Unicredit ben intonata a Piazza Affari dopo la revisione di Berenberg
Gli analisti hanno fornito 4 motivazioni per il “buy” sul titolo e aggiornato il tp da 8 a 12 euro. intanto la banca sarebbe al centro di rumors secondo cui sarebbe interessata a Generali. Venerdì la decisione di non distribuire la cedola sui titoli cashes.
Unicredit, 4 ragioni per un buy
Riflettori accesi sulla banca guidata da Andrea Orcel dopo l’analisi di Bereberg. Questa mattina gli esperti hanno annunciato una revisione del giudizio da hold a buy e del prezzo obiettivo da 8 euro a 12 euro sul titolo e in una nota dal titolo "Regaining faith; up to Buy", individuano quattro motivi per cui il titolo potrebbe ridurre il suo sconto del 30% in termini di rapporto P/Tbv a cui il titolo tratta rispetto ai peer.
Le motivazioni addotte da Berenberg riguardano: la riduzione dell’incertezza sulla direzione strategica, le stime di risultati in risalita dai minimi, l’opzionalità in termini di rendimenti sul capitale e il potenziale per M&A che crea valore.
Secondo Berenberg il raggiungimento di uno di questi obiettivi, o anche solo una combinazione, che gli analisti ritengono possibile, potrebbero offrire un re-rating per le azioni. Il nuovo prezzo obiettivo di 12 euro offre un upside di circa il 20% rispetto agli attuali valori di Borsa.
L’ipotesi Generali
Non soltanto revisioni. Secondo quanto riportato da Milano Finanza sabato, corrono voci su un possibile interesse di Gae Aulenti su Generali «per creare un polo bancassicurativo di respiro europeo». In uno scenario di questo tipo, sottolinea l’edizione settimanale della testata milanese, Mediobanca potrebbe scambiare la sua quota del 13% nell'assicurazione per Banca Generali.
Il consenso raccolto da Bloomberg registra ora 10 Buy, 16 Neutral, 4 Sell. Target medio 10,50 euro.
Il mancato pagamento della cedola sui titoli cashes
Alle 12 il titolo Unicredit scambia in positivo dello 0,88% a 10,32 euro, ma si distacca parecchio dalle azioni più in luce sul listino principale di piazza affari, tutte bancari alle prese con lo stacco cedola (in testa a Milano c’è Bper banca con +6,06%).
UniCredit ha anche annunciato la decisione di non pagare la cedola 2020 sui titoli Cashes domani 25 maggio. La mossa, annunciata venerdì, avrebbe colto di sorpresa gli investitori dopo le rassicurazioni date in proposito dalla banca durante la call sui risultati annuali. A febbraio, il Cfo Stefano Porro aveva infatti risposto affermativamente agli analisti che chiedevano se la banca si aspettava di pagare la cedola sui cashes così come sulle emissioni Tier 1. La motivazione del mancato pagamento sarebbe però da riferire alla perdita netta d'esercizio di 2,79 miliardi lo scorso anno. Una perdita nell'esercizio rientra tra le condizioni che consentono a UniCredit di non pagare la cedola sugli strumenti finanziari del valore di 2,98 miliardi di euro, emessi nel 2008 in occasione di un aumento di capitale.
Il mancato pagamento della cedola ammonta a 120 milioni per il 2021, una cifra esigua che spinge gli addetti ai lavori a pensare che la decisione, a meno di nascere da una moral suasion del regolatore, possa essere un messaggio al mercato che ha speculato in passato su questi strumenti contando comunque su un gentlemen's agreement rispetto al pagamento della cedola.
Idea di investimento
Banco BPMIntesa SanpaoloUniCredit S.p.A
14%
3,5% - €35,00
si
60%
DE000VM955F4
Vontobel
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
I titoli citati nell'Articolo