Tui: i conti sono buoni, ma le quotazioni languono
Il primo tour operator mondiale è tornato a generare utili. Per quanto dimezzato rispetto a due anni fa, il debito continua a essere l’elemento di maggiore preoccupazione per gli investitori. Intanto la società investe in tecnologia con ChatGPT.
Il terzo trimestre ha evidenziato il ritorno all’utile
Il boom del turismo estivo 2023 ha fatto molto bene ai conti di Tui, ma non si vedono effetti positivi sulle quotazioni di Borsa, che languono al minimo storico con un calo del 36% dall’inizio dell’anno e del 21% nell’ultimo mese. Alla quotazione attuale di 5,4 euro, il primo tour operator a livello mondiale capitalizza alla Borsa di Francoforte soltanto 2,7 miliardi di euro, vale a dire 0,14 volte i suoi ricavi.
I conti del terzo trimestre 2023, chiuso al 30 giugno scorso (la società chiude il bilancio al 30 settembre) hanno evidenziato per la prima volta il ritorno all’utile dopo la crisi da pandemia. I ricavi sono saliti del 19% rispetto allo stesso periodo del 2022 raggiungendo i 5,2 miliardi di euro, l’Ebit è passato da un valore negativo di 27 milioni a un risultato positivo di 169 milioni e l’ultima riga evidenzia profitti per 22 milioni di euro.
Prevista per l’intero 2023 una crescita dei ricavi del 20%
Il consensus degli analisti (Market Screener) prevede che l’intero esercizio 2023 chiuderà con una crescita dei ricavi del 20% a 19,9 miliardi di euro e un utile netto di 370 milioni (da una perdita nel 2022 di 27 milioni). La società, quindi, vale soltanto 7,3 volte gli utili previsti per quest’anno e 5,4 volte quelli previsti per il 2024. Si tratta di multipli decisamente più bassi della media degli ultimi 10 anni.
Secondo Charlie Carman, analista che pubblica i suoi report su Investing Reviews, a causare la diffidenza del mercato verso le azioni Tui è l’imponente debito che ancora grava sulla società. Per sopravvivere alla crisi del Covid che aveva paralizzato l’attività turistica, Tui ricevette nel 2020 e nel 2021 importanti prestiti dal governo tedesco, con il debito netto che nel 2021 arrivò al record di quasi 5 miliardi di euro.
Debito dimezzato grazie all’aumento di capitale
Al 30 settembre di quest’anno il debito sarà più che dimezzato (il consensus prevede una posizione finanziaria netta passiva per 2,3 miliardi), soprattutto grazie al successo dell’aumento di capitale che lo scorso aprile ha permesso alla società di raccogliere 1,8 miliardi di euro.
Naturalmente, se gli utili continueranno a crescere rapidamente, il debito potrebbe diventare meno preoccupante per le azioni Tui. Su questo fronte, il consiglio di amministrazione è ottimista e recentemente ha dichiarato: "Per l'intero anno continuiamo a prevedere un aumento significativo dell'Ebit rispetto all'anno precedente".
Il consensus indica un target price di 12,4 euro
Il gruppo Tui è un gigante che possiede una diffusa rete di agenzie di viaggi, hotel, resort, compagnie aeree e navi da crociera. Nonostante l’aumento dei prezzi, quest’anno 5,5 milioni di clienti hanno viaggiato con Tui rispetto ai 5,1 milioni del 2022. Tuttavia, scrive Charlie Carman, è lecito chiedersi se Tui potrà continuare ad aumentare i prezzi se in Europa la situazione economica continuerà ad essere caratterizzata da inflazione elevata e crescita debole.
Su nove analisti che coprono il titolo, cinque raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 12,4 euro, vale a dire un obiettivo di prezzo più alto del 132% rispetto alla quotazione attuale.
Secondo Charlie Carman il titolo è decisamente sottovalutato e le azioni intraprese dal management portano ad avere fiducia sul futuro del gruppo. Fra le ultime iniziative di Tui, c’è il ricorso all’intelligenza artificiale generativa per dialogare con i clienti.
Vacanze consigliate da ChatGPT
In Gran Bretagna, il suo principale mercato, Tui ha integrato nel suo sito ChatGPT per fornire agli utenti suggerimenti personalizzati per i viaggi e per rispondere alle domande sulle destinazioni di vacanza. Con più di 10.000 utenti, la domanda per il servizio è superiore alle aspettative.
In futuro, anche i clienti tedeschi potranno utilizzare il robot testuale nell'app. "Se tutti i test avranno successo e saremo soddisfatti della sicurezza, vogliamo lanciare il prodotto entro la fine dell'anno", ha dichiarato il Chief Information Officer Pieter Jordaan.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!