Unicredit/Commerzbank: via libera dell’Antitrust tedesca

Il Bundeskartellamt ha dato parere favorevole all’acquisto di una quota del 29,99% da parte della banca italiana. Ma il nuovo governo di Fredrich Merz ribadisce di essere contrario ad “acquisizioni ostili”. Unicredit: andremo avanti solo se l’operazione rispetterà i nostri rigorosi parametri finanziari.

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Un passaggio importante, ma resta la contrarietà del governo

Dopo il via libera della Bce, la scalata di Unicredit a Commerzbank ottiene l’approvazione anche del Bundeskartellamt. L’autorità antitrust tedesca ha comunicato lunedì 14 aprile di avere autorizzato l’acquisizione del 29,99% di Commerzbank da parte della banca italiana.

Per Unicredit si tratta di un passaggio importante, ma non sufficiente per avere il via libera all’acquisizione del quarto istituto di credito tedesco. Anzi. Pochi minuti dopo il comunicato dell’Antitrust, il governo tedesco è sceso in campo per ribadire la propria posizione a sostegno dell’indipendenza di Commerzbank.

Un portavoce del ministero dell’Economia del nuovo governo di Friedrich Merz ha detto che l’esecutivo prende atto della decisione del Bundeskartellamt, ma ha sottolineato che il governo continua a respingere l’approccio unilaterale e ostile di Unicredit. "Le acquisizioni ostili nel settore bancario non sono appropriate, soprattutto quando si tratta di banche di importanza sistemica", ha detto il portavoce.

Via libera dopo un’approfondita analisi del mercato

Il presidente dell’Antitrust, Andreas Mundt, ha spiegato che la decisione positiva è maturata dopo un’attenta analisi del mercato tedesco, dove Unicredit è presente da decenni con la controllata Hvb. In una nota si legge che sono state condotte “indagini approfondite sui principali concorrenti, come Deutsche Bank, DZ Bank, Helaba, Lbbw e BayernLB, al fine di esaminare le strutture dei fornitori e i processi concorrenziali. Sono stati inoltre condotti colloqui con la banca di sviluppo (Kreditanstalt für Wiederaufbau - KfW) e con le associazioni di Pmi che rappresentano gli interessi delle società interessate”.

La conclusione è che “l’acquisizione di minoranza notificata rafforzerà la posizione di mercato di Unicredit nel settore del private e corporate banking in Germania”, ma poiché altri concorrenti significativi sono attivi in tutti i settori, “l’operazione ha dovuto essere approvata”.

Unicredit: coerenti con il nostro piano strategico

Nelle scorse settimane Unicredit aveva già ottenuto l’autorizzazione della Banca centrale europea per aumentare la sua quota fino a quasi il 30%. Per ora la quota di Unicredit è costituita da opzioni per acquistare le azioni di Commerzbank, opzioni che non sono ancora state esercitate in attesa del via libera dell’Antitrust. Ora il passaggio potrebbe tecnicamente avvenire, anche se la nota diffusa da Unicredit suggerisce un approccio prudente: “Unicredit rimane concentrata sull’esecuzione della seconda fase del proprio piano strategico Unicredit Unlocked. Commerzbank rimane un investimento, con protezione da eventuali ribassi. Unicredit si è assicurata l'opzionalità di poter eseguire l'operazione solo se rispetterà i suoi rigorosi parametri finanziari e se migliorerà il suo stimolante piano di base”.

Dall’inizio dell’anno le azioni Commerzbank sono salite del 42%, a fronte di un rialzo del 23% di Unicredit.

La controllata HVB aumenta l’impegno verso le imprese tedesche

Intanto HypoVereinsbank (HVB), la controllata tedesca di Unicredit, sta pianificando di concedere maggiori prestiti alle aziende tedesche e di fornire finanziamenti ponte alle società che hanno difficoltà a reperire capitali sui mercati obbligazionari nell'attuale fase di turbolenza. Lo ha detto tre giorni fa a Bloomberg Marion Bayer-Schiller, responsabile delle grandi imprese di HVB.

Le emissioni di bond corporate nel mercato obbligazionario primario europeo si sono fermate dopo che questo mese gli Stati Uniti hanno imposto ampi dazi su gran parte del mondo, innescando un crollo del mercato. Bayer-Schiller sottolinea che, come quinta banca tedesca, HVB svolge un ruolo fondamentale nel finanziamento delle numerose piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale della più grande economia europea.

Questo ruolo potrebbe aumentare se Unicredit riuscisse a rilevare Commerzbank. Il governo di Berlino si oppone in parte per il timore che in tempi difficili una banca italiana non darebbe priorità al credito verso clienti tedeschi. “Siamo al fianco dei clienti nei momenti difficili e non ci tiriamo indietro quando il tempo si fa pesante”, è la risposta di Marion Bayer-Schiller.

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