Unicredit, sarà Orcel il nuovo Ceo
L’istituto dovrebbe formalizzare la nomina questo pomeriggio. Il banchiere romano era al centro dei rumor da diverse settimane. Il titolo è volatile a Piazza Affari dopo un’apertura in positivo sulla scia degli acquisti di ieri. Intanto si delineano nuovi problemi intorno al futuro di Mps.
Proseguono gli acquisti il board formalizzerà oggi la designazione di Orcel come Ceo
Mattinata di volatilità per il titolo Unicredit in scia alle indiscrezioni sulla nomina di Andrea Orcel alla guida dell’istituto dopo l’uscita dell’attuale Ceo, Jean Pierre Mustier.
L’apertura al rialzo dell’1,9%, dopo il +4,4% messo a segno ieri, ha lasciato spazio alle vendite e, alle 12 il titolo cede lo 0,39% a 7,72 euro, in linea con l’andamento negativo dell’indice di settore (-0,91%).
Secondo quanto riportato da diverse fonti, il board di Gae Aulenti formalizzerà oggi pomeriggio la designazione di Orcel. La nomina sarà operativa dal 15 aprile, data dell’assemblea per il rinnovo dell’intero Cda. C’è chi, come le Repubblica, propende per la cooptazione del manager già dopo l’approvazione dei conti, il prossimo 10 febbraio.
Le fondazioni favorevoli al nome
Da diversi giorni Orcel era al centro dei rumor. Il banchiere sarebbe ben visto dalle fondazioni, tra cui Crt e Cariverona e dai grandi fondi istituzionali esteri, oltre che da Leonardo Del Vecchio. Orcel è noto soprattutto come “deal maker” per aver mandato in porto molte operazioni di M&A nel settore bancario, tra cui quella tra Unicredito e Credito Italiano, che diede vita proprio a UniCredit. Dopo 20 anni in Merrill Lynch, Orcel è stato a capo dell'investment banking di Ubs fino al 2018.
Ieri quindi il cerchio si è stretto sul banchiere romano, escludendo dalla partita un altro nome di peso circolato molto nelle ultime settimane: quello di Fabio Gallia, direttore generale di Fincantieri ed ex Ad di Bnl e Cdp.
Una nomina con «ampio consenso»
«La nomina di Orcel dovrebbe godere di ampio consenso presso la base azionaria di Unicredit», scrivono gli analisti di Equita Sim, che mantengono rating Hold sul titolo con Target Price 8,8 euro. «Nonostante la visibilità strategica continui a essere necessariamente limitata, riteniamo che il venir meno dell’incertezza sulla figura del Ceo e la selezione di una figura di alto profilo rappresentino un catalyst positivo per il titolo nel breve».
Ancora incertezze sul futuro di Mps
La banca di piazza Gae Aulenti continua a essere indicata dalle indiscrezioni come il partner più probabile per Mps, ma bisognerà aspettare la nomina ufficiale del nuovo Ad prima di poter avere un quadro più chiaro sulla strategia che vorrà intraprendere.
Intanto questa mattina circolano nuove voci sul processo di privatizzazione dell’istituto senese (in mano al Tesoro per il 64%). L’incertezza sul quadro politico causata dalla crisi di Governo potrebbe rallentare l’iter e non si esclude l’ipotesi di una richiesta di rinvio alla Commissione Ue da parte del ministero delle Finanze. Domani, come previsto, ci sarà il cda per definire il capital plan da presentare alla Bce entro fine mese, con un rafforzamento patrimoniale stimato in una forbice compresa tra 2 e 2,5 miliardi di euro. Intorno alle 12 a Piazza Affari il titolo registra un progresso dello 0,28% a 1,07 euro.
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