Wall Street ancora al rialzo dopo il dato sul PIL
Le minute della Fed di ieri ribadivano la necessità di nuove strette monetarie per combattere l’inflazione, mentre oggi l’attenzione è rivolta verso i dati macro e sulle trimestrali, in particolare su Nvidia ed eBay.
PIL rallenta
Il dato diffuso oggi dal Dipartimento USA del lavoro indica richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sotto le attese, fermatesi a 192 mila in più rispetto alle 200 mila previste dagli analisti e inferiori anche dal dato precedente (195 mila).
Inoltre, la seconda lettura preliminare del Pil Usa del quarto trimestre è stata rivista al ribasso al 2,7%, rispetto al 2,9% della prima stima e delle attese degli analisti,
Battuto le attese l’indice della Fed di Chicago, salito a 0,23 da -0,46 di dicembre.
Dopo la diffusione dei dati, i future cedevano parte dei guadagni della mattinata e il contratto sul Nasdaq passava dall’1% pre-numeri, trascinato soprattutto dal chipmaker Nvidia, al +0,80%, mentre quelli sul Dow Jones e sullo S&P500 tornavano intorno la parità.
Torna verso la parità anche la coppia EUR/USD, mentre si muovono al rialzo i Treasury USA, in particolare il decennale (+0,80% al 3,957%) e il biennale (+0,30% al 4,714%).
Le minute della Fed
Ieri i verbali dell’ultima riunione del FOMC del 31 gennaio- 1° febbraio è emerso che “i rischi sull’outlook dell’inflazione puntano verso l’alto”, tra cui il “reopening dell’economia cinese” e “la guerra in Ucraina”.
Inoltre, nel corso del meeting alcuni membri “erano favorevole ad una stretta di 50 punti base”, pertanto maggiore rispetto a quella da 25 punti poi decisa dalla Federal Reserve.
Ridotta la propensione al rischio
Con uno scenario ‘no landing’ caratterizzato da crescita economica globale e inflazione persistente, “si riduce la propensione nei confronti sia degli asset rischiosi sia del debito pubblico”.
Se “per mesi gli investitori hanno scommesso su un rallentamento della crescita globale sufficiente a raffreddare l'inflazione e a persuadere le banche centrali a sospendere i rialzidei tassi”, “l’idea che Federal Reserve e gli altri istituti avrebbero usato la stretta monetaria per favorire un 'soft landing' prima di cambiare rotta per evitare una profonda recessione ha sostenuto il rally degli asset da ottobre, facendo scendere il dollaro e affluire capitali verso i mercati emergenti”, scrivono dalla Reuters Naomi Rovnick e Davide Barbuscia.
Con i dati sul lavoro negli USA ancora forti, i tassi potrebbero aumentare ancora, elemento negativo per gli asset di rischio: “siamo passati da un atterraggio più morbido a un atterraggio inesistente, in quanto le condizioni di finanziamento rimarranno rigide”, osserva David Katimbo-Mugwanya, responsabile del reddito fisso di EdenTree Asset Management.
Notizie societarie e pre-market USA
Nvidia (+10%): prevede un fatturato oltre le stime di Wall Street nel primo trimestre, mentre il suo CEO ha dichiarato che l’uso dei suoi chip per alimentare servizi di intelligenza artificiale (AI) come i chatbot è “salito alle stelle negli ultimi 60 giorni”.
eBay (-5%): ha avvertito che a seguito del peggioramento del contesto di mercato, sarà "sfidante " tenere o migliorare la redditività, oltre ad aver anticipato anche un calo delle vendite nel trimestre in corso.
Domino's Pizza (-6%): non ha rispettato le stime sulle vendite trimestrali negli Stati Uniti, segno che l’aumento dei prezzi sta intaccando la domanda di prodotti dell’azienda in un contesto di inflazione elevata da decenni.
Secondo i dati di Refinitiv IBES, le vendite negli Stati Uniti della più grande catena di pizzerie al mondo sono aumentate dello 0,9% nel quarto trimestre, a fronte di un aumento del 3,69% previsto dagli analisti.
Exxon Mobil (+0,60%): ha messo in guardia, in un documento di deposito, dai potenziali rischi per le sue attività petrolifere in Kazakistan, che lo scorso anno hanno generato guadagni per 2,5 miliardi di dollari.
Moderna (-1%): previsioni di vendita annuale di 5 miliardi di dollari per il suo vaccino contro il Covid 19 rispetto alle stime di Refinitiv di 6,98 miliardi, nonostante le vendite del quarto trimestre abbiano superato le aspettative, poiché l’azienda si aspetta una minore domanda di vaccini nel quarto anno di pandemia.
Karuna Therapeutics: registrato una perdita trimestrale rettificata di 2,22 dollari per azione per il trimestre chiuso a dicembre, quando l’aspettativa media di venti analisti per il trimestre era di una perdita di 2,25 dollari per azione.
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