Ubi Banca, rally in Borsa in attesa del cda di oggi sull’Ops Intesa


Il titolo brilla in Borsa. Occhi puntati sul cda di oggi in cui si discuterà l’Ops promossa da Intesa Sanpaolo (al via da lunedì 6 luglio) e l’aggiornamento del piano industriale al 2022. Nella mattinata si sono susseguite le indiscrezioni di stampa su una nuova richiesta di ragguagli da parte dell’Antitrust a Bper e la possibilità di un rilancio da parte di Ca’ de Sass. Intanto iniziano a intravedersi le prime crepe nel fronte del «no».


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Le attese per le decisioni del Cda riaccendono le attenzioni degli investitori sul titolo

Partenza in volata per Ubi Banca, con un rialzo del 2,67% a 3,079 euro a metà mattina dopo essersi portato sopra la soglia del 4% (a +4,3%) scambiato a 3,13 euro nelle prime ore della giornata. Le attese per la riunione del Cda dell’istituto bergamasco, previsto per le 15, hanno rinfocolato il rally in Borsa e attirato le attese degli investitori.

Oggi il board è chiamato a esaminare l’Ops promossa da Intesa Sanpaolo (al via da lunedì 6 luglio) e ad approvare l’aggiornamento del piano industriale al 2022.

Toni accesi e indiscrezioni di stampa anticipano la riunione del board

In una nota diffusa ieri, la banca lombarda aveva precisato che avrebbe espresso le proprie valutazioni «in conformità con le previsioni del Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria, con assoluta serenità e indipendenza di giudizio, su basi fattuali e nel pieno rispetto della regole di mercato».

Nella mattinata si sono susseguite le indiscrezioni di stampa. Secondo quanto riporta oggi il Messaggero, nei giorni scorsi Antitrust avrebbe chiesto nuovi ragguagli a Bper nell’ambito dell’acquisizione del ramo d’azienda di 532 filiali necessario per attuare i rimedi e superare il nodo del dominio delle quote di mercato. Mentre la Stampa riferisce che Intesa Sanpaolo potrebbe considerare un rilancio, anche se finora lo ha sempre negato.

Si sfalda fronte degli azionisti contrari all’ops

Ieri è arrivata l’apertura della Fondazione Monte di Lombardia (4,96% di Ubi). Il presidente, Aldo Poli, in un’intervista a il Sole 24Ore non ha escluso un'adesione all'offerta di Ca' de Sass se i termini sono convenienti. La decisione creerebbe una crepa nel Comitato azionisti di riferimento Car (che detiene il 19% delle azionisti), da subito contrario all’operazione.

Ieri si è riunito anche il cda della fondazione Cuneo, aderente al patto dei Car, e inizia a vacillare la leadership del presidente Gianni Genta, ostile all’Ops di Intesa Sanpaolo.

Fonti vicine al Patto Car hanno fatto sapere che la formazione «rimanda alla giornata di domani (oggi, ndr.) e ad eventuali sviluppi dell’offerta le valutazioni».

L’offerta si rivolge a tre tipologie diverse di azionisti: gli industriali, le fondazioni e gli istituzionali che seguono logiche squisitamente di mercato. Il Car si era sin da subito schierato contro l’ops giudicandola iniqua. Lo stesso ha fatto il più piccolo Patto dei Mille (1,6% delle azioni). Resta da vedere la reazione dei fondi, finora silenti. Gli istituzionali stanno terminando l’analisi dei loro modelli che hanno fatto "girare" sulle informazioni disponibili per esaminare la convenienza dell’offerta, e non si esclude un’apertura da parte dei soggetti fino ad oggi più restii.

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Codice: UBI.MI
Isin: IT0003487029
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