Utile netto record per Banco BPM e margine di interesse in aumento


L’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha deciso di non pagare la tassa sugli extraprofitti e conferma le previsioni di un utile superiore a 1,2 miliardi di euro nel 2023.


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I numeri di Banco BPM

Risultato netto quasi raddoppiato e una crescita importante del margine di interesse sono i principali elementi che emergono dai risultati dei nove mesi dell’anno di Banco BPM, diffusi ieri a mercato chiuso.

In particolare, il periodo dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna si è concluso con un risultato netto record di 943,4 milioni di euro, in crescita del 93,6% rispetto ai 487,4 milioni dello stesso periodo per del 2022.

Il margine di interesse si è attestato a 2.421,6 milioni, anche questo in aumento (+52,3%) se paragonato al corrispondente periodo dello scorso anno, grazie “principalmente all’incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse, e al limitato impatto sul costo dei depositi che hanno più che compensato il venir meno dei benefici relativi alla remunerazione dei finanziamenti TLTRO”, sottolinea la banca.

Calo per le commissioni nette, scese a 1.408,2 milioni, segnando così un rallentamento del 2,2%.

Cresce la raccolta, con quella diretta arrivata (+0,8%) a 124,5 miliardi e quella indiretta che tocca i 100 miliardi (+8,7 miliardi).

Al 30 settembre 2023 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,2% dal 3,9% del 30 settembre 2022, e il costo del credito, in costante riduzione a 47 punti base annualizzati rispetto ai 62 di fine anno 2022, che rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati.

Infine, il cda dell’istituto ha deliberato di destinare ad una riserva non distribuibile un importo di circa 378 milioni di euro, corrispondente a 2,5 volte l'ammontare della cosiddetta imposta sugli extraprofitti (pari a circa 151 milioni), al posto del versamento dell'imposta stessa.

Questa mattina il titolo apriva in calo di oltre il 3% toccando un minimo di 4,657 euro, per poi cambiare trend e ridurre le perdite nel corso della prima ora di contrattazioni.

Il trimestre

Il terzo trimestre si conclude con una crescita del 7,3% per il margine di interesse, principalmente per effetto dell’incremento dello spread sui crediti commerciali.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto risulta positivo per 34,1 milioni, con una contribuzione in crescita rispetto a quella del secondo trimestre, pari a 24,3 milioni.

Al suo interno, l’apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato e dal risultato relativo ad Anima Holding.

Previsioni

La banca conferma le previsioni relative all’intero esercizio di un utile superiore a 1,2 miliardi di euro, in significativo miglioramento rispetto all’utile netto del gruppo dello scorso anno.

L’eps è previsto oltre gli 80 centesimi di euro, in ulteriore rafforzamento per il 2024, superando significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, oggetto di aggiornamento e di presentazione al mercato il prossimo 12 dicembre.

“In tale sede si procederà ad aggiornare i target di remunerazione degli azionisti, che potranno riflettere i positivi risultati raggiunti in termini di redditività e di creazione organica di capitale”, si legge nella nota sui conti.

Se i primi nove mesi del 2023 sono stati caratterizzati da “uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni di fine 2022”, scrivono da BPM, “tuttavia le recenti tensioni connesse al conflitto in Medio Oriente hanno introdotto nuovi elementi di preoccupazione e incertezza per le possibili ripercussioni sul sistema economico internazionale”.

In tale contesto, “lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha permesso di registrare una positiva dinamica dei risultati operativi ed un’eccellente redditività”, concludono dalla banca.

Fiducia da S&P

Ieri, intanto, l’agenzia S&P Global Ratings ha assegnato a Banco BPM il rating ‘BBB-’, con outlook positivo.

Secondo gli esperti di S&P, la solida rete della banca “nelle regioni più ricche del Nord Italia e il suo modello di business ben diversificato supporteranno il merito di credito attraverso il ciclo economico”.

Inoltre, l’agenzia sottolinea anche che la banca nel corso degli ultimi anni “ha significativamente rafforzato la sua capitalizzazione” e “ripulito con successo il suo bilancio” dai crediti deteriorati.L’outlook positivo, spiegano gli analisti, “riflette la possibilità che il giudizio venga migliorato nei prossimi 18-24 mesi se la banca realizzerà il piano di emissioni, aumentando il buffer di subordinati disponibili per un bail in e farà chiarezza sul fatto che il buffer addizionale per l'assorbimento delle perdite rimarrà in modo sostenibile sopra i 350 punti base”.

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