Under Armour: rilancio favorito dalla forza dell’economia Usa

Ubs è ottimista sul piano di rilancio del fondatore e Ceo Kevin Plank e giudica l’azienda sottovalutata. Il target price punta al raddoppio dell’attuale quotazione. Lo sforzo per posizionare il marchio in una fascia premium.
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Ubs vede cinque anni di forte crescita dell’utile
La forza dell’economia americana continua a sorprendere e rilancia le prospettive del settore beni di consumo discrezionali, al cui interno occupano uno spazio importante le aziende dell’abbigliamento e delle calzature sportive. Con Nike ancora alle prese con un difficile rilancio, Ubs ha recentemente puntato l’attenzione su Under Armour, definendola “sottovalutata”.
Secondo l’analista Jay Sole, nei prossimi cinque anni l’Eps (utile per azione) di Under Armour crescerà a un tasso medio annuo del 20% sorprendendo positivamente il mercato. Le chiavi di questo previsto successo sono, secondo Ubs, la forte innovazione nei prodotti e una migliore leva finanziaria. L’anno scorso Under Armour ha realizzato il 61% dei ricavi in Nord America.
Da un paio di settimane Ubs consiglia le azioni Under Armour con target price 16 dollari, quasi il doppio dell’attuale quotazione di 8,21 dollari. Fra i 26 analisti che coprono il titolo, Sole è il più rialzista. La media dei target price è un più moderato 10,8 dollari, che comunque indica una previsione di rialzo del 32% nei prossimi 12 mesi.
Aumenta la domanda di beni discrezionali
L'economia in crescita, la fiducia dei consumatori e il basso tasso di disoccupazione aumentano il potere d'acquisto e la domanda di articoli discrezionali come l'abbigliamento. Ciò crea significative opportunità di crescita per le aziende del settore tessile e dell'abbigliamento, afferma l’analista.
L'introduzione di nuovi prodotti è una componente vitale nella strategia di crescita di Kevin Plank, il fondatore di Under Armour che a maggio è tornato alla guida dell’azienda come Ceo. Il suo piano di rilancio punta ad elevare lo status del marchio per generare ricavi di qualità superiore, con particolare attenzione all'aumento del prezzo medio di vendita delle calzature, attualmente inferiore a 100 dollari.
Lo sforzo di Under Armour di posizionarsi su una fascia di mercato “premium” comporta però una sofferenza iniziale in termini di fatturato. Nel secondo trimestre i ricavi sono scesi dell'11% a 1,4 miliardi di dollari con un consistente calo delle vendite del canale e-commerce dove sono state tagliate drasticamente le iniziative promozionali. Nonostante ciò, l'azienda ha superato le aspettative in termini di utile operativo e di utili per azione.
In arrivo i risultati del 3° trimestre. Le stime degli analisti
Il prossimo 6 febbraio Under Armour annuncerà i risultati del terzo trimestre fiscale che si è chiuso il 31 dicembre 2024. Il consensus indica un fatturato di 1,3 miliardi di dollari, in calo del 9%, con un utile azzerato, rispetto ai 114 milioni realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Secondo le indicazioni dell’azienda, questo risultato sarebbe in linea con gli obiettivi dell’intero esercizio 2024-2025 (chiuderà a marzo), che prevede ricavi per 5,1 miliardi (-10%) e una perdita di 12 mesi pari a 184 milioni. Il bilancio dovrebbe tornare positivo l’anno prossimo con un utile di 168 milioni di dollari.
Negli ultimi sei mesi l'industria tessile e dell'abbigliamento Usa ha sovraperformato il più ampio settore dei beni di consumo e l'indice S&P 500. Il settore ha registrato un rialzo del 23,5%, rispetto al +5,2% dell’S&P500.
Sulla base del rapporto prezzo/utile (P/E) a 12 mesi, comunemente utilizzato per valutare i titoli dei beni di consumo discrezionali, il settore è attualmente scambiato a 14,7 volte rispetto alle 22 volte dell'S&P 500.
Under Armour è attualmente scambiata a un P/E di 21 volte gli utili previsti nell’esercizio 2025-2026.
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