Volano i falchi a Wall Street e la Cina non aiuta

Volano i falchi a Wall Street e la Cina non aiuta

Piovono ancora dichiarazioni ‘hakish’ da parte dei banchieri statunitensi in vista della prossima riunione della Federal Reserve di luglio, mentre dalla Cina il taglio dei tassi di interesse non sembra sufficiente a tranquillizzare il mercato.

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Torna Wall Street

Ritorno agli scambi sotto la parità per Wall Street dopo la pausa di ieri per festività, tra commenti ‘hawkish’ dei banchieri della Federal Reserve e il taglio dei tassi di interesse in Cina, minore rispetto alle attese.

A meno di un’ora dall’avvio, i future sui principali indici di New York (Nasdaq, Dow Jones e S&P500) cedono lo 0,30%, mentre il dollaro resta poco mosso nei confronti dell’euro.

Calo anche per i rendimenti dei titoli di stato, con il decennale al 3,753% (-0,50%) e il biennale al 4,691 % (-0,20%).

Segnali da falco

Il ritorno di Wall Street arriva dopo una serie di commenti da falco da parte di esponenti della Fed arrivata a fine settimana scorsa.

Il governatore della Fed Christopher Waller ha avvertito che “l’inflazione di base non sta scendendo come pensavo”, seguito dalle parole del presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, il quale si è detto “a suo agio” con ulteriori aumenti dei tassi, dato che l’inflazione non è ancora tornata al 2% nonostante i recenti cali.

Secondo lo strumento Fedwatch di CMEGroup, gli operatori vedono il 74,4% di possibilità di un solo rialzo dei tassi di 25 punti base quest’anno, previsto per luglio, anche se la banca centrale statunitense ha segnalato che i costi di prestito potrebbero aumentare fino a mezzo punto percentuale entro la fine dell'anno.

Importante saranno le dichiarazioni di Jerome Powell al Congresso previste per domani e il presidente della Fed “sarà molto attento a parlare di quello che è l'attuale consenso intorno al tavolo della Fed nell'ultima riunione, perché ci sono ancora molti dati da diffondere da qui alla prossima riunione di luglio”, spiega Art Hogan, chief market strategist di B Riley Wealth.

Nel calendario di oggi sono previste ulteriori dichiarazioni da parte dei funzionari Fed, tra cui il vicepresidente della Fed Michael Barr, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullar, e il suo collega di New York, John Williams.

Delusione Cina

A rendere ancora più incerto il clima ci ha pensato la riduzione dei tassi di interesse della Cina, meno del previsto e il primo taglio in 10 mesi, decisa nel tentativo di sostenere la ripresa economica.

Nel dettaglio, la People's Bank of China ha tagliato di 10 punti base ciascuno i due tassi di riferimento per i prestiti, il prime rate sui prestiti a un anno e a cinque anni, seguiti ad un analogo allentamento degli altri tassi monetari arrivato la scorsa settimana, ma sono stati meno aggressivi di quanto alcuni avessero sperato: il 50% degli intervistati in un sondaggio Reuters aveva previsto un taglio di 15 punti base del tasso a cinque anni.

La delusione, unita alla scelta di Goldman Sachs di ieri di ridurre le sue previsioni di crescita della Cina per quest'anno e per il prossimo, ha sparso ancora più incertezze sulla traiettoria dell’economia del paese.

Incertezza che ha indebolito anche il petrolio e il greggio WTI resta appena sopra quota 71 dollari al barile (-0,75%), mentre il Brent viene scambiato a 76 dollari (-0,10%).

Notizie societarie e pre-market USA

Alibaba (-2%): il suo amministratore delegato e presidente Daniel Zhang lascerà i ruoli per concentrarsi sulla sua divisione cloud e il ruolo di CEO passerà a Eddie Yongming Wu, presidente del gruppo Taobao e Tmall di Alibaba, mentre il vicepresidente esecutivo Joseph Tsai prenderà il posto di Zhang come presidente.

Dice Therapeutics (+38%): verrà acquistata da Eli Lilly and Co in un accordo interamente in contanti per circa 2,4 miliardi di dollari, corrispondenti a 48 dollari per azione in contanti, un premio di circa il 42% rispetto all'ultima chiusura del titolo.

Cano Health (+14%): venerdì il suo CEO Marlow Hernandez si è dimesso e che ha nominato Mark Kent come CEO ad interim.

Arcellx (-22%): la FDA statunitense ha bloccato lo studio di fase intermedia della terapia sperimentale di Arcellx per il trattamento di pazienti affetti da un tipo di tumore del sangue.

Faraday Future Intelligent Electric (-37%): annunciato frazionamento azionario inverso per riconquistare la conformità con i requisiti di prezzo minimo di offerta del Nasdaq, con proposta in un intervallo compreso tra 1 per 2 e 1 per 90 azioni in circolazione.

Raccomandazioni analisti

Apple

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo fermo a 190 dollari.

Nike

UBS: ‘buy’ e target price ridotto da 155 USD a 145 dollari.

Linde

JP Morgan: confermato ‘buy’ e prezzo obiettivo ancora a 400 dollari.

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