Troppa nebbia intorno alla Federal Reserve, Wall Street in calo

Ieri seduta fiacca: S&P500 -0,3%, Nasdaq -0,1%.
I future di mercati dei capitali danno sempre meno probabili i tre tagli attesi alla fine di novembre, ora siamo più vicini al mezzo punti percentuale. Treasury Note a dieci anni a un tasso di rendimento di 4,17%, sui massimi da settembre. Intanto i clienti di Goldman Sachs stanno ridimensionando le loro previsioni ottimistiche sull'intelligenza artificiale e sui titoli azionari statunitensi.
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La settimana della riunione di politica monetaria della Federal Reserve si è aperta con un balzo degli interrogativi su quel che la banca centrale deciderà nel corso del 2026. I future di mercati dei capitali danno sempre meno probabili i tre tagli attesi alla fine di novembre, ora siamo più vicini al mezzo punti percentuale.
Wall Street ha chiuso in lieve calo, S&P500 -0,3%, Nasdaq -0,1%.
Le obbligazioni sono scese e il Treasury Note a dieci anni è arrivato a un tasso di rendimento di 4,17%, sui massimi da settembre. La curva si è irripidita e il differenziale tra dieci anni e due anni è salito a quasi settanta punti base.
Ieri un’asta di titoli triennali da 58 miliardi di dollari fornito indicazioni positive sulla domanda, tra oggi e giovedì ci sono altre due aste, una da 39 miliardi di titoli a dieci anni e una da 22 miliardi di titoli a trent’anni.
Domani esce il comunicato del Federal Open Market Committee e il mercato “si concentrerà probabilmente sui dot plot, sui cambiamenti nel linguaggio della dichiarazione, sulle comunicazioni del presidente Powell e su eventuali indicazioni relative alla tempistica e all'entità dei futuri tagli dei tassi", scrive David Doyle, responsabile economico del Macquarie Group in una nota ripresa da Barron’s. "A nostro avviso, il compromesso sarà una visione più neutrale (meno accomodante), che chiarisca che il comitato ritiene più ambigui i tempi e la cadenza dei futuri tagli”.
TORO MODERATO
Intanto i clienti di Goldman Sachs stanno ridimensionando le loro previsioni ottimistiche sull'intelligenza artificiale e sui titoli azionari statunitensi, con i nuovi dati dell'indagine che mostrano aspettative molto più caute per l'indice S&P 500 fino al 2026.
Gli investitori prevedono che l'indice di riferimento chiuderà il prossimo anno tra 7.000 e 7.500 punti, secondo quanto emerge dal sondaggio condotto dalla banca su 782 clienti istituzionali. Oggi l’indice è 6.846 punti. Si tratta di un netto calo rispetto alla fine di ottobre, quando molti clienti prevedevano un balzo dell'indice a 7.200 punti entro Capodanno, secondo Oscar Ostlund, responsabile globale della strategia dei contenuti, dell'analisi di mercato e della scienza dei dati per la piattaforma Marquee di Goldman.
I clienti continuano ad aspettarsi un aumento dell'indice S&P 500 nel 2026, ma i loro obiettivi sono diventati "molto più conservativi", ha scritto Ostlund in una nota.
TORNANO I DAZI DI TRUMP
Il presidente ha segnalato che potrebbe imporre nuovi dazi sui prodotti agricoli, compresi i fertilizzanti canadesi e il riso indiano, l'ultimo segnale che i negoziati prolungati con due partner commerciali degli Stati Uniti potrebbero protrarsi ancora a lungo.
Durante un evento alla Casa Bianca Trump ha annunciato miliardi di nuovi aiuti agli agricoltori statunitensi, alcuni dei quali hanno affermato che le importazioni più economiche stanno rendendo difficile la competitività dei loro prodotti sul mercato.
Il presidente ha promesso di occuparsi del presunto dumping di riso indiano negli Stati Uniti, dopo che alcuni agricoltori hanno accusato di manipolazioni paesi come l'India, il Vietnam e la Thailandia
L'India è il più grande esportatore mondiale di riso - con una previsione di vendita di circa 25 milioni di tonnellate in questa stagione - e gran parte di esso è destinato ai paesi dell'Asia e dell'Africa. I prezzi globali del riso sono stati sotto pressione quest'anno, poiché la produzione rimane vicina al record e il principale acquirente, l'Indonesia, cerca di limitare gli acquisti.
La borsa di Mumbai è in calo dello 0,5% e scendo i grandi esportatori di riso.
DISGELO SUI CHIP
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato su Truth Social di aver autorizzato la vendita ad “acquirenti approvati in Cina e in altri Paesi" dei chip H200 di Nvidia, utilizzati per i sistemi di intelligenza artificiale. Trump ha spiegato di averne informato l'omologo cinese Xi Jinping, che ha "reagito positivamente", e che le condizioni della cessione consentiranno di continuare a proteggere la sicurezza nazionale.
BORSE CINESI
In ribasso dell’1,3% l’indice Hang Seng di Hong Kong, Shanghai Composite -0,4%.
Quel che è uscito dal Politburo del Partito Comunista Cinese di dicembre "sembra abbastanza deludente", come dimostrano le preoccupazioni di crescita ridotte e nessun riferimento diretto al consumo e al settore immobiliare, commenta Goldman Sachs. La leadership di Pechino si dice ottimista sulla crescita economica durante il 14° Piano quinquennale e evidenzia un continuo focus politico su tecnologia, sicurezza e mezzi di sussistenza delle persone, ha scritto in una nota lunedì l'economista della banca statunitense Lisheng Wang. Il tono della comunicazioni resta a favore dell’allentamento fiscale, seppure meno incline a misure di stimolo di ampia portata. Manca soprattutto un accenno alla condizioni del mercato immobiliare, di nuovo traballante: oggi scendo le azioni delle società delle costruzioni e delle case.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, future del Dax di Francoforte -0,1%.
GERMANIA
Oggi il parlamento tedesco vota un pacchetto di spesa per la difesa da 52 miliardi di dollari. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che "la Germania dovra' un giorno avere l'esercito convenzionale piu' forte d'Europa" in un dibattito con i cittadini, trasmesso da Ard. “Ho anche detto che dobbiamo essere in grado di difenderci per non doverci difendere. Di recente e' stato il settantesimo anniversario dell’ingresso della Germania nella Nato, il che ci ha permesso di vivere in pace per un lungo periodo", ha dichiarato Merz, "voglio che i miei figli e nipoti possano godere di un periodo simile”.
Merz ha sottolineato che il suo governo ha optato per un modello volontario per l'aumento del numero di truppe ma ha aggiunto che, se cio' non dovesse funzionare, si dovra' adottare un "secondo provvedimento". A chi gli chiedeva se la Nato non fosse gia' abbastanza forte da giustificare l'elevato livello di spesa per la difesa, Merz ha risposto: "Vediamo una Russia che vuole cambiare i confini con la forza, e questa e' una cosa che non voglio”.
Il petrolio è poco mosso dopo il calo di ieri, Brent a 62,3 dollari il barile.
UCRAINA
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova ad affrontare crescenti pressioni da parte degli Stati Uniti affinche' accetti ingenti perdite territoriali e altre concessioni previste dal piano di pace del presidente Trump. Lo hanno dichiarato ad Axios due funzionari ucraini, i quali sottolineano che le pressioni messe in piedi da Washington nei confronti del leader ucraino siano molto piu' forti di quelle dirette al presidente russo Vladimir Putin.
Sempre ad Axios, funzionari statunitensi e ucraini hanno fatto sapere che l'amministrazione Trump ha ritenuto l'incontro di ieri di Zelensky a Downing Street - con Merz, Starmer e Macron - un inutile tentativo di guadagnare tempo nei negoziati sul piano di pace del presidente americano.
TITOLI
Stellantis. L'Unione europea intende rinviare al 16 dicembre le proposte legislative per espandere la sua tassa sul carbonio alla frontiera e potenzialmente indebolire il divieto per il 2035 sulle nuove auto che emettono CO2, secondo una bozza di agenda della Commissione Europea vista da Reuters
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