TSMC: utili record e fiducia nell’AI. “Nessuna bolla”

La domanda di chip per intelligenza artificiale spinge i conti del gigante taiwanese: +39% di utile e nuove previsioni di crescita. Il Ceo Wei parla di “megatrend inarrestabile” e smentisce le paure di una bolla, mentre l’azienda investe miliardi per espandere la produzione negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone
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Risultati sopra le attese
Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), il più grande produttore di chip al mondo, ha annunciato risultati trimestrali superiori alle attese e ha alzato le stime di crescita per il 2025, confermando il ruolo centrale dell’azienda nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale.
Nel trimestre chiuso a settembre, l’utile netto è salito del 39% a 452,3 miliardi di dollari taiwanesi, pari a 14,8 miliardi di dollari USA, battendo le previsioni degli analisti (NT$410 miliardi). I ricavi sono aumentati del 30%, a 989,9 miliardi di dollari taiwanesi, equivalenti a 33,1 miliardi di dollari USA, in crescita del 41% in termini di valuta statunitense. Si tratta del miglior risultato trimestrale nella storia di TSMC.
Le azioni del gruppo hanno reagito positivamente, con un +2,2% nel pre-market a New York, e segnano un rialzo di oltre il 50% da inizio anno.
Il motore dell’intelligenza artificiale
TSMC è un fornitore strategico per i giganti della tecnologia. Produce i processori di Nvidia, che rappresenta il cuore della nuova ondata di investimenti in AI, ma anche quelli di Apple, Qualcomm e AMD. Il comparto high performance computing (HPC), che include chip per intelligenza artificiale e applicazioni 5G, ha rappresentato il 57% delle vendite del trimestre, secondo CNBC.
I chip più avanzati, con processo produttivo a 7 nanometri o inferiore, hanno generato il 74% del fatturato da wafer. TSMC mantiene così una posizione dominante nel mercato dei semiconduttori di ultima generazione, in un contesto di domanda crescente da parte dei produttori di data center e dei fornitori di servizi cloud.
Stime di crescita riviste al rialzo
Sostenuta dal boom dell’AI, TSMC ha rivisto al rialzo le previsioni di ricavi per il 2025, ora attesi in aumento nella fascia media fra +30% e +40%, rispetto al precedente target di +30%. È la seconda revisione positiva in tre mesi, sottolinea Bloomberg, e ha contribuito ad aggiungere oltre 260 miliardi di dollari di capitalizzazione al titolo nell’ultimo trimestre.
“La nostra convinzione nella megatendenza dell’intelligenza artificiale si sta rafforzando. La domanda continua a crescere in modo esponenziale”, ha dichiarato il Ceo C.C. Wei durante la conference call con gli analisti.
Wei ha ribadito che la domanda globale di semiconduttori per AI resterà un fattore strutturale di crescita nei prossimi anni, alimentata dall’espansione dei data center e dall’adozione sempre più ampia di modelli di intelligenza artificiale generativa da parte di imprese e consumatori.
Finanza circolare e “assenza di bolla”
Negli ultimi mesi alcuni osservatori hanno espresso preoccupazione per i cosiddetti accordi di finanza circolare tra i protagonisti della rivoluzione AI, con Nvidia al centro di una rete che comprende OpenAI, AMD e Oracle. Queste interconnessioni finanziarie, secondo alcune analisi, potrebbero alimentare un rischio di bolla simile a quello della “dot-com” dei primi anni Duemila.
Il CEO Wei ha però respinto con decisione queste ipotesi, sostenendo che la filiera dell’intelligenza artificiale è sostenuta da una domanda reale e da un forte contenuto industriale: “L’intelligenza artificiale rappresenta una tendenza di lungo periodo, non una moda speculativa. La domanda di chip è fondamentale per lo sviluppo delle applicazioni AI,” ha affermato Wei.
Secondo il manager, l’interdipendenza tra produttori di semiconduttori, sviluppatori di software e fornitori di infrastrutture non rappresenta un rischio, bensì “una catena di valore solida che sostiene la rivoluzione tecnologica più importante degli ultimi decenni”.
Investimenti globali e tensioni geopolitiche
TSMC ha anche alzato il minimo previsto per la spesa in capitale a 40 miliardi di dollari nel 2025, rispetto ai 38 miliardi precedenti. Le risorse saranno destinate soprattutto all’espansione della capacità produttiva negli Stati Uniti, dove l’azienda sta realizzando un investimento complessivo da 165 miliardi di dollari per i nuovi impianti in Arizona.
Il gruppo ha inoltre avviato progetti in Europa e Giappone, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da Taiwan e attenuare l’impatto delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino. Wei ha riconosciuto che tariffe e restrizioni all’export restano fattori di incertezza, ma ha aggiunto che la domanda legata all’AI compenserà la debolezza in altri segmenti di mercato.
Un pilastro della catena globale dei semiconduttori
Con profitti record, crescita sostenuta e un posizionamento chiave nei chip per intelligenza artificiale, TSMC si conferma il perno della catena globale dei semiconduttori.
La leadership tecnologica – dai processi produttivi a 5 e 3 nanometri fino alla prossima generazione di chip – pone l’azienda in una posizione di vantaggio per intercettare il flusso di investimenti che, secondo Bloomberg, supererà i mille miliardi di dollari nei prossimi anni.
Il grafico Bloomberg qui sotto illustra la rete di interconnessioni tra i principali attori dell’ecosistema AI, con Nvidia al centro.
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