TSMC alza le stime: un raggio di sole sui chip
Il primo produttore al mondo di semiconduttori ha annunciato risultati del secondo trimestre migliori delle attese, migliorate le previsioni per l’intero 2022. Dall’inizio dell’anno i big del settore, Nvidia e Amd, hanno visto le quotazioni dimezzarsi.
Nel periodo aprile-giugno i ricavi sono cresciuti del 43%.
Un raggio di sole ha attraversato giovedì 14 luglio il cielo plumbeo che incombe sul settore dei semiconduttori. La taiwanese TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing), primo produttore al mondo di chip, ha annunciato risultati del secondo trimestre migliori delle attese e ha alzato le previsioni di ricavi per l’intero 2022.
I ricavi del periodo aprile-giugno hanno raggiunto i 17,9 miliardi di dollari, segnando una crescita del 43,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente e dell’8,8% sul primo trimestre. L’utile per azione è stato di 1,55 dollari, ben superiore agli 1,44 dollari atteso dal consensus degli analisti.
“Il nostro secondo trimestre è stato ben sostenuto dalla domanda per applicazioni HPC (High performance computing), IoT e settore automotive”, ha detto Wendell Huang, Chief financial officer di TSMC. Il gruppo taiwanese ha alzato le sue previsioni sui ricavi del terzo trimestre portandole a un range fra 19,8 e 20,6 miliardi di dollari, nettamente al di sopra dei 18,6 miliardi di dollari che rappresenta la media delle stime degli analisti (dato FactSet).
Le performance negative di Nvidia e AMD.
Dall’inizio del 2022 il settore dei semiconduttori è stato uno dei più massacrati in Borsa, a causa dei timori della recessione che potrebbe portare a un rallentamento della domanda da parte dei consumatori.
Nvidia e Amd (Advanced Micro devices), le due aziende che si contendono il primato nel mercato delle Gpu (i processori grafici usati nei videogame e nei data center), hanno visto le loro quotazioni dimezzarsi dall’inizio dell’anno. Intel accusa un calo del 30%, che è di poco peggiore rispetto all’andamento di tutto il Nasdaq (-28%).
LA CADUTA DEI CHIP DALL’INIZIO DELL’ANNO
Citigroup si aspetta un ulteriore calo del settore del 15%.
Nonostante questi pesanti ribassi, per Citigroup le quotazioni del settore dovranno scendere ancora. L’analista Christopher Danely si aspetta un’ulteriore discesa delle quotazioni del 15% da qui alla fine dell’anno, guidato dal fatto che gli analisti nei prossimi mesi abbasseranno le loro previsioni di ricavi e profitti.
Secondo Danely, quello che stiamo attraversando sarà il peggior declino per l’industria dei semiconduttori, a causa di tre problemi che nell’ultima decina di anni non si sono mai manifestati contemporaneamente: l’eccessiva valutazione delle società, l’alto livello delle scorte e la recessione.
I più vulnerabili saranno le società che producono chip per personal computer e per cellulari, in particolare AMD e Intel. Citigroup prevede un calo del 9% quest’anno delle vendite sia di pc che di telefoni. Nel report di Danely si legge che pc e cellulari rappresentano circa la metà della domanda globale di chip.
Allarme criptovalute: Susquehanna abbassa i target price.
Lo stesso giorno in cui Citigroup ha pubblicato il suo report, mercoledì 13 luglio, anche il broker Susquehanna ha fatto sentire la sua voce preoccupata sul settore dei chip. L’analista Christopher Rolland ha abbassato il target price di Nvidia a 220 dollari da 260 dollari (prezzo attuale 151 dollari), ha abbassato il target price di AMD a 120 dollari da 140 dollari (prezzo attuale 77 dollari) e quello di Intel a 42 dollari da 50 dollari (prezzo attuale 37 dollari). La raccomandazione di Susquehanna resta positiva per Nvidia e AMD e Neutrale per Intel.
Rolland è particolarmente preoccupato dalla continua discesa dei prezzi delle Gpu (-20% nell’ultimo trimestre), causato, fra le altre cose, dal crollo delle criptovalute. Le Gpu sono indispensabili nei computer utilizzati per minare Bitcoin e altre criptovalute.
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