Triplice record a Wall Street, rialzi in Asia

16/05/2024 06:15
Triplice record a Wall Street, rialzi in Asia

L'S&P 500, il Dow Jones Industrial Average e il Nasdaq Composite hanno registrato i massimi storici nello stesso giorno per la prima volta dal 21 marzo. Il rendimento del Tesoro decennale di riferimento è sceso al 4,354%, quasi dieci punti base in meno del tasso del giorno precedente.

Questo rapporto sull'inflazione dà speranza al mercato", ha detto al Wall Street Journal, Quincy Krosby, chief global strategist di LPL Financial. Ma il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, ha ribadito che la banca centrale dovrà probabilmente mantenere i tassi di interesse al livello attuale "ancora per un po' di tempo".

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Tutti e tre i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso ieri a livelli record dopo che dall'ultimo rapporto sull'inflazione sono arrivati segnali di moderazione della congiuntura sui prezzi.

L'S&P 500, il Dow Jones Industrial Average e il Nasdaq Composite hanno registrato i massimi storici nello stesso giorno per la prima volta dal 21 marzo. L'S&P 500 ha guadagnato l'1,2%, il Dow industrials è salito dello 0,9%, a meno di 100 punti dalla soglia dei 40.000 punti. Nasdaq +1,4%.

I prezzi al consumo sono saliti in aprile del 3,4%, dal +3,5% di marzo, primo rallentamento da inizio anno. Le vendite al dettaglio rettificate dalle componenti volatili hanno registrato un calo dello 0,1% nello stesso mese, dal +0,7% di marzo.

Il rendimento del Tesoro decennale di riferimento è sceso al 4,354%, quasi dieci punti base in meno del tasso del giorno precedente. Il Bund ha chiuso a 2,42%, da 2,55% del giorno prima

"Questo rapporto sull'inflazione dà speranza al mercato", ha detto al Wall Street Journal, Quincy Krosby, chief global strategist di LPL Financial. "Ma questo è solo l'inizio di ciò che è necessario per aiutare la Fed a confermare che l'inflazione sta iniziando a muoversi verso il basso”.

MA L’INFLAZIONE POTREBBE RESTARE ALTA

La pensa così Alberto Conca, gestore di fondi Zest Asset management Sicav e responsabile investimenti Lfg+Zest.

“Questo è un anno elettorale per gli Stati Uniti, il che significa che sia la Fed che il governo in carica faranno tutto ciò che è in loro potere per evitare un significativo deterioramento dell'economia o dei mercati finanziari. Ecco perché rimaniamo dubbiosi sul fatto che l'inflazione scenderà con la rapidità prevista dal consenso e quindi crediamo che i tassi di interesse rimarranno elevati più a lungo di quanto attualmente scontato da molti operatori di mercato, il che ci porta a prevedere alcuni problemi in futuro”.

ANCHE I TASSI POTREBBERO NON SCENDERE A BREVE

Il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, ha ribadito che la banca centrale dovrà probabilmente mantenere i tassi di interesse al livello attuale "ancora per un po' di tempo" e si è chiesto quanto la stretta monetaria stia frenando l’economia.

“La mia più grande incertezza è sul livello di pressione al ribasso che la politica monetaria esercita sull'economia", ha detto Kashkari

in occasione di un evento a Bismarck, nel North Dakota. "È un'incognita, non lo sappiamo con certezza. E questo mi dice che probabilmente dobbiamo restare qui ancora per un po', fino a quando non capiremo dove va l’inflazione di fondo, prima di arrivare a qualsiasi conclusione".

La settimana scorsa Kashkari aveva dichiarato che la banca centrale probabilmente manterrà i tassi d'interesse al livello attuale "per un lungo periodo di tempo". Attualmente gli investitori si aspettano circa due tagli dei tassi quest’anno.

AFTER HOUR DI WALL STREET

La Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha una partecipazione di 6,7 miliardi di dollari in Chubb, una compagnia assicurativa quotata al Nyse ma con sede a Zurigo. La notizia pone fine a mesi di suspense sulla misteriosa posizione della società di investimento in una società finanziaria, precedentemente tenuta nascosta nei documenti normativi. Il titolo è salito del 7%.

Cisco Systems ha guadagnato circa il 5% dopo aver fornito una solida previsione di vendite e profitti per il trimestre in corso, indicando che i clienti stanno cominciando a investire nuovamente nelle loro reti informatiche. Le vendite saranno comprese tra 13,4 e 13,6 miliardi di dollari nel quarto trimestre fiscale, che si concluderà a luglio. Questo dato si confronta con una stima media degli analisti di 13,5 miliardi di dollari.

Nell'ultimo trimestre Cisco ha registrato un aumento del 4% degli ordini, un un indicatore delle vendite future, includendo Splunk.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,2%.

E’ in coma farmacologico dopo l’intervento al quale è stato sottoposto ieri sera dopo l’attentato, il premier della Slovacchia, Robert Fico.

Il Parlamento estone ha approvato in via definitiva la legge che permette l'utilizzo dei beni russi congelati in favore dell'Ucraina.

LA RISPOSTA EUROPEA AI MAGNIFICI SETTE

Circa il 28% della capitalizzazione di mercato dell’indice S&P 500 è rappresentata dai Magnifici 7, una concentrazione superiore ai livelli registrati durante la bolla delle dot-com di fine anni ’90. Sono questi super colossi a muovere il mercato.

John Tousley, Global Head of Market Strategy, Strategic Advisory Solutions, GS Asset Management, pensa che la concentrazione non giustifichi il disinvestimento dai grandi nomi del tech in quanto i titoli sono saliti perché c’erano bilanci e utili solidi, “oltre che dal potenziale di crescita futura grazie all’innovazione guidata dall’intelligenza artificiale”. A chi preferisce alleggerire le posizioni, Tousley suggerisce di varcare l’Oceano Atlantico e di guardare alle 11 società leader dell’Europa, le cosiddette GRANOLAS, che detengono circa un quarto della capitalizzazione di mercato dell’indice STOXX Europe 600 e hanno contribuito a oltre il 50% dei rendimenti sui dodici mesi, paragonabili a quelli dei Magnifici 7. Le magnifiche undice sono GSK, Roche, ASML, Nestlé, Novartis, Novo Nordisk, L'Oréal, LVMH, AstraZeneca, SAP e Sanofi. “Pur avendo ottenuto la stessa performance dei Magnifici 7 a partire dal 2021, i GRANOLAS hanno realizzato questo risultato con circa la metà della volatilità e due terzi della valutazione”.

ASIA

Nella scia di Wall Street salgono un po’ tutti i mercati azionari dell’area Asia Pacifico. La borsa di Hong Kong, ieri chiusa per festività, tocca i massimi da agosto, in rialzo dell’1,5% a fine seduta.

Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,7%. E’ di oltre il 10% il rialzo dell’indice delle società dell’immobiliare: aumentano le città che hanno annunciato misure di sostegno al mercato della casa.

Si mette in luce l’indice S&P ASX200 di Sidney, +1,7%.

Nikkei di Tokyo +0,9%. In Giappone il Pil è sceso dello 0,5% nel primo trimestre. La spesa per consumi - la componente che vale oltre la metà del prodotto interno lordo, ha evidenziato una flessione dello 0,7%: si tratta del quarto calo consecutivo su base trimestrale e anche in questo caso la correzione è maggiore del previsto, mentre gli investimenti aziendali registrano una diminuzione dello 0,8%, malgrado i risultati trimestrali delle aziende considerati soddisfacenti. La contrazione del 5% dell'export nel periodo di riferimento, secondo i dati governativi, ha inciso dello 0,3% nel complesso sul Pil - già penalizzato dal rallentamento dell’industria dell'auto a inizio anno, a fronte dello scandalo della Daihatsu, con la sospensione prolungata negli stabilimenti, e il terremoto del primo gennaio nella prefettura di Ishikawa, sul versante centro occidentale del Paese. A fare da zavorra ai consumi, inoltre, la svalutazione dello yen - ai minimi in 34 sul dollaro, una dinamica che rende più costose le importazioni per il Paese privo di risorse energetiche, generando pressioni inflative.

ITALIA/BTP/ENI

Dopo Mps arriva la volta di Eni. Il governo Meloni va avanti nel piano delle privatizzazioni cedendo, ancora una volta con una procedura accelerata di raccolta ordini, una quota del 2,8% del gruppo in mano al Mef che scende così sotto il 2% del capitale (dal 4,797%). Per le casse del Tesoro si tratta di un'operazione per un valore di 1,4 miliardi di euro che dovrebbe ridimensionare i dubbi sulla sostenibilità dei conti pubblici italiani. Il controllo pubblico sul cane a sei zampe resta tuttavia assicurato dalla partecipazione di Cdp (la cui maggioranza fa capo allo stesso Mef con una quota di minoranza delle fondazioni bancarie) che detiene il 28,503%. Il Def di autunno 2023 prevede, per i prossimi tre anni, cessioni pari all'1% del Pil. Un valore che, come ricordava l'osservatorio Cpi, corrisponde a circa 20 miliardi di euro. La decisione di cedere ora coglie anche il recupero del listino milanese e della stessa azione Eni che è tornata proprio attorno ai livelli di gennaio scorso (15,11 euro). La cessione, come comunicato in serata, è avvenuta a un prezzo per azione di 14,855 per azione. Lo sconto, rispetto alla chiusura di oggi è dell’1,7%, più basso di quello di norma concesso in questo tipo di operazioni. Per il Tesoro quindi si tratta di un ulteriore passo nel cammino delle privatizzazioni, ancora più preziose in un momento in cui i conti pubblici devono affrontare da qui ai prossimi anni le alte spese per il Superbonus che il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha definito 'un Vajont’.

Titoli

Telecom Italia. Kkr presenterà dei “remedies” la prossima settimana nel tentativo di ottenere l'ok dell'Antitrust Ue all'acquisto dell'infrastruttura di rete fissa di Tim, ha detto una fonte vicina al dossier.

Erg. Il piano triennale approvato dal Cda, che prevede 1,2 miliardi di investimenti e un Ebitda al 2026 tra 600 e 650 milioni di euro, fissa l'obiettivo di raggiungere una capacità installata di 4,5 gigawatt, con una proiezione al 2028 pari a 5 gigawatt. Il primo trimestre, intanto, si è chiuso con un utile di 78 milioni di euro, identico all'anno prima. Confermata la guidance per l'esercizio 2024.

Iren. Il successore dell’A.D. Paolo Signorini sarà probabilmente nominato il 27 giugno, quando si riunirà l'assemblea degli azionisti, mentre tre giorni prima la multiutility presenterà il nuovo piano industriale pluriennale, ha detto il presidente esecutivo Luca Dal Fabbro, aggiungendo che il Cda ha deciso di fare un audit con un ente terzo indipendente per avere una visione più completa sull'ipotesi 'wrong doings' da parte di Signorini.

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