, dei rilievi dell’Ivass e del nodo bancassurance. L’obiettivo è trovare “la quadra” entro la fine del mese. Tra i punti all’ordine del giorno anche la ricerca di un cacciatore di teste per individuare nuovi nomi in vista del rinnovo delle cariche.


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Cda calendarizzato per il 21 gennaio

Nuovo cda in calendario per Cattolica, stretta dalle scadenze legate alla trasformazione in Spa, i rilievi dell’Ivass e, da settimane, la rivolta di Banco Bpm sulla bancassurance. Il board dell’assicurazione veronese, dopo il cda straordinario di domenica 17 gennaio, si riunirà il 21 del mese. Tra i punti all’ordine del giorno anche la ricerca di un consulente allo scorpo di individuare le nuove una lista di consiglieri in vista del rinnovo delle cariche, come richiesto dall’autorità di controllo. Obiettivo: avere un quadro più chiaro entro fine gennaio.

Il 21 sarà anche l’occasione per definire i punti del nuovo piano strategico, che include anche l’ingresso di Generali nel capitale sociale.

Negli stessi giorni la società conta di aver risolto il nodo Banco Bpm

A metà dicembre l’istituto guidato da Giuseppe Castagna aveva annunciato la fine della joint venture di Bancassurance con Cattolica. La rottura era dipesa dalla decisione di trasformazione in Spa «supponendo un asserito cambio di controllo di Cattolica, quale supposta conseguenza dell'acquisizione, da parte di Assicurazioni Generali, del 24,46% del capitale sociale». In tutta risposta era arrivata la diffida di Cattolica, con tanto di minaccia di richiesta di risarcimento per 500 milioni.

I contatti tra le parti restano aperti. L’ambizione, riportano le agenzie, è quella di trovare “la quadra” entro la fine del mese con un’intesa “soddisfacente” per entrambi e non ai prezzi proposti dal Banco (335 milioni contro 755 milioni pagati due anni fa), per chiudere l’accordo nella bancassurance. All’orizzonte resta comunque la possibilità di ricorrere all’arbitrato.

Il titolo non ha subito scosse in vista della nuova convocazione. Alle 12 le azioni Cattolica sono scambiate a 4,20 euro, in rialzo dell’1,70%.

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