UniCredit, la Consob sospende l’Ops su Banco Bpm

L’Offerta Pubblica di Scambio volontaria di Piazza Gae Aulenti è stata sospesa per 30 giorni dall’Authority e ora l’istituto guidato da Giuseppe Castagna potrebbe fare ricorso.
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Sospesa l’Ops di UniCredit su Banco Bpm
L’attuale situazione “di incertezza non consente ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio” sull’Offerta Pubblica di Scambio volontaria lanciata da UniCredit nei confronti di Banco Bpm. Con queste parole la Consob ha illustrato le ragioni per le quali ha deciso di sospendere di 30 giorni l’operazione lanciata nei mesi scorsi dalla banca milanese, spiegando che è stata sospesa “ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4” del Tuf.
Il riferimento all’attuale situazione riguarda il confronto attualmente in atto tra UniCredit e il Governo, in particolare per quanto riguarda i paletti imposti dall’esecutivo in sede di golden power, considerando che la banca ha presentato istanza di autotutela alla presidenza del Consiglio dei Ministri relativa all’uso di questo strumento da parte dell’esecutivo.
Con questa istanza, UniCredit aveva chiesto che “il procedimento fosse riaperto al fine di poter motivare sulle informazioni e sui dati forniti, che non risultano valutati in sede di elaborazione delle prescrizioni e che quindi non sono menzionati nel provvedimento, affinché siano chiariti i contenuti delle prescrizioni che rimangono ambigue e affinché possa essere configurato un dispositivo compatibile, dal punto di vista dei tempi, con le caratteristiche e il regime proprio dell'Ops”.
La reazione di Banco Bpm
La sospensione decisione della Consob è “di particolare gravità”, avvisa in una nota Banco Bpm, in quanto deve essere disposta solo in caso di “fatti nuovi o non resi noti in precedenza tali da non consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull'offerta”, mentre l’eventualità che il Decreto golden power potesse contenere delle prescrizioni “era contemplata dall'offerente sin dall'annuncio dell'Ops, tant'è che costituiva una delle condizioni di efficacia della stessa”.
Inoltre, secondo l’istituto, non si ritiene possano costituire un fatto nuovo - tale da legittimare una sospensione dell'Ops - le iniziative, peraltro mai comunicate finora al mercato, che unilateralmente UniCredit ha ritenuto di avviare nei confronti della Presidenza del Consiglio.
Dalla Delibera Consob, prosegue la banca, si apprende che UniCredit ha comunicato all'amministrazione competente per il monitoraggio l'impossibilità di adempiere alle prescrizioni del Decreto Golden Power. Tale circostanza, anch'essa mai resa nota da UniCredit al mercato, dovrebbe di per sé determinare la decadenza dell'Ops.
Se la durata complessiva dell'Ops già risultava significativamente più lunga rispetto a operazioni comparabili (il periodo era stato fissato nel massimo possibile per legge) e l'estensione di 30 giorni aggrava ulteriormente la limitazione operativa e strategica in cui si trova la banca per effetto della passivity rule sin dal mese di novembre, a danno di tutti i propri stakeholder.
Infine, Banco Bpm ritiene che si tratta di un provvedimento abnorme e in contrasto con la prassi dell'autorità medesima che non tiene in alcun conto degli interessi del mercato, della banca e dei suoi azionisti. Pertanto, conclude, “la banca adotterà ogni opportuna iniziativa presso le sedi competenti”.
Possibile ricorso al Tar
A questo punto, secondo la stampa domestica, ci potrebbe essere un ricorso al TAR, a livello legale, da parte di Banco Bpm sulla sospensione del periodo d’offerta.
La motivazione del ricorso risiederebbe nel fatto che non vi sarebbero elementi nuovi che potrebbero inficiare il giudizio sull’offerta, siccome la condizione golden power era stata fissata al lancio e le prescrizioni sono state comunicate il 18 aprile, ovvero prima dell’inizio del periodo d’offerta.
Maggiori probabilità di uno stop secondo analisti
A Piazza Affari, intanto, le azioni UniCredit cedono mezzo punto percentuale nei primi minuti di contrattazioni, scendendo a 57,35 euro, in un contesto negativo per il FTSE MIB (-0,60%). In calo anche le azioni Banco Bpm (-0,70%), scambiate sotto quota 10 euro.
“Riteniamo che le prescrizioni del golden power potrebbero inficiare l’andamento dell’operazione”, scrivono gli analisti di WebSim Intermonte che, per questo motivo, hanno “ridotto la probabilità che il deal vada in porto”.
Dalla sim mantengono la raccomandazione d’acquisto su BAMI, con target price a 12 euro.
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