USA, migliora il PIL negli USA e Wall Street sorride


Un dato migliore delle previsioni sul lavoro alimenta le aspettative di un futuro rallentamento nelle politiche restrittive della Federal Reserve, mentre impazzano le trimestrali con la pesante delusione arrivata da Meta, trascinando con sé il Nasdaq.


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Migliora il PIL negli USA

Migliora il sentiment a Wall Street dopo il rapporto sul lavoro negli Stati Uniti che, anche se sembra non poter modificare le aspettative di un ulteriore aumento dei tassi da 75 punti, alimenta qualche speranza di un rallentamento nei mesi successivi.

In particolare, il Prodotto Interno Lordo negli USA su base trimestrale è aumentato del 2,6%, oltre le attese degli analisti (2,4%) e tornando in positivo dopo il calo del dato precedente (-0,6% rivisto).

In aumento le nuove richieste di indennità di disoccupazione nella settimana al 22 ottobre, salite a 217 mila rispetto alle 214 mila precedenti, anche se inferiori alle previsioni (220 mila).

Inoltre, nella settimana al 15 ottobre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.438.000, in crescita di 55 mila unità rispetto alle 1.383.000 unità della settimana precedente ed al 1.388.000 unità atteso.

Prima della diffusione del rapporto sul lavoro, il future sul Dow Jones trattava in verde (+0,70%) e quello sullo S&P500 restava intorno la parità, mentre sul Nasdaq ‘vincevano’ le vendite (-0,60%).

I dati di oggi sostenevano l’andamento dei contratti sui principali indici e quello sul Dow Jones accelerava fino a guadagnare l’1%, trascinando anche lo S&P500 (+0,50%), mentre non riusciva l’impresa al future sul Nasdaq, ancora ben oltre sotto la parità.

Non si muove molto, invece, il mercato europeo nonostante il rialzo dei tassi da 75 punti base deciso dalla Banca centrale europea nella seduta di oggi, sostanzialmente già scontato.

Le trimestrali

Pesa, dunque, il proseguire della stagione delle trimestrali, caratterizzata dai deludenti risultati di Alphabet (Google) e di Microsoft, ieri in forte perdita, mentre oggi Meta tracolla nel pre-market USA.

La casa madre di Facebook ha previsto un quarto trimestre debole e costi più elevati per l’anno prossimo, mentre aumenta lo scetticismo degli investitori sulla costosa scommessa del Metaverso.

“Meta ha aggiunto un ulteriore elemento negativo ad una stagione degli utili già difficile, un altro ostacolo a un mercato ‘pompato’ dalle scommesse di un alleggerimento delle banche centrali all'orizzonte, mentre le economie del G7 rallentano”, sottolinea Mike Dolan di Reuters.

Mentre in serata sono attesi i numeri di Apple, Amazon e Intel, il sentimento verso i giganti tecnologici rimane in bilico: “al di là dell’esultanza per i tassi d'interesse delle banche e dei guadagni derivati dalla crisi energetica per le Big Oil, gli altri dati del settore reale non sono stati migliori rispetto a quelli del mondo tecnologico. Il titolo Boeing, ad esempio, è sceso di quasi il 10% dopo la perdita di profitti”, aggiunge l’esperto.

La delusione dei tecnologici ha fermato il potente rally del mercato di questo mese, che a questo punto appare “soltanto un’illusione basata su speranze un po’ vaghe di un rallentamento delle politiche restrittive da parte della Federal Reserve”, conclude Dolan.

Notizie societarie e relativi movimenti nel pre-market

Meta Platforms (-22%): calo del 4% dei ricavi nel trimestre a 27,71 miliardi rispetto ai 27,41 miliardi stimati, a causa della forza del dollaro, mentre la società ha spiegato che a parità di cambi i ricavi sarebbero aumentati di circa 1,79 miliardi.

Twitter (+1%): le sue azioni verranno sospese dalle contrattazioni a partire da domani, in quanto il miliardario Elon Musk deve rispettare la scadenza del 28 ottobre, fissata dal tribunale, per chiudere l’accordo da 44 miliardi di dollari per l’acquisto della società di social media.

Merck Co (+2%): utile di 4,7 miliardi nel trimestre, pari a 1,85 dollari per azione, rispetto ai 4,5 miliardi di dollari, o 1,78 dollari per azione, dell’anno precedente, mentre gli analisti si aspettavano un utile di circa 1,71 dollari per azione.

McDonald's Corp (+3%): ha battuto le stime sulle vendite globali nel terzo trimestre, cresciute del 5% (5,87% miliardi di dollari) rispetto alle attese (+5,8% e 5,69 miliardi).

Caterpillar (+5%): ha registrato ricavi nel terzo trimestre per 15 miliardi di dollari rispetto ai 12,4 miliardi del 2021, con l’utile adjusted cresciuto a 3,95 dollari per azione rispetto ai 2,66 dollari di un anno fa.

VF Corp (-4%): tagliate le previsioni di profitto per il 2023 a causa degli impatti negativi delle fluttuazioni valutarie, l’aumento dei livelli di inventario e l’incremento dell’attività promozionale sul mercato.

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