Trimestrale sopra le attese per Eni a livello di utile operativo, ma delude il debito.

Il calo degli utili del 44% era ampiamente atteso dagli analisti. Per quest'anno è previsto un livello di produzione idrocarburi medio di 1,87-1,88 milioni di barili di olio equivalente al giorno allo scenario di budget di 62 dollari al barile.
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I risultati del terzo trimestre
Il cane a sei zampe archivia il terzo trimestre dell’anno con un utile operativo (Debit adjusted, ovvero rettificato dalle voci straordinarie) a 2,159 miliardi di euro sopra le stime del consensus degli analisti pari a 1,99 miliardi.

L'analisi
L’utile netto adjusted è risultato in flessione del 44% a 0,78 miliardi di euro. Ma era ampiamente atteso dal mercato, con il consensus fornito dalla società che indicava un utile netto di 0,77 miliardi.
Per quest'anno è previsto un livello di produzione idrocarburi medio di 1,87-1,88 milioni di barili di olio equivalente/giorno allo scenario di budget di 62 dollari al barile.
La major petrolifera ha rivisto in lieve calo le indicazioni per il capex (investimenti totali) del 2019.
La generazione di cassa prima della variazione del circolante a costi di rimpiazzo è stata di 2,6 miliardi nel trimestre, in calo del 23% in particolare per il minor prezzo del gas principalmente in Europa.
Risultati sopra le stime ma delude il debito. L'indebitamento finanziario netto, escludendo l'applicazione dell'Ifrs 16*, si attesta a 12,7 miliardi, in aumento del 53% rispetto al 31 dicembre 2018.
*L’ifrs 16 è un metodo di calcolo che nel debito include anche le uscite future legate a contratti in essere del gruppo. Se ad esempio una società ha dei contratti di locazione per i prossimi 10 anni, si attualizza il loro costo futuro, tenendo conto nel debito della società)
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