UniCredit, divisione leasing nel mirino di fondi e banche
La banca ha ricevuto offerte per la divisione che gestisce circa 10 miliardi di attivi provenienti da due fondi di private equity e da due operatori.
Le mire dei fondi sul leasing Unicredit
Fondi e operatori a caccia del leasing di Unicredit. Indiscrezioni diffuse da MF, infatti, parlando di alcune offerte vincolanti fatte da due fondi di investimento e da due operatori strategici per la divisione della banca milanese arrivate lunedì 6 giugno.
I nomi citati dal media sono quelli dei private equity Baine e Crc, della banca francese Bpce (ex Natixis Lease) e di Hps Investment Partners, fondo di investimento americano che nel 2017 aveva acquisito l’operatore specializzato Ikb Leasing Group.
Le offerte pervenute non sarebbero sulla totalità della controllata che gestisce circa 10 miliardi di attivi performing in bilancio (di cui 7 di leasing real estate e 3 di leasing strumentale), ma riguarderebbe perimetri delimitati che potrebbero varare a seguito della due diligence.
A questo punto, il Ceo Andrea Orcel e i suoi collaboratori dovranno valutare le proposte, in particolare decidendo se procedere o meno in esclusiva con uno dei soggetti interessati.
L’analisi di WebSim
La cessione della porzione coinvolta nelle offerte, “sarebbe in linea con la volontà del Ceo Orcel di rifocalizzare la banca nel suo core business”, spiegano da WebSim.
Inoltre, aggiungono dalla sim, la banca milanese sta cercando anche “un player al quale affidare la gestione di 2 miliardi di crediti ‘unlikely to pay’ (UtP) per i quali Prelios sarebbe in pole position”.
Non cambia il giudizio di WebSim sul titolo Unicredit, mantenendo la raccomandazione ‘neutral’ con target price di 12,50 euro, mentre oggi le azioni della banca sono scambiate a 10,644 euro (-1%).
Confermati gli obiettivi
Nel frattempo, il Cfo di Unicredit, Stefano Porro, conferma i target del business plan alla luce del “buon slancio commerciale già visto nei primi tre mesi” dell’anno, visto continuare nel prossimo trimestre, i cui risultati verranno comunicati il prossimo 26 luglio insieme alla semestrale.
Per quanto riguarda la strategia della banca, Porro ribadisce per le operazioni di M&A la necessita di rafforzamento del business, una buona combinazione strategic, l’aumento della redditività e distribuzione del capitale.
Dichiarandosi soddisfatto dall’attuale mix distribuzione in termini di buyback delle azioni rispetto al dividendo cash, Porro spiega che Unicredit punta a completare l’acquisto di titoli propri da 1,6 miliardi entro fine luglio, alla luce anche dell’importanza dei dividendi cash evidenziata da alcuni azionisti dell’istituto.
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