Twitter cambia idea: riprese le trattative con Elon Musk
Gli azionisti del social network avrebbero cambiato idea sulla cessione della società al ceo di Tesla e nei prossimi giorni potrebbe arrivare l’ufficializzazione dell’accordo.
Arriva la svolta per Twitter
Svolta inattesa nell’affare Twitter, con il consiglio di amministrazione che avrebbe avviato le trattative con Elon Musk dopo l’offerta di acquisizione da 43 miliardi di dollari dei giorni scorsi.
La notizia è stata diffusa dalla Reuters e riportata dalla Bbc ma, secondo le fonti dall’agenzia, non appare scontata l’accettazione dell’offerta di 54,20 dollari per azione.
La svolta sarebbe arrivata sotto le pressioni dei fondi soci del social media dell’uccellino, con il ceo di Tesla impegnato a cercare il sostegno per la sua proposta addirittura incontrando direttamente gli azionisti, decisi a non lasciarsi sfuggire l’occasione.
La notizia, intanto, spinge in alto le azioni Twitter nel premarket di Wall Street e il titolo guadagna subito un 2%, avvicinandosi a quota 50 dollari.
Giovedì l’annuncio?
Secondo quanto riferito dai media, nel weekend i fondi avrebbero manifestato al presidente della società, Bret Taylor, il loro apprezzamento per l’offerta di Musk, spingendo lo stesso manager ad organizzare un incontro con l’imprenditore.
Alcuni analisti indicano la data di giovedì come possibile giornata di un annuncio ufficiale che potrebbe accompagnare la comunicazione dei conti di bilancio.
Le trattative, però, potrebbero riservare ancora molte sorprese, in quanto non si esclude la possibilità della richiesta da parte di Taylor di un rilancio, nonostante Musk aveva definito la sua offerta “finale”.
Inoltre, restano i rumor su un possibile intervento di altri compratori, con il fondo Apollo in prima fila, vista la sua presenza nel mondo dell’online tramite la proprietà di Yahoo!.
Le difficoltà di Musk
I dubbi ancora presenti nella mente dei fondi, però, riguardano soprattutto la situazione personale di Musk, con diverse indagini in corso da parte delle autorità di controllo, compresa la SEC, aumentando ancora di più il rischio, viste le possibilità di un blocco delle operazioni nel caso in cui le stesse autorità dovessero porre il veto.
Inoltre, nonostante Musk sia la persona più ricca al mondo con 260 miliardi di patrimonio ai valori di Borsa di venerdì scorso, il suo capitale è legato alle azioni in suo possesso, quindi non liquido.
Proprio per questo, Musk aveva presentato alla SEC un piano dettagliato di finanziamento della scalata basato su due prestiti di Morgan Stanley e altre banche, per un totale di 25,5 miliardi di dollari, a cui si aggiungerebbero 21 miliardi provenienti dalla vendita di azioni Tesla.
Il sostegno politico
Dalla parte di Musk si sono schierati 18 membri del partito repubblicano tramite una lettera scritta da 18 membri della Commissione Giustizia della Camera guidati da Jim Jordan, uomo molto vicino a Donald Trump.
I repubblicani sono convinti che l’entrata di Musk porterebbe all’eliminazione dei vincoli presenti nel funzionamento di Twitter, molto criticati da Trump vista anche la chiusura del suo account e alla conseguente creazione di un suo proprio social network.
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