Un altro lunedì nero a Tokyo

L’indice Nikkei chiude in calo del 12,5%, calo giornaliero mai visto nella storia: per trovare qualcosa di simile si deve tornare a un altro lunedì nero, quello del 1987. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in forte ribasso, future Dax di Francoforte -2%. Il Treasury Note a dieci anni è a 3,77%, tasso di rendimento che non si vedeva dalla scorsa estate. Il biennale è sui minimi da maggio. Oggi l’attenzione sarà soprattutto sull’indice ISM servizi, atteso tornare sopra 50. Gli economisti di MPS Corporate ritengono che le attese “reali” siano al di sotto del consensus.
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I dati macroeconomici della scorsa settimana, in particolare il balzo della disoccupazione su livelli che non si vedevano da tre anni, hanno cambiato di netto lo scenario di mercato: torna la paura di un frenata, con schianto finale, dell’economia. Cresce anche il timore di una Federal Reserve presa in contropiede dalla portata del rallentamento e rimasta indietro rispetto alla tempistica del taglio dei tassi.
Nel giro di poche ore i trader hanno portato al 70% l’ipotesi di un taglio di cinquanta punti base dei tassi di interesse di riferimento nella riunione del Federal Open Market Committee di settembre, dal 22% di giovedì. Da qui a fine anno ci potrebbe anche essere un altro taglio da mezzo punto percentuale.
Gli effetti su Wall Street sono stati rovinosi anche perché in questi giorni manca la spinta propulsiva dei buy back, vietati nel periodo che precede le comunicazioni del trimestre. Una parte rilevante dei compratori non c’è, per un po’ non ci sarà. I grandi nomi del tech, come si è potuto verificare dalle recenti comunicazioni, sono troppo impegnati negli investimenti nell’intelligenza artificiale e non sono in grado di fornire il sostegno visto nell’ultimo anno e mezzo di rally infinito delle azioni. La FED correrà di certo ai ripari, ma i suoi strumenti di politica monetaria ordinari hanno dei tempi di efficacia non immediati. Dal Tesoro degli Stati Uniti non c’è da aspettarsi nulla a breve, se qualche intervento sulla liquidità arriverà sarà in autunno, con l’approssimarsi delle elezioni.
ATTERRAGGIO
Il dato sull’occupazione di venerdì ha gelato il mercato. La nuove buste paga non agricole sono salite di 114.000 in luglio, in rallentamento da 179.000 di giugno (dato finale), il consensus si aspettava 175.000 da un dato preliminare di 206.000. La disoccupazione è arrivata su livelli che non si vedevano dall'ottobre del 2021 al 4,3%, da 4,1%: l'attesa era 4,1%. Le comunicazioni arrivate dall’Ufficio Statistiche sul Lavoro hanno provocato il panico, soprattutto nei tech: il Nasdaq ha perso il 2,4% ed è entrato in area correzione, avendo perso più del 10% dai massimi recenti. L’indice Bloomberg Magnificent 7 è sceso del 2,9%. Tom Essaye, ricercatore del Sevens Report sentito venerdì sera da Barron’s, ha invitato i passeggeri dell’area alla calma, in quanto gli ultimi dati non escludono un cosiddetto "atterraggio morbido", in cui l'economia regge abbastanza bene mentre l'inflazione si raffredda: "L'atterraggio è iniziato un paio di mesi fa", dice Essaye. "Non è diverso da quando si è su un aereo. A volte l'aereo scende più rapidamente di altre volte, ma questo non significa che si stia precipitando". Ciò che ha causato tanta sofferenza alle azioni questa settimana potrebbe essere stata una visione troppo rosea della tenuta dell'economia: "La Fed ha detto che i rischi di crescita sono reali", afferma Essaye. "Powell l'ha detto mercoledì e i membri della banca centrale ne stanno parlando da un po'. Solo che i mercati lo hanno ignorato”.
ASIA
Crolla nel finale la borsa di Tokyo, -12,5%, una variazione giornaliera così ampia non si è mai vista nella storia. Il record di oggi batte quello del lunedì nero del 1987. Vola lo yen su dollaro, anche per effetto della chiusura dei carry trade. Il cross perde il 2,4% a 143, minimo degli ultimi otto mesi.
L’indice TAIEX della borsa di Taipei è in calo dell’8% e il KOSPI di Seul del 9%. Tengono le posizioni le borse della Cina: Hang Seng di Hong Kong -1,5%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in forte ribasso, future Dax di Francoforte -2%.
Il Treasury Note a dieci anni è a 3,77%, tasso di rendimento che non si vedeva dalla scorsa estate. Il biennale è sui minimi da maggio.
L’euro dollaro è a 1,092, per effetto del balzo di venerdì. Petrolio in lieve recupero dopo il calo di venerdì, Brent a 77 dollari il barile.
Crolla anche il bitcoin, -8%, sui minimi da febbraio.
SETTIMANA
Oggi l’attenzione sarà soprattutto sull’indice ISM servizi, atteso tornare sopra 50. Gli economisti di MPS Corporate ritengono che le attese “reali” siano al di sotto del consensus. Martedì ci sono i dati sulla bilancia commerciale e giovedì i dati settimanali sui sussidi di disoccupazione, che rivestono particolare interesse dopo l’incremento recente che li ha portati ai massimi da un anno. Sul fronte delle emissioni, a partire da martedì, saranno emessi negli USA treasury a 3,10 e 30 anni per un totale di 125 miliardi. In Area euro lunedì saranno pubblicati i PMI servizi di Spagna e Italia per poi proseguire martedì con gli ordini industriali tedeschi, utili per le indicazioni sulla domanda estera e interna alla luce delle difficoltà economiche che sta riscontrando la prima economia dell’Area, particolarmente penalizzata dalla debolezza dell’economia cinese. In Giappone da monitorare soprattutto il dato sui salari (martedì), monitorato anche dalla BoJ per l’impatto che potrebbe avere sull’inflazione e sulle prossime decisioni di politica monetaria. In Cina, infine, mercoledì ci sarà il dato sulla bilancia commerciale e venerdì i dati su prezzi alla produzione, in contrazione da ottobre 2022, e inflazione che rimane prossima allo zero.
TITOLI
Banche, Assicurazioni, Energia, Lusso. Una tassa sulle banche scatterebbe nel caso in cui le entrate fiscali fossero striminzite, ha scritto La Repubblica sabato, aggiungendo che il buco da coprire con un nuovo contributo di solidarietà sarebbe di circa 4 miliardi di euro. Le nuove indiscrezioni seguono la smentita arrivata venerdì da fonti dell’esecutivo.
Palazzo Chigi non ha allo studio una norma sugli extraprofitti. Lo hanno riferito fonti di governo, definendo "prive di fondamento" le indiscrezioni di stampa circa l'ipotesi di una forma di prelievo sugli istituti di credito e le compagnie di assicurazione, ed eventualmente anche su altri settori come energia e lusso.
Telecom Italia. L'AD Pietro Labriola ha detto in un'intervista a Il Giornale di domenica che il closing della cessione di Sparkle e della quota in Inwit dovrebbe realizzarsi entro l'anno e che "in astratto" sia Iliad sia Poste Mobile sono "possibili opzioni" per un consolidamento.
A2A, Ascopiave. Se le trattative esclusive con Ascopiave per la potenziale vendita di una parte della rete gas della utility lombarda arriveranno a una conclusione positiva, A2A confida di ottenere dalla transazione le risorse necessarie per coprire i costi dell'acquisizione di alcuni segmenti della rete elettrica Enel . Lo scrive Milano Finanza ricordano che A2A ha già emesso un bond ibrido per finanziare l'acquisizione da Enel.
Stellantis. La National Highway Traffic Safety Administrationha aggiornato l'indagine, avviata l'anno scorso, su alcuni modelli Suv Dodge per difetti alle serrature delle porte e ai finestrini, ampliando il numero dei veicoli sotto osservazione a circa un milione.
Acea. E’ arrivato il primo sì per l'aggiudicazione della costruzione del nuovo termovalorizzatore al consorzio guidato dalla utility romana. Lo ha riportato il Sole 24 Ore sabato aggiungendo che la commissione incaricata di valutare gli aspetti economico-finanziari e tecnici della proposta di Acea ha dato il suo assenso al progetto da 950 milioni di euro. La tariffa per il trattamento dei rifiuti scende a 179 euro circa della proposta di aggiudicazione da 185 euro nella proposta sottomessa.
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