Ubi Banca, Lucchini esce dal gruppo degli azionisti bresciani e apre all'ops di Intesa Sanpaolo


L'imprenditore ha annunciato il suo addio al sindacato degli azionisti, spiegando il suo contrasto con la linea contraria all'offerta di Intesa Sanpaolo tenuta dai bresciani


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Lucchini lascia gli azionisti bresciani

L'imprenditore Giuseppe Lucchini annuncia il suo addio al patto di sindacato degli azionisti bresciani mettendo in discussione la linea dell'autonomia annunciata dalla banca e ha aperto all'offerta di Intesa Sanpaolo.

Lo ha annunciato lo stesso Lucchini nel corso di un'intervista al Sole 24 Ore, spiegando di aver firmato qualche giorno fa la propria disdetta. “Semplicemente non sono d'accordo su come il presidente del sindacato sta gestendo questa delicata fase”, spiega Lucchini.

“Io e i miei colleghi imprenditori deteniamo queste partecipazioni con finalità e obiettivi precisi. Nessuno di noi ha desiderio o necessità di avere a disposizione incarichi in banca, ma di avere una proposta che sia il più vicino possibile alle nostre aspettative”, aggiungeva il titolare della Lucchini RS di Lovere.

Gli azionisti e l'ops di Intesa Sanpaolo

L'imprenditore, che detiene circa l'1% di azioni Ubi Banca, ha aperto all'ops di Intesa Sanpaolo, definendola “un ottimo punto di partenza”. Secondo Lucchini, “andrebbe forse valutata e discussa con gli imprenditori più interessati per farla diventare da ottimo starting point alla migliore in assoluto, tenuto conto anche del momento delicatissimo che tutti noi oggi stiamo vivendo”.

Il gruppo dei soci bresciani, però, non han comunicato ufficialmente la sua posizione sull'offerta di Intesa Sanpaolo annunciata lo scorso 17 febbraio, ma secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, “la sensazione, almeno negli ambienti vicini a molte famiglie imprenditoriali bresciane, è che ci sia più di una divergenza rispetto alla linea ufficiale di rifiuto fino a oggi tenuta”.

Netta invece era la posizione del Comitato Azionisti di Riferimento, i quali detengono il 18,98% del capitale di Ubi, che già il 20 febbraio si era detto contrario all'ops, e a questi si era aggiunto il Patto dei Mille.

La linea ufficiale della banca, contraria all'ops, era stata ribadita al momento della presentazione dei conti trimestrali, sia dalla presidente Letizia Moratti, sottolineando che “l'autonomia è un valore”, sia dall'ad Victor Massiah, il quale aveva spiegato che “ciò che conta non è la dimensione”.

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