Unicredit, target price alzato da JP Morgan
Diversi analisti apprezzano la strategia del Ceo Andrea Orcel nonostante le resistenze provenienti dalla Germania e dalla banca statunitense alzano il prezzo obiettivo sul titolo di Piazza Gae Aulenti.
Unicredit tra le migliori del FTSE MIB
Focus su Unicredit questa mattina con e mire espansionistiche di Andrea Orcel sempre al centro dell’attenzione dopo l’ultima mossa di aumentare la propria quota detenuta in Commerzbank. A questo punto, il ceo può avere davanti a sé tre diverse opzioni: l'aggregazione con Commerzbank, lo stop al 9% oppure la vendita di tutto il pacchetto.
In attesa di capire le prossime mosse, anche grazie alla ‘campagna tedesca’ il titolo della banca si avvia a chiudere il terzo trimestre sui massimi dal 2011 e oggi scambia (-0,10%) appena sotto i 40 euro per azione, intorno ai massimi dal 2011.
Inoltre, Unicredit resta una delle migliori blue chip del 2024 con un guadagno di circa il 63% (+68% circa con il dividendo) rispetto al +14,40% del FTSE MIB.
Il consenso Bloomberg aggiornato registra sul titolo 19 ‘buy’, 6 ‘hold’ e nessun ‘sell’, con un target price medio cresciuto a 45,66 euro da 32,90 euro di inizio anno.
JP Morgan alza il target price
Questa mattina l’analista di JP Morgan, Delphine Lee, ha rafforzato la sua view positiva su Unicredit (buy), alzando il target price da 49 a 50 euro e confermando la raccomandazione ‘overweight’.
Gli analisti dell’istituto statunitense sembrano apprezzare l'offensiva guidata da Orcel su Commerzbank, definendola “audace” tenendo conto che Berlino, proprietaria del 12% del capitale della banca tedesca, sembra opporsi a questa operazione.
Il cancelliere Olaf Scholz ha definito "ostile" la mossa (o gli "attacchi ostili") di Piazza Gae Aulenti, pur sottolineando che "non la consideriamo un'azione appropriata" in quanto è stata effettuata "senza alcuna cooperazione e senza alcuna consultazione", e venerdì scorso l'esecutivo ha annunciato che avrebbe sospeso la vendita delle azioni della Commerzbank "fino a nuovo avviso".
"Unicredit è chiaramente determinata ad acquisire Commerzbank, anche se l'operazione potrebbe fallire a causa del prezzo, della mancanza di sostegno statale, delle prospettive di esecuzione e dei rischi, soprattutto in termini di risparmio sui costi", spiegano da JP Morgan.
Secondo questi esperti, convertire la posizione in derivati per raggiungere una quota del 21% in Commerzbank costerebbe "circa 125 punti base (bp) di capitale CET1", che salirebbero a 190 pb se la posizione aumentasse al 29,9%, tenendo conto che il prezzo delle azioni di Commerzbank è di circa 16 euro.
Gli analisti del colosso bancario nordamericano evidenziano che l’istituto tedesco "crea incertezze con rischi di pagamenti in eccesso e rischi di esecuzione", il che contrasta con la "disciplina nelle fusioni e acquisizioni e la priorità alla creazione di valore per l'azionista" della strategia di Unicredit. "Tenendo conto dei coefficienti patrimoniali di Unicredit, non vi è alcun rischio per gli attuali riacquisti di azioni proprie (1,7 miliardi di euro per i risultati intermedi del 2024), ma è chiaro che un'offerta completa per il 100% di Commerzbank richiederebbe più premi e uno scambio di azioni”, prevedono da JP.
Citi consiglia buy
Consiglio di acquisto su Unicredit da parte degli analisti di Citi con prezzo obiettivo di 42 euro e un potenziale rialzo di circa il 15% rispetto alle quotazioni attuali.
Dal broker ricordano che "diverse parti interessate in Germania" hanno espresso la preferenza affinché Commerzbank rimanga indipendente. Una di queste sembra essere Deutsche Bank, che starebbe considerando di entrare nel capitale di Commerzbank per evitare l'acquisizione da parte di Unicredit.
"Data questa situazione, riteniamo che il mercato ora tema una possibile evoluzione più complessa per l’operazione tra Unicredit e Commerzbank e metta in dubbio le precedenti dichiarazioni della banca italiana riguardo le sue intenzioni future. Ad esempio, Unicredit rimarrà paziente e amichevole?", si chiedono gli analisti di Citi, ritenendo che queste incertezze potrebbero favorire le azioni di Commerzbank, poiché il mercato "attribuisce una maggiore probabilità a una possibile offerta", ma lascerebbero "più incertezze" su Unicredit, dati “i rischi dell’esecuzione” di qualsiasi potenziale accordo per acquisire la banca tedesca.
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