UBS, trimestrale deludente e “tempi incerti all’orizzonte”


La banca svizzera ha comunicato questa mattina un utile netto inferiore alle attese degli analisti, arrivato dopo “uno dei periodi più sfidanti degli ultimi 10 anni”, secondo le parole dal Ceo della banca, Ralph Hamers.


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La trimestrale UBS

Trimestrale al di sotto delle aspettative per UBS, soprattutto per quanto riguarda gli utili.

I primi tre mesi della banca svizzera hanno visto un utile netto attribuibile agli azionisti pari a 2,11 miliardi di dollari, mentre le previsioni raccolte dagli analisti dell’istituto arrivavano a 2,4 miliardi.

Nonostante la delusione, comunque, il trend resta in rialzo del 5% rispetto ai 2 miliardi del secondo trimestre 2021, sulla scia anche della solidità dei primi tre mesi dell’anno, nel corso dei quali UBS aveva incassato un utile netto di 2,136 miliardi.

Dato positivo per quanto riguarda il fatturato totale, arrivato a 8,917 miliardi, in crescita rispetto a 8,897 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

Bene anche il Return on Tangible Equity (RTE), arrivato al 16,4% dal 15,4% del secondo trimestre 2021, mentre il Cet 1 ratio scende al 14,2% dal 14,5% dello stesso periodo dello scorso anno.

Deboli i dati sui ricavi della gestione patrimoniale, storico pilastro di UBS, in calo del 2% su base annua a causa di commissioni più basse dovute alla flessione del mercato e dai ricavi delle transazioni con il livello di attività dei clienti in diminuzione, soprattutto nelle Americhe e nell’Asia Pacifico.

Tempi incerti all’orizzonte

I risultati sono arrivati in un secondo trimestre 2022 definito “uno dei periodi più sfidanti degli ultimi 10 anni”, secondo quanto dichiarato dal Ceo della banca, Ralph Hamers.

Con l’inflazione che “continua a essere elevata, la guerra in Ucraina che continua, così come continuano le severe misure anti-Covid in alcune aree dell’Asia”, continuava il manager, “in questi tempi incerti, i nostri clienti fanno affidamento al nostro potente ecosistema per destreggiarsi nei mercati e investire nel lungo periodo”.

Questo, “unito alla nostra strategia, al modello di business diversificato e alla solidità del bilancio, ha portato a risultati a solidi risultati e a una buona performance di fondo”, concludeva Hamers, aggiungendo che UBS è “sulla buona strada per supportare i clienti nella seconda metà dell'anno”.

A Zurigo, però, le azioni di UBS aprono la seduta in forte calo, cedendo subito oltre il 5% a 15,30 franchi svizzeri, sottoperformando l’indice SMI, in lieve calo (-0,20%) a inizio contrattazioni.

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