Unieuro ai minimi dal 2020 dopo trimestrale con ricavi in calo
Nel trimestre conclusosi al 31 maggio il gruppo italiano ha visto calare i suoi ricavi leggermente meno rispetto al settore dell’elettronica di consumo e per l’intero esercizio ha confermato la guidance già comunicata al mercato.
Unieuro in calo
Ancora vendite sul titolo Unieuro nella mattinata di oggi a Piazza Affari dopo i risultati trimestrali diffusi dal gruppo comunicati ieri a mercato chiuso.
Le azioni della società italiana che opera in Italia come catena di elettronica di consumo ed elettrodomestici arrivano a cedere oltre il 3% nelle prime due ore di contrattazioni, scendendo fino ai 9,22 euro, il minimo dal luglio 2020.
Fortemente negativo il bilancio del titolo nel corso di questo 2023, con un calo di oltre il 24% rispetto ai 12,34 euro di inizio gennaio.
Il trimestre
La società ha chiuso i primi tre mesi dell’esercizio 2023-2024, conclusosi al 31 maggio, con ricavi per 589,3 milioni di euro, segnando così un calo del 3,7% su base annuale.
Negativo per 9,4 milioni l’Ebit adjusted, seppur in linea con le attese, lontano dal risultato di pareggio arrivato nello stesso trimestre 2022.
In rosso anche il risultato prima delle imposte adjusted, negativo per 11,9 milioni di euro da un valore di -3,5 milioni arrivato al 31 maggio dello scorso anno.
Calo anche per gli investimenti, fermi a 5,7 milioni nel periodo rispetto ai 13,4 milioni dello stesso trimestre dello scorso anno, principalmente riconducibili al rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica, agli interventi di efficientamento energetico nei punti vendita e a progetti di information technology, tra cui l’adozione delle etichette elettroniche nei negozi diretti.
Infine, Unieuro ha registrato una posizione di cassa netta pari a 79,7 milioni rispetto 24,7 milioni al 31 maggio 2022 e a 124,4 milioni di inizio esercizio, influenzato dalla tipica stagionalità del business, che determina nella prima parte dell’esercizio un significativo assorbimento di capitale.
Si tratta di un trimestre “stagionalmente poco rappresentativo per il settore dell’elettronica di consumo”, sottolineano dalla società, comparto che ha registrato una contrazione superiore a Unieuro con un -4,6%.
Le categorie
Al pari del trend dello scorso anno, i ricavi sono saliti in tutte le categorie merceologiche: White (+7,1%), Altri Prodotti (+27,1%) e Servizi (+7,5%), mentre solo la categoria Brown ha segnato una contrazione rispetto ai risultati eccezionali di televisori e decoder nel primo trimestre 2022/23, dovute alla migrazione delle frequenze. Nel private label i ricavi sono cresciuti del 10,3%.
“Operiamo in un contesto di mercato sfidante ma registriamo segnali positivi di crescita in quasi tutte le categorie di prodotti e risultati sostanzialmente in linea con le aspettative”, sottolinea Giancarlo Nicosanti Monterastelli, ad di Unieuro.
A “dimostrazione dell’efficacia della nostra strategia omnicanale, abbiamo conseguito un ulteriore importante riconoscimento da parte dei nostri clienti, che ci hanno premiato con un grado di soddisfazione (NPS) in crescita di oltre sei punti”, prosegue il manager nella nota.
Outlook 2024
Alla luce dei risultati il gruppo conferma allo stato attuale le guidance comunicate al mercato e per l’esercizio 2023/24 prevede di raggiungere circa 2,9 miliardi di ricavi, un Ebit adjusted tra 35-38 milioni e una cassa netta tra 110-130 milioni al 28 febbraio 2024.
Il gruppo resta “totalmente focalizzato sulle prospettive di crescita reddituali derivanti da molteplici progetti di sviluppo” e continua “a valutare opportunità di crescita esterna che dovessero presentarsi sia nell’ambito della rete di distribuzione che dei servizi con l’obiettivo primario di aumentare i margini reddituali del gruppo”, conclude Monterastelli.
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