Wall Street assente, la Cina si prende la scena

I mercati asiatici si avviano a chiudere la migliore settimana da marzo 2019. L’andamento positivo è legato alla ripresa delle attività nel settore dei servizi dopo l’allentamento delle misure di lockdown. Ieri l’indice Shangai composite ha toccato i massimi da aprile 2019. E l’aumento delle riserve di greggio indica le attese da parte del governo di una ripresa robusta.
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Andamento positivo guidato dal settore dei servizi
Nella giornata in cui Wall Street è assente dalla scena per la festività nazionale dell’Independence Day, la Cina si candida come piazza finanziaria sotto i riflettori. I mercati asiatici si avviano a chiudere, oggi, la migliore settimana da marzo 2019, la sesta consecutiva al rialzo.
L’andamento positivo avviato questa mattina è legato in particolare alla ripresa delle attività del settore dei servizi nel Paese. L’indice Pmi servizi Caixin a giugno è arrivato a 58,4 punti, in aumento rispetto alla precedente rilevazione (55 punti). Il dato si rafforza così sopra la soglia chiave dei 50 punti e denota il prevalere di ottimismo fra i direttori acquisto delle aziende.
I servizi hanno visto un forte incremento, a giugno, in seguito all’allentamento delle misure di lockdown imposte per il coronavirus, con il cambiamento della domanda da parte dei consumatori.
L'espansione dell’ultimo periodo suggerisce che la ripresa complessiva della Cina sia ampia e bilanciata, ma secondo gli analisti ci vorranno mesi prima che l'attività torni ai livelli pre-crisi.
Indici in volata
Ieri l’indice composito di Shangai ha toccato i massimi da aprile 2019 andando a chiudere in rialzo del 2,01% a 3.152,81, mentre l'indice blue-chip CSI300 è salito dell'1,93% a 4.419,60 punti, massimi dall'1 luglio 2015. Questa mattina Shanghai ha aperto in vantaggio dell'1,27% e Shenzhen in avanti dello 0,83%.
Gli operatori prevedono che Pechino implementi nuove misure di stimolo nel corso del secondo semestre a seguito degli ultimi tagli dei tassi messi in campo dalla Pboc.
A questo si sommano le attese di una ripresa robusta da parte del governo. Un’indicazione in tal senso la danno le riserve strategiche di greggio della Cina, salite al livello record del 70% della capacità per effetto dei forti acquisti dei mesi scorsi.
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