Una visione del cambio EUR/USD nel lungo periodo

Il cambio Euro/Dollaro si trova in un’area che nel tempo ha avuto un ruolo importante nella determinazione della direzione.
"Il lungo periodo è una guida fuorviante per gli affari correnti. Nel lungo periodo siamo tutti morti", scriveva John Maynard Keynes nella sua opera del 1923, A Tract on Monetary Reform. Però il lungo periodo può aiutare a comprendere le tendenze storiche dei mercati, i livelli chiave ed il comportamento degli investitori, consentendo così una migliore analisi ed interpretazione del presente.
Dal grafico mensile possiamo vedere come l’area tra 1,05 USD e 1,13 USD è stata teatro di ‘combattimento’ tra venditori e compratori. Oggi il cambio EUR/USD si trova nella parte alta di quest’area ed i prossimi tempi ci diranno, probabilmente ancora una volta, quale sarà la direzione che il mercato privilegerà.
Questa direzione sarà frutto dei principali dati sotto osservazione: inflazione, tassi di interesse e forza dell’economia reale. I mercati sono più fiduciosi che i tassi di interesse statunitensi raggiungeranno il picco questo mese, grazie ai dati relativi ad un’inflazione che, anche se lontana dall’obiettivo FED, tende a diminuire costantemente. Il grado di fiducia nell'economia globale sarà anch’esso un elemento chiave per i tassi di cambio e agirà su entrambi i lati del tasso di cambio EUR/USD. Se la fiducia nell'economia globale si rafforzerà, tenderà ad aumentare il sostegno all'euro mentre se l'economia globale dovesse incontrare ulteriori difficoltà, la valuta statunitense tenderebbe ad essere vista come valuta rifugio. I dati economici, che oggi dimostrano una buona forza dell’economia statunitense, dovranno essere valutati verso la fine del 2023 quando i tassi delle Banche Centrali avranno quell’impatto che normalmente è traslato di alcuni mesi.
Il cambio si muove sui massimi degli ultimi mesi a 1,12 USD. La rottura ed il mantenimento di area 1,13/1,14 USD potrebbe portare EUR/USD al test di area 1,24 USD.
I supporti in area1,05/1,06 USD rimangono i supporti più importanti di medio periodo sotto i quali il cambio sarebbe nelle mani dei venditori.
Fino a quando EUR si manterrà sopra area 1,06 USD, la tendenza di fondo sarà rialzista. Anche il mantenimento del prezzo sopra area 1,10 USD potrebbe portare EUR verso area 1,14 da cui la situazione dovrà essere monitorata in funzione di quanto scritto sopra.
Su timeframe settimanale i prezzi sono sopra la EMA 200.
Su timeframe settimanale: 13 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 0 ribassisti e 5 neutrali.

Nel brevissimo periodo EUR/USD tocca il 38,2% del ritracciamento di Fibonacci del ribasso partito ad inizio 2021.
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