Varta prevede un secondo semestre in accelerazione
La società tedesca, leader mondiale delle micro-batterie agli ioni di litio, ha sofferto nei primi sei mesi dell’anno per i lockdown e la carenza di chip. Il management ha rivisto gli obiettivi di fatturato e utile. Goldman Sachs ribadisce la fiducia nel titolo e conferma il Buy.
Redditività ridotta a causa del rincaro di energia e materie prime.
Varta, la società tedesca leader mondiale delle micro-batterie agli ioni di litio, ha aggiornato le sue indicazioni sugli obiettivi del 2022 alla luce dei deboli risultati del primo semestre. Giovedì 11 agosto Varta ha annunciato che il nuovo obiettivo per l’intero anno è un fatturato compreso fra 880 e 920 milioni di euro, rispetto al precedente obiettivo diffuso all’inizio dell’anno che fissava un range di ricavi fra 950 milioni e 1 miliardo.
Il comunicato della società spiega che il rallentamento è stato marcato nel primo semestre a causa soprattutto dei lockdown per Covid in Cina e della carenza di semiconduttori che hanno obbligato Varta in alcune occasioni a fermare la produzione. Sulla redditività del gruppo incide negativamente il rincaro delle materie prime e dell’energia. L’Ebitda previsto per l’intero anno si riduce a un range fra 200 e 225 milioni di euro, rispetto alla precedente indicazione di 260/280 milioni di euro.
Nessuna sorpresa per il mercato, titolo invariato.
Il mercato non sembra sorpreso dell’annuncio, tanto è vero che alla Borsa di Francoforte l’azione Varta quota invariata a 80,36 euro. Il consensus degli analisti da tempo indica per il 2022 una stima di ricavi di 913 milioni di euro con un Ebitda di 227 milioni, numeri coerenti con le nuove indicazioni del management.
Da notare che subito dopo la diffusione del comunicato Goldman Sachs ha ribadito la sua raccomandazione Buy e il target price di 102 euro, uno dei più alti fra gli obiettivi di prezzo degli otto broker che coprono il titolo: la media dei target price è 82,5 euro. In Borsa Varta ha segnato il suo massimo storico esattamente un anno fa (10 agosto 2021) a 165,9 euro. Da allora il titolo si è praticamente dimezzato.
Avviati investimenti per aumentare la capacità produttiva.
Nel comunicato Varta dice di aspettarsi un secondo semestre decisamente migliore della prima parte dell’anno: “L'avvio della produzione di nuovi progetti per i clienti e la forte esperienza dell'ultimo trimestre nella business unit Consumer Batteries sono fattori importanti per la crescita e gli utili”.
Fiducioso, il management dice di prevedere un’accelerazione delle vendite nei prossimi mesi, soprattutto nel settore degli ioni di litio. Inoltre sono in corso investimenti per aumentare la capacità produttiva.
Le mini-batterie Varta agli ioni di litio sono fondamentali per alimentare apparecchi acustici, cuffie, telefoni, videocamere, macchine fotografiche, giochi e orologi.
Inoltre la società realizza sistemi di accumulo di energia indispensabili per ottimizzare la resa di impianti fotovoltaici o eolici, che per loro natura soffrono di intermittenza.
Nel primo semestre Varta ha realizzato un fatturato di 376,8 milioni di euro, in calo del 5% sullo stesso periodo dell’anno precedente, e l’Ebitda ha subito una contrazione del 37% a 68,9 milioni.
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