Wall Street al quarantesimo record da inizio anno
I membri del board dalla banca centrale intervenuti ieri, si dichiarano aperti a ulteriori tagli consistenti dei tassi d’interesse. Sul mercato delle obbligazioni ci si prepara all’arrivo di un’altra montagna di carta del Tesoro USA: questa settimana ci sono emissioni per 183 miliardi.
Per Barclays il 2024 somiglia moltissimo al 1986, per cui, se la storia dovesse ripetersi, in tutto ma anche solo in parte, “allora una recessione potrebbe essere lontana diversi anni.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%. Gli indici PMI flash di ieri mattina hanno confermato la fiacca dell’economia europea.
Volano le borse di Hong Kong (+3,9%) e di Shanghai (+3,5%). La Banca centrale cinese (Pboc) ha annunciato un articolato pacchetto di misure di sostegno all'economia, tra cui il taglio del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (Rrr) di 50 punti base.
La borsa degli Stati Uniti ha iniziato abbastanza bene la quarta settimana di settembre, statisticamente la peggiore dell’anno per l’azionario. L’indice S&P500 ha guadagnato lo 0,3%, nuovo record, il quarantesimo da inizio anno. Dow Jones +0,1%, nuovo massimo storico. Nasdaq +0,1%.
Sul mercato delle obbligazioni ci si prepara all’arrivo di un’altra montagna di carta: ci sono in programma tra oggi e giovedì tre maxi emissioni di Treasury: la prima, sulla scadenza a tre anni, è da 69 miliardi di dollari, la seconda, sulla duration cinque anni, da 70 miliardi, la terza è da 44 miliardi ed è di titoli a sette anni.
Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni sale al 3,75% mentre il biennale è fermo, la curva si fa sempre più ripida e lo spread sale a 17 punti base, livelli che non si vedevano dall’estate del 2022. Quel che pensa il mercato è chiaro: il futuro lontano è più incerto di quello prossimo. Nell’immediato la traiettoria è abbastanza segnata: la Federal Reserve taglierà i tassi.
COSA ARRIVA DALLA FEDERAL RESERVE
I membri del board della banca centrale intervenuti ieri, si dichiarano aperti a ulteriori tagli consistenti dei tassi d'interesse, in quanto la stretta monetaria avviata nel 2022 frena in modo importante l’economia. ”Nei prossimi 12 mesi, abbiamo molta strada da fare per portare il tasso d'interesse a qualcosa di simile alla neutralità", ha detto ieri sera il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee in un evento online. Né Goolsbee né gli altri che hanno parlato ieri, hanno detto apertamente di voler replicare nella prossima riunione del Federal Open Market Committee il taglio da cinquanta punti base, ma se i dati macroeconomici dovessero spingere in questa direzione, si procederà senza indugi.
Secondo Goolsbee, oggi il tasso d'interesse di riferimento della banca centrale è "centinaia" di punti base al di sopra del tasso neutrale, il livello al quale la politica non stimola né limita la crescita economica. Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic e quello di Minneapolis Neel Kashkari hanno dichiarato di appoggiare la decisione presa la settimana scorsa dai funzionari della Fed di abbassare il tasso di riferimento di mezzo punto percentuale, portandolo a un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5%.
Bostic, pur essendo decisamente più cauto di Goolsbee sulla velocità con cui la Fed dovrebbe tagliare, ha anche fatto cenno al margine di manovra di cui la banca centrale dispone per abbassare i tassi prima di raggiungere la neutralità: "Non conosco nessuno che possa plausibilmente contestare l'idea che siamo un bel po' al di sopra", ha detto durante un evento virtuale organizzato dall'European Economics and Financial Centre.
UN ATTERRAGGIO MORBIDISSIMO
Per Barclays il 2024 somiglia moltissimo al 1986, per cui, se la storia dovesse ripetersi, in tutto ma anche solo in parte, “allora una recessione potrebbe essere lontana diversi anni” si legge nel report di ieri.
La previsione è basata su un profondo lavoro di analisi e confronto. “La ricerca di paralleli storici per l'economia statunitense di oggi, individuando i periodi più vicini alle condizioni attuali per l'inflazione, i tassi di interesse, la disoccupazione, la crescita economica e l’andamento della borsa, suggerisce che l'equivalente storico più vicino a oggi è il febbraio 1986. All'epoca, la crescita era quasi piatta, l'IPC era in calo, la Fed aveva appena tagliato i tassi di 50 pb e le azioni erano salite di circa il 25% in 12 mesi”. Lavorando con le proiezioni elaborate dall’intelligenza artificiale, il team di analisti guidato da Renate Marold arriva alla conclusione che nel medio periodo la crescita del PIL degli Stati Uniti potrebbe rallentare di poco, l'inflazione e la disoccupazione dovrebbero continuare a scendere e le azioni a salire. “Solo dopo questo punto le cose si complicherebbero, con il mercato del lavoro che si restringe e l'inflazione che finisce per aumentare”, ma a quel punto la Fed tornerebbe ad alzare il costo del denaro.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%.
Ieri l’indice EuroStoxx50 ha chiuso in rialzo dello 0,3%. Depresso dalle banche, il Ftse Mib di Milano ha chiuso in ribasso dello 0,2%. L’euro si è indebolito a 1,111.
EUROPA
Gli indici PMI flash di ieri mattina hanno confermato la fiacca dell’economia europea. Per la prima volta in sette mesi, l’indice destagionalizzato Flash PMI Composito della Produzione dell’Eurozona è sceso al di sotto della soglia di 50, posizionandosi nel mese di settembre a 48,9 da 51,0 di agosto, indicando una contrazione del comparto industriale.
Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia commentava ieri pomeriggio così: “Gli indici PMI hanno mostrato una situazione particolarmente delicata per le economie europee ben peggiore rispetto alle attese di mercato. I deboli dati sull’andamento dei nuovi ordini lascia credere che anche per i prossimi mesi la situazione non dovrebbe cambiare e anzi potrebbe peggiorare creando degli squilibri soprattutto sul mercato del lavoro. In Germania le perdite di posti di lavoro sono su livelli record degli ultimi 15 anni (non tenendo conto dei primi mesi pandemici). Riteniamo che questi dati macroeconomici possano aumentare la discussione all’interno del Governing Council della BCE per promuovere misure più aggressive in politica monetaria.
CINA
Volano le borse di Hong Kong (+3,9%) e di Shanghai (+3,5%). La Banca centrale cinese (Pboc) ha annunciato un articolato pacchetto di misure di sostegno all'economia, tra cui il taglio del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (Rrr) di 50 punti base, mentre aumenta la pressione sulle autorità centrali per centrare l'obiettivo di crescita di "circa il 5%" per il 2024. Il governatore Pan Gongsheng, nel corso di un briefing, ha parlato anche di riduzione ulteriore dei tassi di interesse chiave per sostenere una ripresa dei prezzi, oltre che di un aumento dei prestiti ai consumatori e di un taglio al tasso ipotecario per i prestiti immobiliari esistenti.
TITOLI
Unicredit. Il tentativo di acquisire quote di Commerzbank senza consultazione è un atto ostile e non è appropriato in Europa e in Germania. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Tramite strumenti finanziari, la banca ha acquistato un ulteriore 11,5% di Commerzbank dopo aver presentato istanza regolamentare per salire fino al 29,9% nel capitale della banca tedesca.
Stellantis ha avviato le procedure per individuare il successore del Ceo Carlo Tavares, mentre sta cercando di ridurre le scorte in Nord America di 100.000 veicoli entro l'inizio del prossimo anno e ne ha già tagliati circa 40.000 nei mesi di luglio e agosto. Lo ha detto la direttrice finanziaria di Stellantis Natalie Knight. E' improbabile che la società staccherà un dividendo speciale, ha aggiunto.
Leonardo. Blackrock ha ottenuto dal governo italiano il via libera con condizioni a detenere una quota superiore al 3% del capitale di Leonardo. Ha perfezionato l'acquisizione del controllo di Gem Elettronica per circa 16 milioni di euro. A seguito della finalizzazione, Leonardo detiene il 65% e il controllo della società.
Tenaris. Oggi c’è l’investor day.
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