USA, PIL in leggero calo ma l’economia resta resiliente
Il dato sul Prodotto Interno Lordo del terzo trimestre conferma il buono stato di salute dell’economia a stelle e strisce in un contesto di riduzione dei prezzi.
Il PIL USA rallenta
Leggero rallentamento dell’economia statunitense nel terzo trimestre, anche se appare ancora resiliente, mentre arrivano nuovi segnali di riduzione dell’inflazione, mostrando che la Federal Reserve ha avviato il suo ciclo di tagli dei tassi di interesse in un contesto in cui la crescita economica rimane su basi solide e i prezzi stanno calando.
Nel dettaglio, la stima anticipata del Bureau of Economic Analysis pubblicata oggi ha mostrato che il Prodotto Interno Lordo (PIL) del terzo trimestre ha rallentato a +2,8% su base trimestrale rispetto al +3% del dato precedente.
Inoltre, l'indice ‘core’ Personal Consumption Expenditures (PCE), che esclude le categorie volatili di cibo ed energia, è cresciuto del 2,2% nel secondo trimestre, al di sopra delle stime del 2,1% ma significativamente inferiore al +2,8% del trimestre precedente.
Oggi era atteso anche il dato ADP sulla variazione dell’occupazione non agricola e ottobre ha mostrato 233 mila nuovi posti di lavoro, in aumento rispetto ai 159 mila precedenti (rivisto da 143 mila) e oltre le attese degli analisti di 110 mila.
Infine, la pioggia di dati era iniziata con quelli sulle richieste di mutui negli USA per la settimana terminata il 25 ottobre, risultata in calo dello 0,1% su base settimane, ma in aumento rispetto al precedente -6,7%.
La reazione di Wall Street
Il dato non ha dato nessuna scossa ai future di Wall Street, in particolare a quelli sul Nasdaq (+0,10%) e sullo S&P500 (piatti), mentre i contratti sul Dow Jones restano in leggero calo (-0,15%). In recupero il dollaro, tornato positivo nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD che scende (-0,10%) a 1,0812.
L'oro ha segnato un nuovo record storico a 2.789 dollari (spot), sostenuto dall'incertezza sul risultato elettorale negli Stati Uniti, l'attesa di un nuovo taglio dei tassi e le tensioni geostrategiche. Ora il guadagno della materia prima gialla da inizio anno è del 35%, performance migliore al dal 1979. Il petrolio sale del +2% (Brent e greggio WTI), ma rimane vicino ai minimi mensili. A deprimere il prezzo nei giorni precedenti è stata l'apertura nei confronti di un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Rallenta il Bitcoin, tornato sotto quota 72 mila dollari toccata nelle ore precedenti.
Le trimestrali tech
Oggi il palcoscenico è occupato anche dalla casa madre di Google, Alphabet, in forte crescita (+6%) nel pre market USA dopo aver battuto le attese su ricavi e utile nel terzo trimestre grazie alla forza del suo business cloud e alle vendite di pubblicità su YouTube.Risultati che “dovrebbero tranquillizzare molti scettici", secondo Gerrit Smit, gestore di Stonehage Fleming Global Best Ideas Equity Fund. "Oltre alle sorprese positive su tutti i livelli più importanti, l'aspetto più sorprendente è che, nonostante gli investimenti per l'AI continuino ad essere elevati, il margine operativo è aumentato dal 28% al 32%", ha aggiunto.La sfilata delle Magnifiche Sette proseguirà oggi dopo la chiusura del mercato con le trimestrali di Microsoft e Meta Platforms, entrambe in verde prima dell’apertura ufficiale di Wall Street.
Notizie societarie e pre market USA
Alphabet (+6%): utili per azione pari 2,12 dollari su 88,27 miliardi di ricavi per il trimestre conclusosi il 30 settembre, numeri superiori alle previsioni degli analisti interpellati da Bloomberg, rispettivamente di 1,83 dollari e 86,44 miliardi.
Advanced Micro Devices (-8%): prevede ricavi per il quarto trimestre appena inferiore alle stime e ha alzato le attese di vendita dei chip per l'intelligenza artificiale (AI) a 5 miliardi di dollari per il 2025.
Visa (+1%): esp per 2,71 dollari per azione nel quarto trimestre, battendo le aspettative di 2,58 dollari (dati LSEG).
Reddit (+22%): ha registrato il primo utile trimestrale nel terzo periodo di quest’anno e prevede entrate (385-400 milioni) per il quarto trimestre superiori alle stime (357,9 milioni).
Caterpillar (-5%): utile per azione per il terzo trimestre sceso a 5,17 dollari dai 5,52 dollari dell'anno precedente.
Eli Lilly (-9%): vendite trimestrali del farmaco Mounjaro a di 3,11 miliardi di dollari, inferiori alle attese degli analisti di 4,20 miliardi, mentre quelle di Zepbound di 1,26 miliardi, anche in questo sotto le previsioni degli esperti di 1,69 miliardi.
Kraft Heinz (-2%): vendite nette scese del 2,8% a 6,38 miliardi di dollari, sotto le stime degli analisti di 6,42 miliardi (dati LSEG).
Chipotle Mexican Grill (-7%): margine operativo del 25,5% nel terzo trimestre, in calo rispetto al 26,3% dello scorso anno.
First Solar (-8%): vendite per l'esercizio 2024 previste tra i 4,10 e i 4,25 miliardi di dollari, al di sotto delle precedenti previsioni di 4,4-4,6 miliardi.
Grocery Outlet (-8%): si è dimesso l'amministratore delegato RJ Sheedy dopo quasi 2 anni di permanenza nel ruolo.
Raccomandazioni analisti
Alphabet
JPMorgan Chase: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 208 a 212 dollari.
Morgan Stanley: ‘buy’ e target price incrementato da 190 a 205 dollari.
Citigroup: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato a 216 dollari dai precedenti 212 dollari.
Apple
UBS: ‘neutral’ e target price confermato a 236 dollari.
Tesla
BNP Paribas Exane: ‘sell’ e prezzo obiettivo salito da 103 a 116 dollari.
Visa
Baird: ‘buy’ e target price alzato da 330 a 340 dollari.
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