Unilever sceglie Londra per l’unificazione in una sola struttura giuridica

Fino a ieri la società anglo-olandese operava con due identità giuridiche distinte. La proposta di un’unica entità era stata avanzata nel 2018 ed è stata completata nei giorni scorsi. Sullo sfondo la delusione del governo olandese. La società prevede di rimanere quotata alle borse di Amsterdam e Londra.
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Unilever saluta l’Olanda e unifica la sua struttura legale a Londra
Unilever unificherà la sua doppia struttura giuridica anglo-olandese in un'unica società, Unilever Plc, al fine di avere maggiore flessibilità nell’attuazione di piani di M&A.
Fino a ieri la società operava con due identità giuridiche distinte, Unilever NV nei Paesi Bassi e Unilever Plc a Londra, ma funzionava come un'unica entità economica.
Una proposta lunga 18 mesi
La proposta di un’unica “anima” era già stata avanzata due anni fa. In quell’occasione ci fu un’insurrezione degli azionisti britannici perché l’ago della bilancia puntava in direzione Amsterdam.
Nel 2018 il governo olandese guidato da Mark Rutte aveva deciso di abolire la tassa sui dividendi societari (oggi al 15%). La scelta era stata duramente ostacolata dai partiti di opposizione che, come ricordato ieri da Il Sole 24Ore, avevano denunciato pressioni di Unilever e Shell sull’esecutivo.
Ieri il presidente, Nils Andersen, ha insistito sul fatto che non si tratta di un'inversione di tendenza, ma di un modo «pragmatico» per completare una «revisione tardiva della sua ingombrante struttura aziendale».
La decisione della seconda più grande azienda di alimenti confezionati al mondo (dopo Nestlé) è il risultato di una revisione di 18 mesi e sarebbe stata accelerata in parte dalla decisione di scindere il suo business del tè, la cui revisione è ancora in corso. Secondo quanto riferisce Reuters l’unificazione sarà realizzata attraverso una cross-border merger, con gli azionisti di Dutch Unilever NV che dovrebbero ottenere una quota della britannica Unilever Plc per ogni azione posseduta.
La metà degli azionisti olandesi e il 75% degli azionisti britannici dovranno approvare il piano per procedere.
Uk: «Bene!». Olanda: «Non benissimo»
Il segretario agli Affari Uk, Alok Sharma, ha accolto con favore il piano Unilever: «Lieto di vedere le proposte di Unilever di diventare una società britannica a pieno titolo. Un chiaro voto di fiducia nel Regno Unito», ha scritto in un tweet.
Delusione in Olanda per la decisione. «Ci rammarichiamo di questa proposta perché avremmo preferito una semplificazione con una società olandese a capo», ha detto il ministro dell'economia Eric Wiebes al Parlamento. «Ma allo stesso tempo capiamo che questa semplificazione non ha conseguenze per le operazioni olandesi».
Unilever ha dichiarato di essersi impegnata con il governo olandese prima dell'annuncio e ha confermato che la sua attività di ristorazione (circa il 40% delle vendite) rimarrà a Rotterdam.
La società prevede di rimanere quotata alle borse di Amsterdam e Londra, e ha dichiarato di non aspettarsi risparmi sui costi del trasferimento in quanto non cambierà le sue operazioni, sedi, attività o personale britannico o olandese.
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