Vivendi, analisti delusi dalla trimestrale e titolo in calo

Vivendi, analisti delusi dalla trimestrale e titolo in calo

I francesi hanno aumentato i loro ricavi nel corso dei primi tre mesi del 2023, ma la crescita risulta inferiore alle attese degli analisti e il titolo inizia la seduta di Parigi tra le vendite.

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Vivendi in calo

Vendite sul titolo Vivendi a Parigi dopo la diffusione dei dati relativi al primo trimestre arrivata questa mattina prima dell’apertura del mercato.

Le azioni della società al centro delle cronache in quanto socia di TIM arrivano a cedere il 2% in apertura di seduta, toccando un minimo di 9,70 euro.

Resta positivo l’andamento del titolo per quest’anno, nel corso del quale sta guadagnando oltre il 20% rispetto ai livelli di inizio gennaio, quando quotava 7,95 euro.

Delusione nel primo trimestre

In dettaglio, la società di Vincent Bolloré (primo azionista) ha visto i ricavi a cambi costanti arrivare a 2,29 miliardi di euro (+3,1%) rispetto ai 2,22 miliardi dello stesso periodo del 2022.

Nonostante l’aumento, i numeri dei francesi risultano inferiori alle previsioni di JP Morgan, i cui analisti si attendevano 2,30 miliardi di euro, e a quelle di Barclays di 2,28 miliardi.

Il colosso francese della comunicazione ha visto aumentare i propri ricavi nei primi tre mesi del 2023, trascinati dalla crescita di tutte le attività aziendali, in particolare del gruppo Canal+ con Studiocanal (+13,6%). “L’accordo storico con Apple conferma la posizione di leadership del Gruppo Canal+ in Francia come aggregatore di contenuti. Studiocanal ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di produrre film che attirano un grande pubblico”, sottolineano nella nota Yannick Bolloré, presidente del Consiglio di sorveglianza di Vivendi e Arnaud de Puyfontaine, presidente del Consiglio di gestione e Ceo.

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Strategia e ottimismo

La nota diffusa oggi annuncia anche la stipula di un accordo con International Media Invest (Imi), filiale di Czech Media Invest (CMI), nel quale è prevista un’opzione di vendita del gruppo editoriale Editis.

Operazione che aveva sollevato problemi di concorrenza, insieme a quella della rivista Gala, ma i francesi hanno annunciato di essere pronti ad ottenere l’approvazione dell’antitrust UE per l’acquisto di Lagardere, attesa dal management “per metà giugno”.

Allo stesso tempo, aggiunge la nota di Vivendi, la società “ha compiuto un passo importante nella lotta al cambiamento climatico e alla tutela dell'ambiente”, in quanto “il suo piano di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, sostenuto attivamente da tutto il gruppo, è stato convalidato lo scorso marzo dall'iniziativa Science-Based Targets (SBTi), che ci ha incoraggiato a proseguire i nostri sforzi in questo settore”.

Resta l’ottimismo per il futuro, con “il buon inizio d'anno appena registrato ci permette di guardare al 2023 con fiducia, pur rimanendo vigili sulle condizioni macroeconomiche e geopolitiche”.

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