Wall Street attende dettagli sui dazi

Wall Street attende dettagli sui dazi

I segnali contrastanti di Donald Trump sulle tariffe che entreranno in vigore il 2 aprile sulle merci europee rendono difficile agli investitori la decisione su come posizionarsi prima di quella data.

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Wall Street oggi

Future poco mossi a Wall Street, con gli investitori che restano cauti in attesa di dati macro di venerdì e di maggiore chiarezza sull'introduzione dei nuovi dazi dell'amministrazione di Donald Trump, la cui entrata in vigore è prevista per la prossima settimana.

Con i contratti sui principali indici (Nasdaq, Dow Jones e S&P500) che scambiano intorno la parità, anche il dollaro non si muove molto nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD prezza 1,08.

In crescita l’oro, a 3.062 dollari l’oncia (future), e il Bitcoin (87.900 dollari), mentre salgono ancora i prezzi del petrolio: Brent a 73 dollari e greggio WTI a 69,60 dollari al barile.

Focus sempre sui dazi

I dazi restano al centro dell’attenzione degli investitori dopo i segnali arrivati da Trump circa la possibilità che possano essere meno estesi e più mirati di quanto inizialmente temuto. Da quel momento, però, il presidente ha seminato confusione affermando di non voler troppe eccezioni ma che potrebbe essere più indulgente.

Questi cambi di tono hanno seminato confusione tra gli investitori, incerti nel capire come posizionarsi prima della scadenza del 2 aprile che Trump ha soprannominato "Giorno della Liberazione".

"L'incertezza sul fronte delle tariffe rimane alta, rendendo incredibilmente difficile per le aziende o i consumatori pianificare più di un giorno nel futuro e rendendo comunque quasi impossibile per i partecipanti al mercato stabilire il prezzo del rischio", spiega Michael Brown, analista di Pepperstone Group Ltd.

Un ulteriore livello di incertezza deriva dall'economia globale, che molti analisti temono stia rallentando anche se l'inflazione rimane ampiamente elevata. Le preoccupazioni sulla crescita sono state ulteriormente alimentate ieri dai dati statunitensi che mostrano la fiducia dei consumatori al minimo degli ultimi quattro anni.

Le conseguenze sull’azionario

"Il mercato è in attesa di annunci sulle tariffe. Se i dazi non saranno così negativi come si temeva, potrebbero fungere da evento di compensazione ed essere positivi per gli asset rischiosi", scrive in una nota Mohit Kumar, economista di Jefferies.

"Non sono sicuro che siamo arrivati alla fine", secondo Kevin Thozet, membro del comitato di investimento di Carmignac, riferendosi alla sottoperformance del mercato azionario statunitense. "Stiamo cercando di costruire posizioni un po' più difensive nel portafoglio perché abbiamo considerato questo rischio di rallentamento dell'economia statunitense".

Notizie societarie e pre market USA

GameStop (+14%): il suo consiglio di amministrazione ha approvato l'aggiunta di Bitcoin come attività di riserva del tesoro e ha riportato un utile netto per il quarto trimestre di 131,3 milioni di dollari, superiore ai 63,1 milioni di un anno fa.

Dollar Tree (+3%): è vicina alla vendita del suo marchio Family Dollar a un consorzio di investitori privati per circa 1 miliardo di dollari, come riporta il Wall Street Journal.

Humacyte (-23%): ha venduto ieri 25 milioni di azioni a 2 dollari per una raccolta lorda di 50 milioni di dollari, prezzo che contiene uno sconto del 30,6% rispetto all'ultima chiusura.

Chewy's (+4%): profitto nel quarto trimestre per 28 centesimi per azione, battendo le stime degli analisti di 5 centesimi per azione (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

Netflix

Jefferies: buy e prezzo obiettivo confermato a 1.200 dollari.

Walmart

Wolfe Research: buy e target price ridotto da 98 a 97 dollari.

Bank of America

Piper Sandler: neutral e prezzo obiettivo tagliato da 49 a 45 dollari.

Fox Corporation

Wells Fargo Securities: buy e prezzo obiettivo ridotto da 64 a 63 dollari.

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