Tregua storica nella guerra dei cieli tra Airbus e Boeing


Si è chiuso a Bruxelles il vertice Ue-Usa dopo una disputa lunga 17 anni sulle sovvenzioni ai costruttori di velivoli


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La riconciliazione tra le due sponde dell’Atlantico

L’incontro di Bruxelles produce il suo primo risultato. Dopo una disputa lunga 17 anni sulle sovvenzioni ai costruttori di velivoli, proprio al summit di questi giorni si è risolta la questione che vedeva contrapposte l’americana Boeing e l’europea Airbus.

I dissapori tra le due superpotenze occidentali erano circa l’illegittimità degli aiuti di Stato erogati ai rispettivi colossi del cielo, Boeing e Airbus, non rispettando le regole internazionali in materia. Se dal 2004 la disputa era solamente giudiziaria, dal 2019 si è giocata a colpi di dazi, dopo il primo verdetto dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) a favore degli Stati Uniti, a cui è stata riconosciuta la possibilità di imporre 7,5 miliardi di sanzioni. Sono quindi piovuti dazi a molte merci Ue esportate oltreoceano, danneggiando l‘export di diversi prodotti, come i formaggi italiani.

L’anno dopo fu la volta dell’Ue ad essere autorizzata dal Wto a fare altrettanto, imponendo 4 miliardi di dollari in dazi sulle merci provenienti dagli Stati Uniti, sempre come compensazione dei danni causati dagli aiuti di stato americani alla compagnia Boeing.

Dopo 17 anni, l’accordo

L’accordo prevede la sospensione dei dazi al centro della controversia per cinque anni, in attesa di trovare a un'intesa definitiva che possa chiudere definitivamente la questione.

Le tariffe aggiuntive potrebbero tuttavia essere reintrodotte se le aziende statunitensi non saranno in grado di stabilire una «competizione equa» con quelle europee.

Boeing ha accolto positivamente la tregua, a garanzia che "il futuro sostegno governativo allo sviluppo o alla produzione di aerei commerciali debba essere fornito a condizioni di mercato”. Il primo produttore di aerei statunitense “sosterrà pienamente gli sforzi del governo americano per garantire il rispetto dei principi di questo accordo".

L’intesa, definita «un’importante svolta» da Biden, fa tirare un sospiro di sollievo nei rapporti fra Washington e Bruxelles, inaspriti dai quattro anni di presidenza Trump, anche in vista di un’alleanza contro un avversario comune, la Cina.

Insieme contro la Cina

L'accordo prevede anche una clausola per frenare le ambizioni di Pechino. Infatti, le due parti si impegnano, a “lavorare insieme e contrastare l’ambizione cinese di costruire un settore dell’aviazione civile fuori dalle regole di mercato”. Lo ha affermato Katherine Tai, rappresentante Usa per il commercio nella conferenza stampa di presentazione dell’accordo. Parole inequivocabili quelle di Tai, che aggiunge: “Mentre eravamo impegnati a farci la guerra, altri ne hanno approfittato”.

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