Volkswagen, calano le vendite negli USA colpite dai dazi di Trump

La casa automobilistica tedesca ha aumentato le sue vendite a livello globale nel secondo trimestre dell’anno, ma in Nord America c’è stato un crollo a doppia cifra annullando completamente la crescita del primo trimestre.
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Le vendite di Volkswagen
Calano le vendite di Volkswagen negli Stati Uniti, colpite dai dazi decisi dall’amministrazione di Donald Trump, nonostante un leggero recupero a livello globale.
La casa automobilistica tedesca ha registrato nella prima metà dell’anno un calo pari al 6,7% su base annua dei suoi 10 marchi automobilistici in Nord America, terzo mercato per il produttore tedesco, scendendo così a 461 mila unità. Tra aprile e giugno, in piena guerra commerciale di Trump, le consegne annuali sono crollate del 16,2%, annullando completamente la crescita del primo trimestre.
Il dato si confronta con quello globale, risultato in crescita dell’1,2% nel secondo trimestre, consegnando 2,27 milioni di veicoli, con aumenti nella maggior parte dei mercati, anche se nell’Europa occidentale ha segnato un calo dello 0,7%.
Particolarmente positivo il dato relativo al segmento dei veicoli completamente elettrici, le cui vendite sono aumentate del 38% a livello globale nel corso del trimestre. In Europa, la crescita arriva addirittura al 73%. Nel semestre sono salite a 465.500 unità, aumentando del 47% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Nel Vecchio Continente le consegne di elettriche sono cresciute dell’89%, con Volkswagen che si conferma primo costruttore nel segmento, raggiungendo il 28% di quota di mercato. In Germania, la quota supera il 46%, distaccando nettamente Tesla, scesa al 3,6%. Una performance che conferma il rafforzamento competitivo del gruppo in un’area strategica, anche alla luce delle normative ambientali sempre più stringenti.
Crollo in Cina
Particolarmente negativo il risultato in Cina, primo mercato mondiale per l’auto, dove le vendite del gruppo tedesco sono aumentate del 2,8%, ma ha registrato un crollo del 34% dei veicoli elettrici.
Numeri che evidenziano le difficoltà nella competizione con le società locali, tra cui BYD, con i prezzi dei veicoli a marchio Volkswagen che non riescono a sfondare il mercato, alla luce di prezzi meno competitivi e di una minore integrazione con l’ecosistema digitale cinese.
A Francoforte, intanto, le azioni Volkswagen accelerano e guadagnano circa il 2% a meno di due ore dalla fine delle contrattazioni, salendo a 95,61 euro.
Aumento leggero a livello globale
Il gruppo “continua a godere di un forte slancio grazie ai numerosi nuovi modelli lanciati”, sottolinea Marco Schubert, Membro del Comitato Esecutivo Esteso per le vendite della società, specificando che “questo vale soprattutto per i veicoli completamente elettrici, con consegne globali in aumento di circa il 50% nella prima metà dell'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente”, “tendenza particolarmente forte in Europa, con una crescita di circa il 90%: un veicolo su cinque che abbiamo consegnato in Europa occidentale è ora puramente elettrico”.
“Anche gli ordini corrispondenti stanno crescendo in modo dinamico: sono aumentati di oltre il 60%”, prosegue il manager, aggiungendo che “in tutte le tipologie di trazione, sono aumentati di circa il 20%” ma “dobbiamo rafforzare ulteriormente questo sviluppo positivo proseguendo la nostra offensiva di modelli di successo”.
Nel complesso, “siamo riusciti ad aumentare leggermente le nostre consegne globali entro la fine di giugno, nonostante le condizioni difficili. Gli incrementi in Sud America ed Europa hanno più che compensato i cali previsti in Cina e Nord America”, conclude Schubert.
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