Unicredit esce da Fineco, incasso da 1,1 miliardi

09/07/2019 07:30
Unicredit esce da Fineco, incasso da 1,1 miliardi

L’istituto di piazza Gae Aulenti vende in accelerated bookbuild le ultime quote della banca online, dopo la prima tranche di azioni cedute lo scorso maggio.

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La Vendita

Unicredit ha concluso con successo la vendita dell'ultima quota di capitale, pari al 18,3%, di Fineco che possedeva.

La cessione ha riguardato quasi 111,6 milioni di azioni ed è stata destinata a investitori istituzionali. Il prezzo fissato a 9,85 euro ha generato un incasso per l’istituto di piazza Gae Aulenti di 1,099 miliardi.

Il prezzo fissato comprende anche lo sconto del 4,4% rispetto al prezzo di chiusura di Borsa di lunedì.

A comunicarlo è stata Unicredit stessa in una nota, in cui si legge anche che l’effetto sul capitale è stimato in 30 punti base sul Cet1capital ratio nel terzo trimestre.

Il Cet1, acronimo di Common Equity Tier 1, è il principale parametro che valuta la solidità di un istituto bancario, che parte dal patrimonio di base di una banca, appunto il Tier 1.

Seconda tranche

Con questa vendita, Unicredit esce definitivamente da Fineco, dopo la prima tranche, pari al 17% di Fineco, dello scorso maggio.

In quell’occasione, UniCredit aveva già ceduto quasi la metà della sua partecipazione in Fineco, circa 103,5 milioni di azioni vendute a un prezzo di 9,80 euro. Anche allora, l’incasso era stato vicino al miliardo di euro.

Unicredit aveva anche sottoscritto un impegno a non vendere le restanti quote di Fineco nei 120 giorni successivi la data di regolamento dell’operazione. Impegno stracciato con la vendita di questa notte, essendo passati solo 60 giorni.

Accelerated Bookbuild

Sia oggi che lo scorso maggio, Unicredit aveva fatto riscorso all’Accelerated Bookbuild, la procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti.

Uno dei vantaggi dell'Accelerated Bookbuild è proprio la velocità. Le azioni sono cedute in uno massimo due giorni e senza bisogno di nessuna operazione pubblicitaria, come accade invece per le Ipo.

Un'altro vantaggio è il collocamento ad investitori istituzionali e non direttamente sul mercato, che potrebbe non essere in grado in un breve lasso di tempo di assorbire una quantità troppo elevata di azioni.

Per contro, l'Accelerated Bookbuild prevede uno sconto per gli investitori istituzionali che acquistano la quota che può variare tra l'1 ed il 5%.

Lo sconto è il margine di guadagno degli investitori che, con il tempo, cederanno una parte del pacchetto ad altri investitori, mentre una parte finirà sul mercato.

Proprio per questo motivo l'accoglienza dei mercati all'Accelerated Bookbuild è negativa.

Reazioni

I mercati infatti hanno dato segno di non apprezzare più di tanto l’operazione.

Fineco è il gruppo peggiore tra quelli a elevata capitalizzazione, con il titolo che nelle prime ore di contrattazione arriva a cedere oltre il 3%.

Anche Unicredit va sotto, lasciando sul terreno più dell’1%, dopo aver aperto in rialzo.

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