Trump riparte con dazi al 15% per 150 paesi

“Avremo ben più di 150 Paesi a cui invieremo un avviso di pagamento, e l'avviso di pagamento dirà quale sarà l'aliquota della tariffa", ha detto Trump ai giornalisti, ieri sera. L’aliquota "sarà probabilmente del 10 o del 15%”. I destinatari non sono partner di primo livello.
Nel corso della serata di ieri, il presidente Donald Trump ha detto di non avere l’intenzione di licenziare Powell: la smentita ha riportato su il dollaro.
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Il Nasdaq è arrivato ieri al nono massimo storico da inizio anno, il rialzo è stato dello 0,25%. Dopo qualche su e giù, provocati dalle contraddittorie indiscrezioni su un prossimo allontanamento di Jerome Powell dalla Federal Reserve, l’S&P500 ha imboccato la via del rialzo, chiudendo con un guadagno dello 0,3%. Non è stata la solita seduta di protagonismo dei tech, il Dow Jones è salito dello 0,5%, con buona parte delle società dell’healthcare e della farmaceutica in evidenza.
Nel corso della serata di ieri, il presidente Donald Trump ha detto di non avere l’intenzione di licenziare Powell: la smentita ha riportato su il dollaro: stamattina il cross su euro è a 1,161. Si è mosso relativamente poco il Treasury a dieci anni, si è invece irripidita la curva dei tassi, con il differenziale tra il dieci anni e il due anni a 57 punti base, massimo degli ultimi due mesi.
AVVISI DI PAGAMENTO IN ARRIVO
Trump ha dichiarato che invierà lettere a più di 150 Paesi per informarli che le loro tariffe potrebbero essere del 10% o del 15%. "Avremo ben più di 150 Paesi a cui invieremo un avviso di pagamento, e l'avviso di pagamento dirà quale sarà l'aliquota della tariffa", ha detto Trump ai giornalisti, ieri sera alla Casa Bianca. I destinatari non dovrebbero essere partner di primo livello: ”non sono grandi Paesi e non fanno così tanti affari”, ha precisato.
In un'intervista a Real America's Voice, Trump ha detto che l'aliquota "sarà probabilmente del 10 o del 15%, non abbiamo ancora deciso”.
"Per gran parte del mondo - e in particolare per l'Asia, che deve affrontare i dazi più alti - l'annuncio potrebbe essere letto come positivo, fornendo una certa certezza ai Paesi più piccoli con un dazio inferiore a quello inizialmente minacciato", ha dichiarato Alicia Garcia Herrero, capo economista per l'Asia e il Pacifico di Natixis.
L’uscita segnala anche che "Trump si sta rendendo conto che tariffe troppo alte sono dirompenti", ha aggiunto. Trump sta presentando le lettere come già delle bozze di “accordo”, una presa di posizione che porta ad escludere l’inizio di una lunga fase negoziale, perlomeno con i partner minori.
INFLAZIONE DA DAZI
Le tariffe doganali più elevate imposte dalla Casa Bianca quest'anno hanno iniziato a far aumentare l'inflazione, questi effetti sono destinati ad aumentare nei prossimi mesi, ha detto mercoledì il presidente della Fed di New York, John Williams. "In generale, mi aspetto che le tariffe aumentino l'inflazione di circa 1 punto percentuale nella seconda metà di quest'anno e nella prima parte del prossimo anno", ha detto Williams in osservazioni serali all'Associazione per l'Economia Aziendale di New York. Williams e altri funzionari della Fed hanno cercato di mantenere un senso di normalità mercoledì, anche se gli eventi che circondano la banca centrale erano tutto tranne che normali.
Trump e i suoi alleati sostengono che i dazi non stanno causando inflazione, con il presidente che arriva a dire che "l'inflazione è morta”. Il tasso di riferimento della banca centrale è compreso tra il 4,25% e il 4,5%. Trump vuole vedere i tassi più vicini all’1%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in calo dello 0,4%.
CRYPTO&DIGITAL
Il bitcoin perde l’1,5% a 118.200 dollari, dal +3% di ieri. Dovrebbe essersi rimesso in marcia al Congresso degli Stati Uniti, l’iter del trio di leggi a favore dell’industria dei cripto asset: la Camera dovrebbe votarli tra oggi e domani.
Intanto Coinbase Global sta rinominando una delle sue app di riferimento: Coinbase Wallet diventerà Base App. Il cambio di nome annunciato dalla più grande piattaforma statunitense di asset digitali, è parte di un programma di riorganizzazione delle funzioni oggi sparse su più app: le parti social, chat, pagamento e trading saranno in un unico luogo. La blockchain Base, lanciata circa due anni fa, è cresciuta costantemente, generando milioni di entrate e diventando centrale per la sua spinta ai pagamenti. Coinbase è tra le legioni di aziende di tutti i settori che cercano di fornire "applicazioni tuttofare", tipicamente destinate a impedire ai clienti di passare a piattaforme concorrenti.
GIAPPONE
La borsa di Tokyo si avvia a chiudere in rialzo dello 0,4%.
L'avanzo commerciale nel mese di giugno è sceso del 30,8% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 153,1 miliardi di yen (circa 1 miliardo di dollari), in quanto le spedizioni verso gli Stati Uniti hanno continuato a diminuire a causa delle pesanti tariffe doganali, secondo i dati governativi di ieri. Le esportazioni complessive sono scese dello 0,5% su base annua a 9,16 trilioni di yen, segnando il secondo calo mensile consecutivo, mentre le spedizioni in entrata sono cresciute dello 0,2% a 9,01 trilioni di yen, secondo i dati diffusi dal Ministero delle Finanze.
Per regione, il surplus commerciale del Giappone con gli Stati Uniti si è ridotto del 22,9% a 669,3 miliardi di yen, poiché le esportazioni sono diminuite dell'11,4% a 1,71 trilioni di yen e le importazioni sono scese del 2,0% a 1,04 trilioni di yen.
Le spedizioni di automobili negli Stati Uniti hanno subito un ulteriore calo del 26,7% in termini di valore.
YEN
Gli strategist sulle valute si aspettano che la moneta giapponese continuerà a svalutarsi nei prossimi mesi, in quanto il blocco di governo del primo ministro giapponese Shigeru Ishiba dovesse perdere la maggioranza alle prossime elezioni della Camera alta.
Diversi sondaggi dei media locali suggeriscono che la coalizione guidata dal Partito Liberale Democratico potrebbe non riuscire a conquistare abbastanza seggi per mantenere la maggioranza. Ma qualunque sia l'esito delle elezioni, sembra probabile un aumento della spesa pubblica. Per invogliare gli elettori, l'LDP ha promesso elargizioni in denaro, mentre i partiti dell'opposizione stanno portando avanti un piano di riduzione dell'imposta sulle vendite.
Le preoccupazioni sui conti pubblici hanno già fatto salire i rendimenti delle obbligazioni giapponesi sui massimi pluriennali: il decennale è a 1,58%. Lo yen è sui minimi da aprile e le puntate sulle opzioni a breve termine sono diventate nettamente ribassiste questa settimana per la prima volta in quasi un anno.
"Di solito, quando i rendimenti salgono, lo yen dovrebbe essere comprato, ma questo sembra un tipo di aumento dei rendimenti negativo, in cui c'è una grande possibilità che le azioni, le obbligazioni e lo yen del Giappone vengano venduti insieme", ha detto Marito Ueda, direttore generale del dipartimento di ricerca del mercato presso SBI Liquidity Market. "L'espansione fiscale del Giappone è qualcosa che non può essere evitato, a prescindere da come si rivelino le cose”.
Borse cinesi. Indice Shanghai Composite in rialzo dello 0,4%. Hang Seng di Hong Kong +0,1%.
CINA-USA
La Us Federal Communication commission è pronta ad introdurre un bando delle società che usano certa tecnologia e certi equipaggiamenti cinesi dal costruire cavi per le comunicazioni sottomarine che collegano l'America. Lo scrive il Financial Times, secondo cui l’ente regolatorio americano voterà il mese prossimo una nuova regolamentazione per rendere meno vulnerabili alle minacce cinesi e di altri Paesi i nuovi cavi che arrivano negli Usa. Cavi dove ormai passa il 99% del traffico internet.
TITOLI
GPI. KKR sta valutando un'eventuale acquisizione dell'azienda italiana di tecnologia sanitaria GPI SpA, mentre la società di investimento statunitense cerca obiettivi di acquisizione in un contesto di recente volatilità del mercato, secondo quanto riportato mercoledì da Bloomberg News.
Eni ha annunciato la firma di un accordo ventennale con Venture GlobalVG.N per l'acquisto di gas naturale liquefatto. L'accordo rappresenta per Eni la prima fornitura a lungo termine di Gnl dagli Stati Uniti.
Poste italiane. L'Italia vuole che Poste e la Zecca di Stato riprendano le trattative per l'acquisto di PagoPA, la piattaforma di proprietà del Tesoro che gestisce i pagamenti digitali per la pubblica amministrazione, hanno riferito due fonti vicine alla situazione.
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