Trump in soccorso del Bitcoin

Il Presidente ha annunciato di aver ordinato al gruppo di lavoro di andare avanti con la creazione del fondo strategico di criptovalute, scatenando gli acquisti su tutto il settore.
Rimbalzo del Bitcoin
Se febbraio aveva fatto suonare l’allarme per la quotazione del Bitcoin con un calo mensile del 17,5%, ci ha pensato il Presidente Donald Trump a risollevare il sentiment e il prezzo della principale delle criptovalute.
Come al solito, è bastato un messaggio sui social a mutare il sentiment: Trump ha annunciato di aver ordinato al Presidential Working Group di procedere con una riserva strategica di criptovalute.
L’annuncio ha scatenato gli acquisti sul Bitcoin che ha rimbalzato dopo i minimi di tre mesi toccati venerdì tornando sopra quota 90 mila dollari e portandosi fino ai 95 mila (dati CoinDesk), per poi ripiegare ai 91 mila di questa mattina. Per la 'regina' delle monete digitali quello passato era stato l'11esimo mese peggiore dell'ultimo decennio: ha chiuso febbraio a 84.252 dollari, dopo aver toccato un minimo di tre mesi di circa 78.273 durante il trading di venerdì, ed è sceso di oltre il 20% dal massimo storico di 109.071 dollari toccato a metà gennaio.
L’impatto è stato immediato sul resto del mercato delle criptovalute: l’XRP ha registrato un aumento del 30-33%, mentre Solana (SOL) ha visto un incremento del 20-25%. Il Cardano (ADA) ha avuto un balzo ancora più significativo, con un aumento del 50-68%. L’Ether, che ha subìto alcune delle maggiori perdite in criptovalute da un anno all’altro, ha guadagnato il 13% circa.
Il fondo strategico di criptovalute di Trump
L’annuncio di Trump è arrivato tramite un messaggio pubblicato su Truth Social, la piattaforma di social media lanciata dallo stesso Presidente, nel quale ribadiva la sua intenzione di voler trasformare gli Stati Uniti nella “capitale mondiale delle criptovalute”, messaggio già lanciato nel corso della campagna elettorale.
“Una riserva statunitense di criptovalute eleverà questo settore critico dopo anni di attacchi corrotti da parte dell’amministrazione Biden ed è per questo che il mio ordine esecutivo sui beni digitali ha diretto il ‘Presidential Working Group’ ad andare avanti sulla riserva strategica di criptovalute che include XRP, SOL e ADA”, scriveva il Presidente. “Farò in modo che gli Stati Uniti diventino la capitale mondiale delle criptovalute”. “E, ovviamente, BTC ed ETH, come altre criptovalute di valore, saranno al centro della riserva”, ha detto in un post successivo. “Anch’io amo Bitcoin ed Ethereum!”, ha concluso.
Il summit
Per lavorare a questa prospettiva, Trump ha annunciato il primo summit sulle criptovalute, previsto venerdì 7 marzo presso la Casa Bianca. A partecipare saranno diversi protagonisti del settore, tra cui fondatori, Ceo e investitori di spicco, oltre ovviamente ai membri del gruppo di lavoro sulle cripto nominati dal Presidente.
Si tratta di un evento molto atteso dal settore, in quanto potrebbe fornire ulteriori dettagli circa le modalità con le quali Trump intende creare la riserva strategica di cripto e sarà un’opportunità per discutere le sfide e le opportunità offerte dalle criptovalute.
C’è molta curiosità anche per cercare di capire come il Paese intende affrontare il complesso panorama regolatorio delle criptovalute, attualmente in evoluzione. “Alle prossime elezioni potrebbe arrivare una nuova amministrazione che ha bisogno di trovare denaro per pagare il debito, la previdenza sociale, ecc. Potrebbero vendere la riserva”, spiegava alla CNBC Adam Blumberg, cofondatore evicepresidente dei servizi di consulenza di Enclave Group.
“Non mi piace l’idea che il governo degli Stati Uniti, o qualsiasi altro governo, possieda l’asset più decentralizzato di sempre”, ha poi aggiunto. “Non è per questo che è stato creato. E inoltre mette troppo potere nelle mani del governo federale, che ha sempre un ciclo di 4 anni, o addirittura di 2 anni”.
L’aiuto al settore
Il mercato ha accolto questa notizia con entusiasmo, soprattutto data la delusione tra gli operatori del settore a causa della mancanza di azioni rapide sulla riserva promessa da quando Trump è entrato in carica il 20 gennaio, mentre invece si mostrava iperattivo su diversi altri fronti.
Gli operatori parlano di ‘Trump put’ sulle criptovalute, suggerendo che l'amministrazione interverrà per supportare il mercato in tempi turbolenti, proprio come la Fed è solita fare per i mercati azionari.
"Oggi Trump ha segnalato che c'è un ‘Trump put’ sulle criptovalute. Questo è abbastanza buono per un cambio di tendenza, in particolare considerando come il Bitcoin ha reagito quando il sentiment era ai minimi storici", spiega su X il trader e analista Alex Kruger.
Josh Gilbert, analista di mercato di eToro, ritiene che i momenti negativi per il settore potrebbero vedere l’aiuto del Presidente anche in futuro “dati gli interessi acquisiti del Presidente nelle cripto e sembra che questo sia qualcosa a cui gli investitori potrebbero dover abituarsi”.
"100.000 dollari saranno il livello che tutti guarderanno durante la settimana", prevede Greg Magadini, direttore dei derivati di Amberdata, il quale si attende “interessanti dinamiche ‘Buy the rumor/Sell the news’ intorno al vertice sulle criptovalute del 7 marzo.
Restano le sfide
Alcuni analisti sono preoccupati che i progressi sulla riserva di criptovalute potrebbero essere più lenti del previsto. "Niente di nuovo qui. Solo parole”, evidenzia Arthur Hayes, responsabile degli investimenti e co-fondatore di Maelstrom Fund, suggerendo di attendere “quando otterranno l'approvazione del Congresso per prendere in prestito denaro e/o rivalutare il prezzo dell'oro al rialzo. Senza questa, non hanno soldi per acquistare Bitcoin e shitcoin”.
"Il sentiment che stiamo vedendo sulla scia dell'annuncio della riserva digitale federale degli Stati Uniti è in gran parte rialzista, con aspettative di afflussi istituzionali e competizione globale per le riserve digitali. Tuttavia, lo scetticismo rimane, con preoccupazioni specifiche sull'esecuzione, l'approvazione del Congresso e potenziali rischi a lungo termine come l'intervento del governo", secondo Mark Hiriart, responsabile delle vendite presso la società di trading di asset digitali Zerocap.
"Mentre le istituzioni potrebbero precipitarsi, regolamenti poco chiari e condizioni macroeconomiche potrebbero determinare se questo rally durerà", ha osservato Hiriart, aggiungendo che ora l'attenzione sarà sul summit di venerdì prossimo, che potrebbe fornire maggiori dettagli sulla riserva digitale.
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