Trump minaccia dazi del 25% su auto, chip e medicine

L’annuncio delle sanzioni potrebbe arrivare già il 2 aprile. Trump ha specificato di voler dare tempo alle aziende di adeguarsi, frase che sta limitando l’impatto della sua minaccia sui mercati.
Trump ha incolpato l’Ucraina di aver iniziato la guerra e incontrerà Putin entro fine mese. Intanto Mario Draghi striglia l’Europa e torna a chiudere gli eurobond, subito.
Poste italiane è pronta ad aumentare ulteriormente la sua partecipazione in Telecom Italia.
Indice dei contenuti
Wall Street ha riaperto con un record, il secondo del 2025: l’indice S&P500 ha accelerato negli ultimi minuti della seduta, chiudendo in rialzo dello 0,2%. Praticamente piatti il Nasdaq e il Dow Jones La maggior parte delle azioni dell'S&P 500 ha chiuso in rialzo, a mettersi in luce sono stati i settori dell’energia e dei materiali, seguiti da servizi pubblici.
FEDERAL RESERVE IN STAND BY
I rendimenti dei bond sono tornati a salire: Treasury a 2 anni a circa il 4,3%, il 10 anni è arrivato al 4,54.%.
Il Presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato ieri sera che la politica monetaria deve rimanere restrittiva fino a quando non ci saranno maggiori progressi sull'inflazione, destinata a suo avviso, a diminuire nel tempo. "A questo punto, la politica deve rimanere restrittiva fino a quando, dal mio punto di vista, non vedrò che stiamo davvero continuando a fare progressi sull'inflazione", ha detto Daly in una sessione di domande e risposte dopo un discorso a Phoenix.
Il commento ha fatto seguito all'avvertimento del governatore della Fed Christopher Waller, secondo cui la banca centrale dovrebbe reagire ai dati in arrivo, anche quando c’è molta incertezza sull'economia: "Aspettare che l'incertezza economica si dissipi è una ricetta per la paralisi delle politiche", ha dichiarato Waller stanotte a Sydney.
DAZI SU AUTO, CHIP E MEDICINE
Il Presidente Donald Trump ha dichiarato che probabilmente imporrà tariffe di circa il 25% sulle importazioni di automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici: l’annuncio delle sanzioni potrebbe arrivare già il 2 aprile. Il nuovo affondo di politica commerciale si aggiunge a quanto Trump ha già deciso su acciaio e alluminio. "Probabilmente ve lo dirò il 2 aprile, ma sarà intorno al 25%", ha detto Trump ai giornalisti nel suo club di Mar-a-Lago quando gli è stato chiesto del suo piano per le tariffe sulle auto.
Alla domanda se ci saranno dazi simili sui farmaci e sui chip dei semiconduttori, il presidente ha risposto: "Saranno del 25% e più, e aumenteranno in modo sostanziale nel corso di un anno". Trump ha detto di voler dare alle aziende un po’ di tempo e non ha specificato se le misure saranno mirate a Paesi specifici o si applicheranno a tutti i veicoli importati negli Stati Uniti. Non è nemmeno chiaro se le auto prodotte nell'ambito di un accordo di libero scambio con il Canada e il Messico saranno risparmiate dai dazi specifici per il settore, qualora dovessero entrare in vigore. "In termini relativi, Trump 2.0 sta chiaramente colpendo tutti", ha detto Alicia Garcia Herrero, capo economista per la regione Asia-Pacifico di Natixis. "Chiunque pensasse che il resto dell'Asia, al di fuori della Cina, potesse essere un vincitore in questa guerra commerciale si sbagliava”.
UCRAINA: INCONTRO TRUMP - PUTIN IN FEBBRAIO
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di essere piu' "fiducioso" nella possibilità di un accordo con Mosca dopo le discussioni tra americani e russi a Riad e ha dichiarato di essere "totalmente favorevole" alla presenza in Ucraina di truppe europee di pace. Interrogato dai giornalisti sui tempi dell’avvio del negoziato di pace Trump ha lasciato intendere che potrebbe andare a Riad, per incontrare Vladimir Putin, prima di fine mese. Il Presidente americano ha accusato l’Ucraina di aver “iniziato la guerra” e si è detto "deluso" dai commenti di Kiev sull'assenza dell'Ucraina alle discussioni russo-americane. "Fox News ha scritto ieri che il piano di pace in tre fasi al quale stanno lavorando Mosca e Washington, mette al centro nuove elezioni in Ucraina. L'ipotesi di un nuovo voto (da tenersi dopo un cessate il fuoco ma prima di un accordo finale) sembra andare nella direzione più volte chiesta da Mosca che, in diverse occasioni, ha ribadito di poter trattare solo con leader legittimi in Ucraina, anche con lo stesso Zelensky, a patto però che venga rieletto. Il mandato dell'attuale presidente è scaduto nel maggio del 2024 ma lui resta in carica a causa della guerra e della legge marziale che impediscono le urne.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Ieri l’indice Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,6%, da inizio anno il guadagno è del 12,8%.
MARIO DRAGHI
L’ultimo appello all’azione è arrivato da Mario Draghi nel corso di un evento apparentemente non di primo piano nell'agenda brussellese, l’European Parliamentary Week, che riunisce esponenti dei parlamenti nazionali da tutta Europa. Per il messaggio dell'ex presidente della Bce, tuttavia, si trattava di una platea importante, in quanto collante tra ciò che avviene nell'Ue e il consenso politico nei singoli Paesi membri. Ed è a questa platea che Draghi, illustrando il senso e gli obiettivi del suo Rapporto sulla Competitività, ha lanciato un allarme che non lascia spazio a equivoci: l'Europa è destinata a restare sola ed è per questo che deve agire, subito, come fosse un unico Stato. Ricorrendo, quindi, anche agli eurobond. Alla frammentazione del mondo - economica, politica, perfino geografica - per l'ex premier italiano la risposta dell’Europa deve essere direzionata esclusivamente verso una maggiore integrazione. A volte, ha spiegato Draghi, "l'Ue è il principale nemico di se stessa". Oggi non può più esserlo. Il tempo delle attese e dei veti è terminato. "Non si può dire no a tutto, altrimenti bisogna ammettere che non siamo in grado di mantenere i valori fondamentali dell’Ue.
Non è la prima volta, negli ultimi mesi, che l'uomo del 'whatever it takes' lancia il suo allarme. Ma questa volta il contesto è cambiato. All'Ue servono subito, come stima prudenziale, "750-800 miliardi l'anno di investimenti" da convogliare in tecnologie, IA, difesa, rilancio dell'industria nel segno della decabornizzazione. Si tratta di cifre enormi, per le quali è "necessario emettere titoli di debito, "e questo debito comune deve essere, per definizione, sovranazionale”.
ASIA PACIFICO
L’indice MSCI Asia Pacific è in calo dello 0,5%, sono deboli le borse di Hong Kong, di Tokyo e di Sidney.
Gli investitori cinesi continentali hanno acquistato ieri 22,4 miliardi di dollari di Hong Kong (2,88 miliardi di dollari USA) in azioni di Hong Kong, continuando a guidare il rally tecnologico della città, stimolato da DeepSeek. L'afflusso è stato l'acquisto giornaliero più consistente dall'inizio del 2021 e il quarto più grande mai registrato, secondo i dati compilati da Bloomberg che risalgono alla fine del 2016, quando sono iniziati i collegamenti commerciali con l'hub finanziario.
CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4%. I prezzi delle nuove case in Cina hanno accusato a gennaio un calo del 5% annuo nelle 70 principali città incluse nella rilevazione, in miglioramento rispetto al -5,3% di dicembre 2024, segnalando i primi elementi di una possibile stabilizzazione. Il calo, in base ai dati dell'Ufficio nazionale di statistica, è infatti il più contenuto dallo scorso luglio in scia agli sforzi di Pechino per mitigare le tensioni sul settore immobiliare tra l'allentamento dei tassi sui mutui, il taglio del costo per l'acquisto di abitazioni, l'intervento dei governi locali per comprare unità immobiliari invendute e l'emissione di bond speciali a sostegno del settore.
Sale la borsa di Seul grazie alla spinta delle società dei chip, indice Kospi +1,7%, quarto seduta consecutiva di rialzo.
TITOLI
Telecom Italia, Poste italiane è pronta ad aumentare ulteriormente la sua partecipazione in Telecom Italia (Tim) rafforzando così la sua posizione nel caso di una eventuale operazione di M&A che coinvolga il gruppo telefonico, dicono tre fonti. Una delle tre fonti e una quarta persona dicono che un'eventuale operazione di consolidamento che coinvolgesse Tim, riguarderebbe l'intera azienda, con il governo contrario ad uno spezzatino delle sue attività consumer ed enterprise.
Recordati. L’azionista di maggioranza Rossini Sarl, controllata dal fondo CVC, ha deciso di vendere il 5% del capitale mediante una procedura di accelerate bookbuilding.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
