Unicredit verso la trimestrale: le previsioni degli analisti


Consiglio di amministrazione della banca milanese in agenda per il 23 ottobre e alcuni esperti si attendono risultati “forti” per il terzo periodo, in scia del momento positivo delle banche attualmente in corso grazie al rialzo dei tassi di interesse.


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Attesa per trimestrale Unicredit

Focus su Unicredit a poco più di una settimana dalla trimestrale della banca milanese, attesa per il prossimo martedì 24 ottobre a seguito della riunione del consiglio di amministrazione, in agenda il giorno precedente.

In attesa dei conti, Equita Sim ha confermato il suo rating ‘buy’ sul titolo di Piazza Gae Aulenti, con target price aumentato del 7% a 30,5 euro, mentre questa mattina scambia a 22,38 euro (-0,30%).

La raccomandazione di acquisto è ribadita dalla sim a seguito del “forte miglioramento della performance operativa” della banca, per le “valutazioni attraenti (2024E P/TE di 0,6 volte) in relazione al ROTE, al capitale e all’asset quality”, oltre che ad una “ricca remunerazione per gli azionisti con elevata visibilità (maggiore del 30% market cap nei prossimi 2 anni) e spazio per utilizzo dell’excess capital”.

Risultati forti

Gli analisti di Equita si attendono “un altro forte set di risultati” da Unicredit, con un margine di interesse caratterizzato da “una dinamica ancora robusta, in crescita t/t alla luce dell’incremento dei tassi di mercato e di uno spread commerciale in espansione”.

A livello di volumi, dalla sim prevedono “un leggero calo dei prestiti a causa del peggioramento delle condizioni di finanziamento”, mentre lato depositi stimano “una contrazione (contenuta), alla luce sia delle politiche commerciali della banca volte a difendere lo spread commerciale sia delle opportunità di impiego della liquidità a disposizione della clientela”.

Attese commissioni, “in calo t/t (per effetto stagionalità)”, ma “complessivamente resilienti, solo in leggero calo anno su anno (1%), coerentemente con i messaggi supportive recentemente veicolati dal management”.

Complessivamente, da Equita prevedono “un utile di 1,8 miliardi” comprensivo dell’impatto della tassa sugli extraprofitti per 400 milioni, con un NII di 3,6 miliardi (+2% su base trimestrale e +44% su base annuale”, “ricavi totali pari a 5,7 miliardi (-5% trimestrale, +18% annuale)” e “un utile operativo di 3,3 miliardi (-8% trimestrale, +37% annuale)”.

Infine, dalla sim rivedono “il net income 2024-25E del +6% in media principalmente per riflettere un più alto NII e una migliore gestione dei costi operativi”.

Altre previsioni dagli analisti

“L’outlook sul trimestre e sui risultati rimane positivo” secondo gli analisti di WebSim Intermonte, i quali mantengono la raccomandazione ‘neutrale’ su Unicredit, con target price di 26,5 euro, titolo presente nel portafoglio ‘long’ Piazza Affari.

“Vediamo un NII ancora in crescita rispetto al secondo trimestre, ma commissioni e trading in calo a causa della stagionalità di questi ricavi”, con “costi visti in aumento, a causa dell'aumento dei costi del lavoro, così come gli accantonamenti su crediti” e una “bottom line superiore ai 2,1 miliardi, con delle possibili sorprese in positivo per quanto riguarda il CoR, e un CET1r in linea con il trimestre precedente”, prevedono da Intermonte.

Venerdì scorso, gli esperti di Barclays confermavano, il giudizio ‘overweight’ su Unicredit con prezzo obiettivo di 32,10 euro (da 31 euro), oltre che l’equalweight su Intesa Sanpaolo (tp di 12,4 euro da 11,6), in scia a una revisione al rialzo delle stime al 2024.

La banca inglese sosteneva che il margine di interesse delle banche italiane nel corso del prossimo anno dovrebbe aumentare, considerando come le strategie di copertura dei rischi adottate e il repricing degli asset dovrebbero controbilanciare l’aumento del rischio sui depositi e il maggior costo dei finanziamenti, nella maggior parte dei casi.

A inizio settimana, infine, JP Morgan alzava il prezzo obiettivo su Unicredit da 30 a 32 euro, confermando la raccomandazione overweight.

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