Unicredit, JP Morgan alza il target price
La banca statunitense ritiene Piazza Gae Aulenti tra i titoli del settore più economici in Europa e quello che offre il rendimento maggiore con un rendimento medio a doppia cifra.
Unicredit positiva
Inizio di settimana positivo per Unicredit caratterizzato dalle decisioni di JP Morgan sul titolo. Questa mattina, infatti, le azioni della banca crescevano di quasi il 2% nella prima mezz’ora di scambi, toccando un massimo di 36,94 euro.
Il titolo era reduce da una settimana negativa nel corso del quale aveva ceduto il 3% ma resta una delle migliori blu chip del 2024 con una crescita del 50% rispetto al +9,70 del FTSE MIB.
JP Morgan alza il target price
Questa mattina gli analisti di JP Morgan hanno rafforzato la loro view positiva alzando il target price su Unicredit da 46 a 49 euro, con raccomandazione ‘overweight’ confermata.
Secondo gli esperti della banca statunitense, in Italia i tassi più bassi sui finanziamenti e le azioni di mitigazione messe in campo dagli istituti supportano la resilienza del reddito netto da interessi (NII) contro le incertezze del passaggio dei depositi. “Lo slancio della crescita delle commissioni dovrebbe continuare a essere supportato da una domanda più forte nell’Asset Gathering e dall’aumento strutturale nei pagamenti in Italia”, spiegano dal broker.
Unicredit, tra le prime scelte di JP Morgan tra i bancari insieme a Intesa Sanpaolo, viene considerato dal broker come uno dei titoli del settore “più economici in Europa e quello che offre il rendimento maggiore con una media del 16,4% all’anno nelle stime 2024-2026”. Infine, JP Morgan ha alzato il prezzo obiettivo anche su Intesa Sanpaolo (overweight), portandolo da 4,40 a 4,70 euro (oggi a 3,71 euro) e su Banco BPM (underweight), aumentandolo da 5,40 a 6 euro (oggi a 5,946 euro).
Altri giudizi
Se da Intesa Sanpaolo confermano il rating ‘buy’ con prezzo obiettivo di 45,50 euro, il consenso di Bloomberg registra 20 ‘buy’, 6 ‘hold’ e nessun ‘sell’, indicando un target price medio cresciuto da inizio anno da 32,90 a 45,70 euro.
WebSim Intermonte mantiene un tp di 41,40 sul titolo di Piazza Gae Aulenti, con giudizio ‘neutrale’ confermato.
Il secondo trimestre di Unicredit “è stato migliore delle attese, con una top line quasi flat (NII in leggero calo, ma molto meno rispetto a Euribor e volumi, e Fees in leggera crescita) e OPEX in continua discesa con un C/I ratio al 36%”, scrivono dalla sim, e sottolineano la “sorpresa arrivata dal CoR che si è attestato a 1 bps (15 milioni), rispetto alle nostre attese per 10 bps (110 milioni). Nella voce risk provisions è stato inserito un accantonamento per gli asset sequestrati in Russia, portando a una bottom line di 2,679 miliardi”.
“Abbiamo parzialmente aggiornato le nostre stime per riflettere i nuovi elementi emersi nella conference call sul 2024 e 2026”, concludono da WebSim, indicando tra i motivi delle modifiche le “prospettive di crescita stabili per i ricavi da commissioni, grazie all'aumento degli AuM, nonché degli AuA e AuC, grazie all'accelerazione dell'attività assicurativa e grazie all'incremento delle commissioni di consulenza; un CoR ben gestito, che sembra essere strutturalmente basso (15-19 pb nelle nostre stime), ma accantonamenti per rischi più elevati, dovuti all'esposizione in diversi altri Paesi dell’UE”.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!