L’uragano Milton fa deviare Wall Street

L’indice S&P500 ha perso l’1%, l’ottanta per cento dei titoli ha chiuso la seduta con una variazione negativa.
Il petrolio Brent è salito di quasi il 4% a 81 dollari il barile, massimo da fine agosto, stanotte gli acquisti si sono placati e stamattina il greggio del Mare del Nord tratta poco sotto quota ottanta dollari, -1,3%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,8%. Ieri la borsa della Germania ha chiuso sulla parità, variazione positiva invece per il Cac40 di Parigi (+0,4%) e per il Ftse Mib di Milano (+0,7%).
Italia. Per Bankitalia il Pil del 2024 si fermerà allo 0,8%, e anche per l’Ufficio parlamentare di bilancio l'obiettivo dell'1% diventa più incerto. Il MEF ha più volte ribadito di considerare realistico +1%.
Cina. L’indice di riferimento CSI 300 sale del 4,5% dal +11% di avvio sessione. L'indice è reduce da nove sessioni consecutive di rialzo e dalla pausa della Settimana d’Oro. L’indice Hang Seng, il riferimento per il mercato azionario di Hong Kong, frana: -7%
La borsa degli Stati Uniti ha iniziato la settimana senza la guida dei dati macroeconomici, in assenza di questi spunti, a guidare il mercato azionario al ribasso è stata la corsa del petrolio e dei tassi di rendimento delle obbligazioni.
L’indice S&P500 ha perso l’1%, l’ottanta per cento dei titoli ha chiuso la seduta con una variazione negativa. L’arrivo dell’uragano Milton su un’area della Florida molto abitata, ha depresso soprattutto i titoli delle compagnie assicurative, chiamate a risarcire i danni provocati dalla furia dei venti e dalle piogge torrenziali attesi nelle prossime ore nella Baia di Tampa. Il Dow Jones, ieri sui massimi della storia, ha perso lo 0,9%.
Il petrolio Brent è salito di quasi il 4% a 81 dollari il barile, massimo da fine agosto, stanotte gli acquisti si sono placati e stamattina il greggio del Mare del Nord tratta poco sotto quota ottanta dollari, -1,3%.
Il Treasury Note a dieci anni ha superato la soglia psicologica del 4% di tasso di rendimento, lo stesso è successo sulla scadenza a due anni: per qualche ora la curva dei tassi è tornata piatta. Nel corso della notte il movimento si è invertito e stamattina il differenziale tra il dieci anni e il due anni è + 6 punti base. Il decennale tratta a 4,00% e il biennale a 3,94%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,8%. Ieri la borsa della Germania ha chiuso sulla parità, variazione positiva invece per il Cac40 di Parigi (+0,4%) e per il Ftse Mib di Milano (+0,7%).
Alle otto esce la produzione industriale tedesca, ieri mattina gli ordini di fabbrica sono tornati a scendere dopo tre mesi di incremento.
ITALIA
Si allontana l'obiettivo di crescita fissato dal governo all'1% per quest'anno, e trovare le risorse per la manovra 2025 diventa sempre più complicato. La doccia gelata sulle stime del governo è arrivata ieri durante le audizioni sul piano strutturale di bilancio in Parlamento: per Bankitalia il Pil del 2024 si fermerà allo 0,8%, e anche per l’Ufficio parlamentare di bilancio l'obiettivo dell'1% diventa più incerto. C'è il contesto esterno, con l'economia mondiale che si raffredda, e c'è la spinta propulsiva post Covid che in Italia si è esaurita. Il quadro indebolito pesa sulla composizione della manovra, e la Banca d'Italia avverte sulle prossime mosse: rendendo strutturali gli sgravi contributivi sul lavoro si mette a rischio l'equilibrio sulle pensioni. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha sempre ritenuto "realistico" l'obiettivo dell'1%. Ma dopo la revisione dei conti economici trimestrali pubblicata venerdì scorso dall'Istat, la Banca d'Italia ha provveduto ad una “correzione meccanica" al ribasso di due decimi di punto percentuale, che comprime il Pil allo 0,8%. Nell'audizione in Parlamento l'Istat spiega che l'Italia è tornata ad una crescita da zerovirgola. "Siamo tornati a una fase di stato stazionario o 'steady state", ha detto il direttore per la contabilità dell'Istat, Giovanni Savio, spiegando come "si sono spente" alcune "spinte propulsive" post Covid, e “quindi dobbiamo attendere che ci siano altre forze" a spingere il Pil. Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento economia e statistica della Banca d'Italia, ha detto invece che i conti in corso d'anno "mostrano un andamento incoraggiante". Ma non basta, e dunque "il programma delineato nel Psb non è esente da rischi". Primo, perché il piano conta sulle maggiori entrate attese per il 2024, "con l’assunzione implicita che siano interamente permanenti". Secondo, perché data "l'elevata incertezza" del quadro macro, "anche piccoli scostamenti dai piani di bilancio potrebbero rendere difficoltoso riportare" il deficit sotto il 3% nel 2026.
CINA
Al ritorno da una settimana di vacanza, il rialzo dell’azionario della Cina ha rallentato: dalla conferenza stampa della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma tenutasi stanotte a Pechino non è uscita nulla di nuovo. L'indice di riferimento CSI 300 sale del 4,5% dal +11% di avvio sessione. L'indice è reduce da nove sessioni consecutive di rialzo e dalla Settimana d'Oro. Un indicatore delle azioni cinesi quotate a Hong Kong perde il 10%. L’indice Hang Seng, il riferimento per il mercato azionario di Hong Kong, frana: -7%.
La Cina è "pienamente fiduciosa” di raggiungere gli obiettivi economici del 2024 a dispetto delle sfide complesse. Zheng Shanjie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), il più potente pianificatore economico del Paese, ha affermato che i consumi sul mercato sono stati "robusti durante la festa nazionale” conclusa della Golden Week, motivo di fiducia sul "raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e sociale per tutto l'anno". Zheng, in conferenza stampa, ha detto che Pechino punterà su "uno sviluppo economico sostenuto, stabile e sano nel 2024-25", con priorità a domanda interna e consumi.
"La durata di questo rally cinese dipenderà dai fatti che seguiranno le parole sul lato fiscale dell'equazione", ha dichiarato Aleksey Mironenko, responsabile globale delle soluzioni di investimento presso Leo Wealth a Hong Kong. "La cosa più importante che stiamo osservando è quali politiche saranno annunciate nelle prossime settimane dopo le dichiarazioni del Politburo e del Consiglio di Stato. Questo determinerà se il nostro sovrappeso è tattico - da togliere al variare delle valutazioni relative - o strategico”.
TITOLI
Banca MPS. E’ emerso che Barclays ha il 5,3% del capitale. Unicredit, Goldman Sachs detiene il 6,7%.
Italgas sta valutando possibili dismissioni dismissioni di asset dopo l'accordo annunciato il 5 ottobre per rilevare 2i Rete Gas. Lo ha detto l'AD, Paolo Gallo.
Ascopiave avrà la possibilità di candidarsi per rilevare eventuali asset che Italgas potrebbe essere costretto a cedere dopo l'integrazione di 2i rete gas a seguito dell'intervento dell'Antitrust. E' quanto ha detto l'AD, Paolo Gallo.
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