Wall Street accelera prima del Thanksgiving Day

27/11/2025 07:00
Wall Street accelera prima del Thanksgiving Day

L’indice S&P500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq dello 0,8%.

Le 12 banche della Federal Reserve hanno segnalato un raffreddamento del mercato del lavoro e segni di rallentamento dei consumi: in molti distretti, è stato rilevato che l'occupazione ha registrato un "leggero calo”.

Le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre non si sono mosse più di tanto, intorno all’85%, dal 30% di una settimana fa.

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I segnali di raffreddamento del mercato del lavoro arrivati dal Beige Book hanno rafforzato ieri le ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione del prossimo mese, la borsa degli Stati Uniti ha tralasciato le manifestazioni di tenuta dell’occupazione arrivate nella stessa giornata dal Dipartimento del Lavoro ed è arrivata alla quarta seduta consecutiva di rialzo dell’S&P500. L’indice di riferimento di Wall Street è salito dello 0,7%, il Nasdaq dello 0,8%.

L'indice Russell 2000 ha guadagnato oggi lo 0,8%. L'indice delle small cap ha concluso la sua migliore serie di quattro giorni dall'8 novembre 2024. Si è fermata la corsa delle obbligazioni, messe in moto nei giorni scorsi dalle dichiarazioni du alcuni membri della banca centrale, il Treasury Note a dieci anni tratta al 3,99%.

Le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre non si sono mosse più di tanto, intorno all’85%, dal 30% di una settimana fa, secondo il CME FedWatch Tool.

Oggi il mercato finanziario degli Stati Uniti è chiuso per il Thanksgiving Day.

BEIGE BOOK

Le 12 banche della Federal Reserve hanno segnalato un raffreddamento del mercato del lavoro e segni di rallentamento dei consumi: in molti distretti, è stato rilevato che l'occupazione ha registrato un "leggero calo", in contrasto con i rapporti precedenti che sottolineavano una crescita più stabile dell'occupazione. Diverse regioni, tra cui New York, Dallas e Minneapolis, hanno segnalato una flessione moderata del numero degli occupati. Le aziende hanno generalmente evitato licenziamenti di massa, ma hanno dichiarato di fare maggiore affidamento sul turnover e di assumere solo per sostituire i lavoratori in uscita.

Anche la domanda di manodopera è stata descritta come più debole in diversi distretti. La crescita salariale è rimasta modesta, con alcuni distretti che hanno segnalato salari iniziali invariati.

FED

Il mercato punta sull’allentamento fiscale in dicembre ma dentro la banca centrale degli Stati Uniti non c’è affatto unanimità su questa ipotesi. Alla fine, a decidere, secondo il Wall Street Journal, potrebbe essere il presidente Jerome Powell.

Le opzioni a sua disposizione sono due. Nella prima, si procede con un taglio tassi, in linea con le attese del mercato. Nel comunicato però, potrebbe esserci scritto che altre riduzioni sono ritenute poco probabili nel breve periodo. Questo approccio “taglia e poi mantieni” rispecchierebbe ciò che la Fed decise alla fine del 2019 quando, come ora, l’ipotesi di tre tagli consecutivi fu molto difficile da far passare nel board. Questa opzione non piacerà a chi ha già detto di voler lo status quo, ma potrebbe porre fine alla telenovela dei governatori che rendono pubblici i loro disaccordi.

L’alternativa è mantenere i tassi stabili e rivalutare l’ipotesi a gennaio, quando ci saranno più dati sull’occupazione e sull’inflazione. Questo approccio potrebbe prolungare la discordia pubblica per altre sette settimane, senza alcuna garanzia che i dati aggiuntivi risolvano i disaccordi sottostanti.

In ogni caso, sarà una decisione complicata per i dodici membri: sulla carta basta arrivare a sette, ma per prassi, si cerca di tenere il numero dei dissenzienti sotto tre: il limite non è mai stato superato dal 1992.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future del Dax di Francoforte invariato.

Ieri il Ftse Mib di Milano ha guadagna l’1%.

DEBITO EUROPEO MENO FRAMMENTATO

La convergenza dei rating sovrani investment grade in Europa dovrebbe proseguire anche l’anno prossimo, afferma Scope Ratings nel report che anticipa le tendenze del 2026. Nel 2025 si è registrata una pressione al rialzo tra i paesi sovrani precedentemente con rating più bassi, come Cipro, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna, si è invece verificata una pressione al ribasso su Austria, Belgio e Finlandia, oltre che su Francia.“Stiamo assistendo chiaramente a dinamiche fiscali complicate in diversi paesi sovrani con rating elevato, aggravate dalla crescente polarizzazione politica in molti paesi”, afferma Eiko Sievert, direttore esecutivo di Scope nel report. In Europa, oggi i governi devono trovare un equilibrio tra due spinte opposte, da una parte la riduzione dei deficit di bilancio, la stabilizzazione dei livelli di debito e il pagamento degli interessi crescenti, dall’altra le richieste degli elettori di una spesa sociale elevata e in aumento, spesso legata alle pressioni demografiche, affrontando al contempo le persistenti preoccupazioni in materia di sicurezza. Se la politica non agirà, potrebbe esserci “un indebolimento dei profili di credito nel medio termine, mentre la volatilità del mercato nel breve termine potrebbe essere affrontata attraverso l'ampia gamma di strumenti di intervento a disposizione delle banche centrali, compresa la Banca centrale europea”, afferma Sievert

REGNO UNITO

La sterlina si è rafforzata nel giorno della presentazione del nuovo piano di bilancio. Il ministro delle Finanze britannico Rachel Reeves “sembra aver imparato la lezione dal passato e si sta ora concedendo un margine di manovra di bilancio molto piu' ampio, superiore a 20 miliardi di sterline, contrariamente al margine estremamente ridotto dello scorso anno", ha sottolineato Matthew Ryan, analista di Ebury.

Guillermo Felices, Global Investment Strategist per il Fixed Income di PGIM scrive che il nuovo Budget mirava a riconquistare la fiducia sia del mercato che dei parlamentari laburisti, e sta facendo il minimo per raggiungere questo obiettivo. “Nel complesso, il governo ha aumentato il margine di manovra di 22 miliardi di sterline (rispetto ai 15 miliardi previsti), ha introdotto misure che contribuiranno a ridurre ulteriormente l'inflazione e ha leggermente ridotto il fabbisogno di liquidità, il che significa che i dati relativi all'emissione di debito pubblico del Regno Unito saranno più ragionevoli. Ciò dovrebbe aprire la strada a un taglio dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra, il che è positivo per i Gilt. Le principali incertezze che permangono sono legate al fatto che gli aumenti delle tasse sono concentrati nella seconda parte dell'anno; quindi, le entrate avverranno solo in futuro; le ipotesi di crescita sono state riviste al ribasso, ma rimangono comunque molto ottimistiche, attestandosi intorno all'1,5% dopo il 2027; dal punto di vista politico, non siamo sicuri che il governo abbia fatto abbastanza”.

Sono in rialzo le principali borse dell’Asia Pacifico. Nikkei di Tokyo +1,3% grazie alla spinta dei tech e delle banche. Hang Seng di Hong Kong +0,4% e CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,5%.

CADONO I BOND DEL MATTONE IN CINA

China Vanke Co. ha proposto di ritardare il rimborso di un titolo obbligazionario locale, facendo precipitare alcune delle sue obbligazioni a minimi storici e alimentando le preoccupazioni sulla volontà di Pechino di sostenere anche i più grandi sviluppatori in difficoltà.

Vanke, un tempo il più grande costruttore del Paese in termini di vendite, sta cercando di ritardare il pagamento del capitale su un titolo da 2 miliardi di yuan (283 milioni di dollari) in scadenza il 15 dicembre, secondo un documento presentato alla camera di compensazione di Shanghai mercoledì sera. Il titolo obbligazionario in dollari della società con scadenza nel

2027 è sceso giovedì mattina di 17 centesimi a circa 23 centesimi, il minimo dall'emissione nel 2017. Ciò porta le perdite sul titolo al 60% solo questa settimana.

TITOLI

Stellantis. L’impianto di batterie spagnolo di Catl e Stellantis vicino a Saragozza genererà fino a 4.000 posti di lavoro a livello locale, ha detto il Ceo della joint venture, Andy Wu.

Non è ancora stato deciso quanti lavoratori arriveranno dalla Cina per costruire l'impianto, ha precisato il Ceo.

MFE ha raggiunto un accordo per l'acquisizione di una quota del 32.9% del gruppo media portoghese Impresa dalla famiglia Balsemao. Lo riferisce una nota.

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