Tutti i dubbi su Air France-KLM, che festeggia il ritorno negli Usa


Aerei pieni ieri nel primo giorno di riapertura dei voli fra Europa e America, la tratta in assoluto più redditizia per le compagnie commerciali. La scommessa adesso è riempire i posti di prima classe: gli uomini d’affari torneranno a viaggiare? Intanto il management studia come ridurre il debito.


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Prima della pandemia le rotte del Nord Atlantico rappresentavano il 16% dei ricavi.

L’8 novembre è stato un lunedì di festa per le compagnie aeree internazionali, che dopo 19 mesi di stop hanno potuto lanciare di nuovo i loro jet sopra l’Oceano Atlantico, fra l’Europa e gli Stati Uniti, su quella che in assoluto è la rotta più redditizia nella storia dei voli commerciali. L’ingresso delle persone straniere negli Stati Uniti era stato vietato nel marzo 2020, all’inizio della pandemia, dall’allora presidente Trump con un provvedimento poi confermato da Biden. La diffusione delle vaccinazioni ha convinto la Casa Bianca a riaprire le frontiere ai viaggiatori vaccinati provenienti dall’Unione europea e dalla Gran Bretagna.

Ieri, 8 novembre, è stato il primo giorno in cui si poteva di nuovo sbarcare in America e gli aerei che sono partiti dall’Europa erano tutti pieni di passeggeri eccitati. Prima della pandemia le rotte del Nord Atlantico contavano per circa il 24% dei ricavi totali di Lufthansa e il 16% di Air France-KLM. Per le principali compagnie americane, come American Airlines, United Airlines e Delta, la percentuale era fra l’11% e il 17%.

La Borsa ha anticipato l’evento: nell’ultimo mese il titolo è salito del 16%.

Dall’annuncio della riapertura delle frontiere Usa, a fine settembre, tutte le azioni delle compagnie aeree che volano sull’Atlantico hanno messo a segno consistenti rialzi: nell’ultimo mese Air France-KLM è salita del 16%, Lufthansa +20%, American Airlines +9%, Delta +26%.

Per tutte queste compagnie, la scommessa adesso è riempire le poltrone di prima classe e business class dei voli transoceanici. Ci sono forti dubbi sul fatto che tutte le persone che prima della pandemia viaggiavano per motivi di lavoro, ora siano pronte a ripartire. Detto in altre parole, quante di loro sceglieranno in futuro di restare ancorate alla comoda scrivania e continuare a fare riunione online e conferenze via Zoom, invece di prendere la valigia e viaggiare?

Secondo Willie Walsh, ex Ceo di British Airways e oggi direttore generale della Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, non saranno necessariamente i clienti business a riempire le parti anteriori degli aerei, anche perché “sono sempre di più i viaggiatori per turismo o piacere che vogliono ottenere il meglio dalla loro esperienza di volo, e accettano di spendere per una poltrona di prima classe”.

Henri de Peyrelongue, co-direttore commerciale di Air France KLM, dice: “Ci rendiamo conto che la ripresa dei passeggeri business sarà lenta e piena di interrogativi, ma quello che stiamo constatando è che in alcuni settori, soprattutto in quelli domestici e a medio raggio, la ripresa è già ben affermata e ci auguriamo di vedere presto la stessa tendenza nei voli per gli Stati Uniti”.

Netto miglioramento dei conti, ma all’orizzonte c’è un aumento di capitale.

Air France-KLM ha presentato 10 giorni fa ottimi risultati del terzo trimestre, con un raddoppio dei passeggeri nei tre mesi estivi. Con 16,9 milioni di viaggiatori trasportati, l’Ebitda del periodo luglio-settembre ha raggiunto i 796 milioni di euro, contro i 457 milioni del consensus degli analisti. Il dato è stato superiore alle stime dello stesso management.

Buone anche le notizie sulla riduzione del debito, che al 30 settembre era sceso a 8,1 miliardi di euro, dagli 11 miliardi di fine 2020. L’anno scorso Air France-KLM è riuscita a restare a galla nonostante i tanti mesi di blocco totale delle attività grazie a 10,4 miliardi di euro di finanziamenti ottenuti dai due principali azionisti, il governo francese (28,6% del capitale) e il governo olandese (9,3%).

Oggi l’azione vale 4,64 euro, che corrisponde a una market cap di poco meno di 3 miliardi. Secondo la previsione degli analisti la società non tornerà in utile prima del 2023, mentre i conti continueranno a essere schiacciati dai debiti. Per questo il Ceo Ben Smith continua a ripetere che appena possibile Air France –KLM tornerà sul mercato a cercare mezzi freschi con un altro aumento di capitale, il secondo dall’inizio dell’anno.

Questa certezza non può che frenare gli entusiasmi di qualsiasi investitore, e infatti fra i giudizi degli analisti prevalgono le raccomandazioni negative, con 14 Sell su 21 analisti censiti, una sola raccomandazione di acquisto e sei giudizi Neutral. La media dei target price è 3,49 euro, più bassa del 25% rispetto alle quotazioni attuali.

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