Volkswagen, il Ceo Diess punta sui social per attirare gli investitori


Il manager vuole emulare Elon Musk e la sua capacità di diffondere tweet che fanno salire le quotazioni di Borsa. Creata una task force ad hoc, ma per ora i risultati non brillano. Dal 2035 il gruppo tedesco non venderà più auto con motore a combustione.


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Investimenti da 35 miliardi di euro. Ma il confronto con Tesla è sempre difficile.

Herbert Diess, il Ceo della Volkswagen, si è convinto che esiste una stretta relazione fra le quotazioni di Borsa delle società dell’automotive e la loro velocità nella transizione verso l’auto elettrica. Secondo lui gli investitori premiano chi è più rapido. E da questo punto di vista il manager non ha nulla da rimproverarsi: Volkswagen è uno dei gruppi più impegnati nel passaggio alla tecnologia elettrica, con un piano di investimenti da 35 miliardi di euro.

Pochi giorni fa Volkswagen ha annunciato che in Europa smetterà di vendere auto con motore a combustione entro il 2035. La tappa intermedia di questo obiettivo è arrivare ad avere nel 2030 il 70% delle proprie vendite complessive in Europa rappresentato da auto elettriche.

Obiettivi ambiziosi e sicuramente apprezzabili, eppure…. Eppure a Diess non basta. Ogni giorno il manager fa il paragone con Tesla e gli viene il malumore. Volkswagen, che nel 2020 ha venduto 9 milioni di veicoli e chiuderà il 2021 con 250 miliardi di euro di ricavi, capitalizza in Borsa 126 miliardi di euro. Cioè capitalizza meno di un terzo di Tesla (647 miliardi di dollari), che l’anno scorso ha venduto 500mila veicoli e quest’anno chiuderà il bilancio con 49 miliardi di ricavi.

Il bizzarro pesce d’aprile con l’annuncio del cambio di nome in Voltswagen.

Recentemente Diess si è convinto dell’esistenza di un’altra importante relazione, quella fra l’andamento di Borsa e la presenza dell’azienda e dei manager sui social. Anche qui il confronto è con il genio della comunicazione, il twittatore infallibile Elon Musk.

Diess, che qualche anno fa quando era un manager di Bmw aveva ricevuto una proposta di lavoro da Musk, ha rafforzato la task force che si occupa della presenza di Volkswagen sui social. Secondo il Financial Times, tutte le settimane lui stesso guida una riunione di un paio di ore per decidere argomenti e strategie per i social. E intanto i suoi account personali su Twitter, Linkedin e sulla cinese Weibo sono diventati attivissimi. L’obiettivo, spiega il Financial Times, è attirare l’attenzione dei fund manager americani, che al momento sembrano molto più interessati a giovani aziende che producono Electric Vehicles, che non agli enormi sforzi di conversione di un gigante come Volkswagen.

E’ in questo contesto che si inquadra la bizzarra uscita della Casa tedesca, che lo scorso primo aprile ha fatto circolare in America la finta voce del cambio di nome del gruppo in Voltswagen, in omaggio alla transizione elettrica. Era un pesce d’aprile, ma invece di fare ridere ha provocato l’apertura di un’inchiesta da parte della Sec.

Volkswagen ha un vantaggio tecnologico concreto rispetto a Ford e a General Motors.

A dire il vero un po’ di risultato c’è stato: il 6 aprile Volkswagen ha segnato in Borsa il suo massimo storico a 245 euro. Ma in America il gruppo non attira l’attenzione che Diess vorrebbe. I concorrenti General Motors e Ford fanno notizia annunciando le date in cui smetteranno di vendere auto con motore a combustione. E nessuno sottolinea che tecnologicamente sono ben arretrate rispetto a Volkswagen, che ha un vantaggio sui suoi concorrenti grazie alle piattaforme elettriche dedicate, una delle quali è stata data in licenza alla Ford. Questa tecnologia “dà a Volkswagen un vantaggio sui suoi competitor”, dice Daniel Schwarz, un analista di Stifel. “Ora abbiamo il Green Deal europeo e la strategia di VW sembra ancora più promettente”.

Non è chiaro quanto i tweet del Ceo Diess stiano aiutando. Anche se le azioni Volkswagen sono più che raddoppiate da quando nel marzo scorso hanno toccato i minimi degli ultimi 10 anni, le azioni della Daimler (Mercedes) sono triplicate nello stesso periodo, nonostante il suo riservato amministratore delegato, lo svedese Ola Kallenius, sia rimasto lontano da Twitter. “Io uso Linkedin perché abbiamo scoperto che è uno strumento molto buono per attrarre talenti nella nostra azienda”, ha detto Kallenius al Financial Times, “e per ora mi attengo a quello”.
“Certo è - aggiunge Kallenius - che se il boom della domanda di auto continua, le Case automobilistiche tedesche dovranno probabilmente concentrarsi più sulla produzione che a trafficare con gli hashtag”.

Al prezzo di oggi di 215 euro, l’azione Volkswagen mostra una performance dall’inizio dell’anno del 42%, contro il +32% di Daimler, il +44% di General Motors e il +70% di Ford.

Tesla dal primo gennaio a oggi accusa un calo del 3%, ma la performance a 12 mesi è di +250%, contro il +62% di Volkswagen.

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