Un certificate a cedole incondizionate del 10,2% per battere l'inflazione

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Rendimento del 10,2% per il cash collect con Isin DE000VV6GSY3 a cedole incondizionate di Vontobel e sottostanti, Enel, Generali e Intesa, barriera profonda il 50%, durata due anni e prezzo sotto la pari a 978 euro.


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L’inflazione al 10%

L’inflazione è qui ed è destinata a rimanere per un po’. Il numero uno della Banca centrale francese, François Villeroy de Galhau ha dichiarato che l’obiettivo di un’inflazione al 2% verrà raggiunto in due-tre anni.

Da mesi ormai, i vari esponenti della Bce, posticipano il raggiungimento del target dell’inflazione. Il primo obiettivo era fissato a fine di quest’anno. Causa di forza-maggiore ci è stato detto e l’inflazione è schizzata del 10%.

Il tempo è denaro

Forse un detto più azzeccato per descrivere l’inflazione non poteva esserci, più passa il tempo e più l’inflazione si mangia i nostri risparmi, stavolta a un ritmo davvero forsennato.

La banche centrali, soprattutto quella europea, hanno le armi spuntate contro questo tipo di inflazione che è esogena, ovvero è alimentata da fattori esterni, quali l’energia, le tensioni geopolitiche, la forza del dollaro e i problemi alle catene di approvvigionamento. Molto poco è dovuto alla domanda, rimasta comunque compressa dopo anni di Covid.

Il grafico sotto mostra come Madame Lagarde e compagnia poco possono fare per ridurre l’inflazione quando questa è legata per il 47% ai costi energetici e per il 40% alle catene di approvvigionamento.

Ora, tutti ci dicono di non lasciare i soldi sotto il materasso, o inattivi in banca, perché l’inflazione se li mangia e tra un anno con quei soldi potremmo permetterci il 10% in meno di oggi. D’altra parte, avremmo fatto ancora peggio a investirli in Borsa o sui bond perché oltre al calo dell’inflazione ci saremmo presi quel bel -25% che si registra in entrambi i comparti, obbligazionario e azionario.

La sfida: un investimento che regga e protegga

La sfida, davvero difficile, è trovare uno investimento che sia in grado di battere l’inflazione con un rischio contenuto.

Per prima cosa credo che, per avere un rendimento del 10% bisogna mettersi in testa che un rischio esiste sempre e in generale è elevato. Ma potremmo cercare di sfruttare a nostro favore il calo dei mercati, il rialzo degli interessi l’elevata volatilità di questi mesi.

Ci siamo guardati in giro e, prodotti che offrano il 10% con rischio, non diciamo basso, ma ragionevole sono davvero pochissimi. Uno interessante è un certificato studiato da Vontobel con isin DE000VV6GSY3 che ogni trimestre stacca cedole incondizionate del 2,55% (10,2% annuo) su tre blue chips italiane Enel, Generali e Unicredit.

La sua forza è la profondità della barriera pari al 50% a fronte di sottostanti che, in buona parte hanno già subito dei cali. Il cash collect quota sotto la pari a 978 euro e vede Unicredit in rialzo del 12,8% sul livello iniziale Enel sotto dell’11,5% e Generali sotto del 3,69%, tutti ancora molto distanti dalla barriera. Il prossimo 9 dicembre il certificate staccherà la cedola trimestrale di 25,5 euro.

Come mostra la tabella qui sotto, la profondità della barriera che Vontobel ha voluto dare a questo certificate, che protegge fino a cali del 50% del peggiore dei sottostanti, unita a una durata di tre anni del prodotto, ha come fine quello di offrire un flusso cedolare fisso elevato anche in scenari ancora più sfidanti di quello attuale.

Rischi

Ad esempio, con Enel appena sotto il livello di barriera fissato a 2,37 euro (ricordiamo che poco meno di un anno fa il titolo trattava vicino a 7 euro) il certificato verrebbe rimborsato appena sotto i 500 euro, con un calo del 60% di Enel dal livello iniziale il rimborso sarebbe proporzionale a 400) ovviamente in parte compensato da 200 euro di cedole certe.

Al contrario, con tutti i sottostanti anche in calo del 49% il certificate a scadenza, oltre ad avere staccato tutte le cedole pari al 10% annuo (200 euro) verrebbe rimborsato a 1.000 euro con un altro capital gain del 2,2%.

Non serve dunque che i tre sottostanti guadagnino terreno per avere un cospicuo rendimento, l’importante è che non si dimezzano dal livello iniziale e questo in due anni.

Rimborso anticipato

Il tempo, ancora una volta, è importante, dopo i forti cali del mercato nel medio periodo due anni, è probabile assistere a un recupero, aiutati anche da quell’inflazione che va contro i nostri risparmi se lasciati fermi, ma che dovrebbe aiutare l’azionario, perché investiti in economia reale.

La scadenza del certificate è il 9 settembre del 2024, e prima della scadenza alle date di valutazioni trimestrale se tutti i sottostanti si riporteranno sopra il livello iniziale il certificato verrà rimborsato in anticipo a 1.000 euro. Oltre alle cedole, dunque, l’investitore incasserebbe il capitale gain di 22 euro, sul prezzo di acquisto di 978 euro.

Il grafico sotto mette in mostra il movimento dei tre sottostanti che hanno già patito molto un mercato difficile.

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Idea di investimento
Possibile rendimento Annuo del 10,20% con il certificate su Enel, Generali e UniCredit
Sottostanti:
Enel SpAAssicurazioni Generali S.p.AUniCredit S.p.A
Rendimento p.a.
10,2%
Cedole
2,55% - €25,50
Memoria
no
ISIN
DE000VV6GSY3
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
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