Wall Street attende la carica delle trimestrali big tech

Wall Street attende la carica delle trimestrali big tech

Dopo i numeri delle grandi banche statunitensi, questa settimana sarà il turno dei giganti tecnologici Alphabet, Microsoft, Meta, Amazon e Intel, sotto osservazione anche in chiave rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.

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Incertezza a Wall Street

Regna ancora l’incertezza a Wall Street prima dell’apertura ufficiale della borsa di New York ad inizio di una settimana che sarà caratterizzata dalle trimestrali delle grandi società tecnologiche statunitensi.

Future appena sotto la parità a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali con quelli sul Nasdaq (-0,05%) sorvegliati speciali, con i contratti sul Dow Jones e sullo S&P500 sempre in rosso tenue.

Calo leggero per il Treasury USA biennale (-0,30% al 4,1777%) e più indietro il decennale (-0,80% al 3,543%).

Le trimestrali

Il calendario prevede i numeri dei ‘pesi massimi’ del mercato come Alphabet (domani 25 aprile), Microsoft (domani), Meta (mercoledì 26 aprile), Amazon (giovedì 27 aprile) e Intel (giovedì).

Le azioni di queste cinque società tecnologiche da sole hanno rappresentato i due terzi dei guadagni dell’S&P 500 quest'anno e secondo gli analisti di Wedbush Securities potrebbero esserci sorprese positive dalle big della tecnologia, con un accento sul taglio dei costi e sulla riduzione dei posti di lavoro in tutto il settore. “Riteniamo inoltre che uno dei temi principali della stagione dei risultati del settore tecnologico sarà la corsa all’IA e che ogni big tech aggiornerà gli investitori sulle proprie ambizioni e strategie di monetizzazione su questo nuovo settore”, scrivono questi esperti.

Delle 88 società dello S&P 500 che hanno comunicato i risultati fino a venerdì scorso, quasi il 76% ha battuto le stime degli analisti sugli utili del primo trimestre (dati Refinitiv IBES), superando la media di lungo periodo del 66,3%.

Anche le previsioni sugli utili sono leggermente migliorate: gli analisti si aspettano ora una contrazione degli utili del 4,7% rispetto al calo del 5,1% stimato all'inizio di aprile.

“Sebbene la stagione degli utili sia iniziata in modo relativamente solido, le preoccupazioni per l'impatto dell’inflazione, degli alti tassi di interesse e di una potenziale recessione degli Stati Uniti sono ancora molto presenti”, sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro.

Macro e tassi Fed

Le trimestrali delle big tech potrebbero anche fornire indizi sullo stato dell’economia statunitense e sul percorso di politica monetaria della Federal Reserve dopo le trimestrali delle banche oltre le attese.

Nel corso della settimana sono attesi anche alcuni dati fondamentali per misurare la salute degli Stati Uniti quali l’indice della spesa personale dei consumatori (PCE) di marzo (giovedì) e i dati sulla fiducia dei consumatori di aprile (domani).

Si stima che l’economia statunitense sia cresciuta del 2% annuo nel primo trimestre del 2023, in rallentamento rispetto all'espansione del 2,6% del quarto trimestre del 2022.

Inoltre, l’indicatore dell''inflazione preferito dalla Fed dovrebbe essersi raffreddato a marzo, ma l’inflazione Pce core è probabilmente aumentata dello 0,3% rispetto al mese precedente.

“Tutto questo mentre la Fed stima una crescita dello 0,4% per l’intero 2023, evidenziando la necessità di monitorare la crescita dei prossimi trimestri con un rischio di recessione tecnica quale percorso delineato in silenzio”, secondo Debach.

Secondo lo strumento Fedwatch del CME Group, le probabilità che la Fed aumenti i tassi di interesse di altri 25 punti base la settimana prossima è aumentata al 90%.

Notizie societarie e pre-market USA

Coca-Cola (+1%): utile nel primo trimestre di 68 centesimi per azione rispetto ad una stima degli analisti di 64 centesimi/azione (Dati Refinitiv).

Bed Bath & Beyond (-38%): ieri ha presentato istanza di protezione da creditori in attesa che venga finalizzata la procedura di liquidazione ai sensi del Chapter 11 e ha avviato una vendita di liquidazione.

Eli Lilly and Co (+1%): annunciata vendita del suo farmaco per la glicemia bassa ‘Baqsimi’ ad Amphastar Pharmaceuticals in un accordo del valore massimo di 1,08 miliardi di dollari.

Applied Therapeutics (+6%): il suo farmaco sperimentale per il trattamento di un tipo di malattia genetica ha migliorato le attività della vita quotidiana, il comportamento e la cognizione rispetto al placebo in uno studio in fase avanzata e la società prevede di richiedere un incontro con la FDA statunitense per discutere di una potenziale immissione in commercio nella seconda metà del 2023.

Raccomandazioni analisti

Baidu

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 185 USD a 180 dollari.

AT&T

TD Cowen: conferma ‘neutral’ e target in calo da 25 USD a 23 dollari.

Biotech

Deutsche Bank: ancora ‘neutral’ e prezzo obiettivo diminuito da 160 USD a 135 dollari.

ConocoPhillips

Raymond James: ‘buy’ e aumentato il target price da 135 USD a 142 dollari.

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