Trimestrali delle grandi banche protagoniste a Wall Street

I numeri diffusi oggi da JP Morgan e Wells Fargo mostrano un forte aumento dei profitti grazie all’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, sostenendo anche le quotazioni dei future sui principali indici di New York prima dell’avvio ufficiale delle contrattazioni.
Indice dei contenuti
Wall Street in verde
Ultima seduta di settimana a Wall Street con il focus tutto sulle grandi banche statunitensi, oggi protagoniste con le loro trimestrali.
La diffusione dei primi numeri degli istituti finanziari attira acquisti sui future sui principali indici di New York, in particolare sul Dow Jones (+0,40%) e sullo S&P500 (+0,10%), mentre restano più indietro i contratti sul Nasdaq.
Oggi “si presterà molta attenzione agli utili delle grandi banche in uscita oggi, con gli investitori alla ricerca di segnali che indichino che gli istituti di credito sono diventati sempre più avversi al rischio dopo le oscillazioni del settore di questa primavera”, spiega Danni Hewson, responsabile dell'analisi finanziaria di AJ Bell.
Complessivamente, secondo i dati di Refinitiv, gli utili dei componenti dello S&P 500 dovrebbero essere scesi del 6,4% nel secondo trimestre.
“Dato che le aspettative di consenso appaiono ragionevoli e le valutazioni sono già ricche (non solo nel settore tecnologico), è probabile che solo forti battute si traducano in sostanziali guadagni di prezzo, mentre anche piccole mancanze potrebbero portare a cali più marcati”, secondo Wolf von Rotberg, stratega azionario presso J. Safra Sarasin Bank.
I numeri di JP Morgan
A dare il calcio d’inizio è stata JP Morgan, in crescita del 2,5% nel pre-market.
La banca guidata da Jamie Dimon ha registrato un aumento del 67% del profitto nel secondo trimestre, grazie a maggiori incassi dagli interessi dei prestiti e beneficiando dell’acquisizione di First Republic Bank.
I profitti sono saliti a 14,47 miliardi di dollari o 4,75 dollari per azione, rispetto a 8,65 miliardi, o 2,76 dollari per azione, dell’anno precedente.
Il Reddito Netto da Interessi (NII) della banca è aumentato di 21,9 miliardi, in crescita del 44%, o del 38% escludendo First Republic, mentre prevedere un reddito degli interessi netti di circa 87 miliardi nel 2023.
L’economia USA continua a essere resiliente”, spiegava Dimon in una nota, con “i bilanci dei consumatori che rimangono sani, seppur spendendo un po’ più lentamente. Detto ciò, ci sono ancora rischi evidenti nel panorama immediato", come i consumatori che esauriscono i loro buffer di denaro, l'alta inflazione, il restringimento quantitativo e la guerra in Ucraina”.
Wells Fargo
Altra protagonista di oggi è Wells Fargo, balzata del 3% prima delle contrattazioni ufficiali, grazie ad un aumento degli utili pari al 57% nel secondo trimestre dovuto all'aumento dei pagamenti di interessi da parte dei clienti e alle previsioni sul reddito netto da interessi per il 2023, spingendo del 29% il reddito netto da interessi a 13,16 miliardi di dollari.
Il quarto maggiore istituto di credito statunitense ha dichiarato che il NII per il 2023 dovrebbe essere superiore di circa il 14% rispetto ai 45 miliardi di dollari dell'anno scorso, quando in precedenza aveva previsto un aumento del 10%.
“L’economia statunitense continua a registrare risultati migliori di quanto molti si aspettassero e, sebbene sia probabile che il rallentamento economico continui e che permanga l’incertezza, è molto probabile che la gamma di scenari si restringa nei prossimi trimestri”, prevede il CEO di Wells Fargo, Charlie Scharf.
Atterraggio morbido o no?
I dati diffusi ieri sui prezzi alla produzione USA sono aumentati leggermente a giugno e l’incremento su base annua è stato il più contenuto in quasi tre anni.“In generale i mercati sono abbastanza soddisfatti dei dati sull’inflazione, perché il calo della dinamica dei prezzi e la tenuta del mercato del lavoro supportano la narrativa di un atterraggio morbido per l'economia Usa”, secondo Carol Kong, currency strategist della Commonwealth Bank of Australia a Sydney.
Atterraggio morbido costruito dalla Federal Reserve, in cui le pressioni sui prezzi si attenuano senza una dolorosa recessione, sperano i mercati.
“Non così in fretta”, avvisa la società di consulenza Capital Economics: “preparatevi a veder brillare i Titoli di Stato e a veder crollare gli indici azionari quando l’economia sarà finalmente in preda agli effetti del ciclo di rialzi dei tassi più aggressivo degli ultimi decenni”.
“Le principali economie avanzate sono destinate a una recessione entro la fine dell'anno, in gran parte perché l'intero peso della stretta monetaria già intrapresa deve ancora ripercuotersi sulle economie reali”, ha aggiunto la società di consulenza.
Attualmente le forti aspettative fanno sì che anche una recessione piuttosto lieve “provocherebbe un significativo deterioramento” dell'appetito degli investitori per gli asset rischiosi come le azioni, prosegue Capital Economics.
Per quanto riguarda le previsioni, la società prevede che il rendimento del Treasury decennale di riferimento chiuda l’anno al 3,25%, in calo rispetto al 3,8% circa, a causa dell'aumento del prezzo del debito pubblico, bene rifugio.
L’S&P 500 dovrebbe scendere a circa 4.000 dalle attuali 4500 unità e anche il dollaro dovrebbe recuperare la domanda di beni rifugio e guadagnare circa il 9% entro la fine dell'anno.
Previsioni sui tassi
Christopher Waller della Fed prevede che la banca centrale dovrà alzare i tassi almeno due volte quest'anno, anche se dati più morbidi sull'inflazione potrebbero ovviare alla necessità di un secondo rialzo.
“Vedo necessari altri due rialzi di 25 punti base nell’intervallo di riferimento nelle quattro riunioni rimanenti di quest'anno per mantenere l'inflazione verso il nostro obiettivo”, ha spiegato il banchiere.
Nel frattempo, James Bullard ha rassegnato le dimissioni da capo della filiale della Fed di St. Louis per diventare il primo preside di una scuola universitaria di economia.
“La Fed ha già vinto la battaglia contro l'inflazione”, ha dichiarato a Bloomberg Television Raffaele Bertoni, responsabile dei mercati dei capitali del debito presso Gulf Investment Corp, aggiungendo che “se vogliono essere seri nel mantenere l’inflazione sotto controllo, dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla riduzione del bilancio o sul quantitative tightening piuttosto che aumentare ulteriormente i tassi”.
Al contrario, il presidente della Fed Bank of San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato ieri alla CNBC che è troppo presto per dire che i responsabili politici hanno fatto abbastanza per riportare l’inflazione statunitense al suo obiettivo.
Notizie societarie e pre-market USA
BlackRock (-1%): ricavi scesi dell’1,4% a 4,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre rispetto all’anno precedente, a causa dell'impatto dei movimenti di mercato degli ultimi 12 mesi sulla media degli AUM.
La raccolta netta è stata di 80 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 89,6 miliardi di dollari di un anno fa.
Microsoft (+1%): l’autorità britannica per la concorrenza Competition and Markets Authority (CMA) ha prorogato al 29 agosto il termine ultimo per l'acquisizione di Activision Blizzard (+2,50%) da 69 miliardi di dollari, dopo aver ricevuto una nuova proposta “dettagliata e complessa” da parte della società di Bill Gates quest'ultima, in cui si affermavano cambiamenti sostanziali nell’offerta.
Meta Platforms (-0,4%): secondo fonti del Financial Times scrive che l’azienda è vicina a lanciare una versione commerciale del suo modello di intelligenza artificiale LLaMA, precedentemente rilasciato a ricercatori e accademici.
Tesla (-0,40%): ha iniziato a vendere la sua Model Y a trazione posteriore in Corea del Sud al prezzo di 56,99 milioni di won (45.139 dollari), secondo quanto riportato sul sito web della casa automobilistica, rendendo i veicoli idonei a ricevere il tasso massimo di sovvenzioni governative.
Exxon (-0,5%): ha siglato un accordo per l'acquisto di Denbury per un importo pari a 4,9 miliardi di dollari, che sarà corrisposto in azioni. L'operazione dovrebbe essere perfezionata nel quarto trimestre. Walt Disney Company (+0,2%): ha annunciato l’estensione del contratto del CEO Bob Iger fino al 2026.
Raccomandazioni analisti
Microsoft
UBS: da ‘neutral’ a ‘buy’ e prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 345 USD a 400 dollari.
Alphabet
TD Cowen: ‘buy’ e target price alzato a 140 USD dai precedenti 130 dollari.
Tesla
Mark Delaney: ‘neutral’ e Il prezzo obiettivo ancora a 275 dollari.
Pfizer
HSBC: da ‘sell’ a ‘buy’ e target price fermo a 50 dollari.
Boeing
JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 225 dollari.
Delta Airlines
Argust: ‘buy’ e target price aumentato da 40 USD a 59 dollari.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
