Trimestrale Unicredit sorprende e il titolo vola in borsa

La banca milanese ha chiuso l’ultimo trimestre dell’anno con un negativo inferiore alle previsioni e confermato l’outlook per il 2020
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Unicredit in rally a Piazza Affari dopo la trimestrale
Prosegue la stagione degli utili a Piazza Affari, con Unicredit che ha rilasciato i dati sulla sua trimestrale prima dell’apertura delle contrattazioni. Dopo non essere riuscita a far prezzo in apertura, il titolo Unicredit ha aperto con guadagni superiori al 5%, in un contesto positivo grazie alla notizia del taglio dei dazi sui prodotti statunitensi da parte della Cina.
L’ultimo trimestre 2019 di Unicredit ha superato le previsioni degli analisti, segnalando un negativo inferiore alle attese. Gli ultimi mesi dell’anno si sono chiusi con una perdita di 835 milioni di euro, rispetto all’1,1 miliardi previsti dagli esperti.
Relativamente all’intero anno 2019, l’utile netto si è fermato a 3,4 miliardi, in calo del 17,9% se comparato con il 2018, ma quello di gruppo ha visto un balzo del 55,5% arrivando a 4,7 miliardi. In crescita anche il CET 1 ratio di gruppo, segnalando una solidità patrimoniale in crescita del 13,09% rispetto al precedente 12,6% di fine settembre.
La banca ha previso un dividendo di esercizio in contanti per 1,4 miliardi complessivi, corrispondenti a 0,63 euro per azione, e un piano di buy-back da ulteriori 500 milioni. Infine, la banca valuta l’aumento della distribuzione del capitale nel 2021 al 50%, rispetto alle previsioni attuali di 40%.
Previsioni e programmi per il 2020
Per quanto riguarda il 2020, Unicredit ha confermato l’outlook con ricavi previsti a 18,2 miliardi di euro, costi inferiori a 10,2 miliardi e un utile netto sottostante di 4,3 miliardi con un Rote dell’8%.
L’anno in corso potrebbe portare ad un aumento della distribuzione di capitale al 50% per il resto del piano Team 23, per poi proseguire nel 2021 e nel 2022 sulla base di proiezioni del Cet1 Mda buffer in eccesso.
Il primo trimestre 2020 potrebbe vedere un impatto di 0,5 punti, prevede la banca, derivato dalla cessione del 12% di Yapi Kredi conclusa nella tarda serata di ieri. Il prezzo unitario dell’operazione è arrivato a 2,88 lire turche comprensivo di uno sconto del 4% sulla chiusura del titolo della seduta di ieri e un incasso di 440 milioni di euro, facendo prevedere un impatto negativo di 0,82 miliardi sul conto economico nel primo trimestre.
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