Wall Street attende la Federal Reserve


Le attese indicano nessuna decisione in tema di tassi di interesse da parte dell’istituto centrale mentre continuano a ridursi le previsioni di un primo taglio a giugno.


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Wall Street in parità

Attenzione tutta verso la Federal Reserve oggi a Wall Street che alle ore 19 (italiane) comunicherà le sue decisioni sui tassi di interesse.

Nel frattempo, i future sul Nasdaq riescono a guadagnare (+0,20%), seppur di poco, quando manca circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali, mentre restano intorno la parità i contratti sul Dow Jones e quelli sullo S&P500.

Il dollaro continua a guadagnare nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scende a 1,0842. Poco mossi i rendimenti dei Titoli di Stato USA, l’oro (2.157 dollari l’oncia) e il Bitcoin (63.200 mila dollari).

Verso la Fed

Oggi si conclude la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), il braccio di politica monetaria della Fed e tutte le previsioni indicano tassi fermi al 5,25%-5,50%: si tratterebbe della quinta riunione consecutiva senza alcun incremento del costo del denaro dopo l’ultimo rialzo di luglio 2023.

“Visto che la decisione di lasciare i tassi invariati è praticamente unanime, l’attenzione si concentrerà sui nuovi dot plot, e in particolare sulla possibilità che la mediana 2024 si sposti verso l’alto in seguito ai dati più solidi relativi all’inflazione di inizio 2024”, spiega Antoine Lesné, Head of SPDR ETF Research & Strategy EMEA di State Street Global Advisors.

“La mediana del 2024 continua a indicare tre tagli dei tassi, mentre un incremento di 25 punti base suggerirebbe invece due tagli. Tuttavia, con il passare del tempo e con i dati che si mantengono più positivi del previsto, potrebbe trattarsi di un testa a testa tra le due possibilità. Dopo il 2024, i dot potrebbero continuare a mostrare un percorso di allentamento piuttosto graduale, con la mediana che si avvicinerà alle aspettative di lungo periodo solamente nel 2026”, ha aggiunto Lesné.

Previsioni sui tagli

Intanto, per la prima volta, le possibilità di un primo taglio alla riunione di giugno, secondo il FedWatch Tool del Cme Group, erano scese sotto il 50%, poi tornate al 57%, a causa di un'inflazione che, a febbraio, si era rivelata più alta del previsto.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, e i suoi colleghi sottolineano da mesi che vogliono essere sicuri che l’inflazione si sposti “in modo sostenibile” fino al loro obiettivo del 2% prima di iniziare i tagli.

Dopo aver iniziato l’anno prevedendo sei tagli a partire da marzo, gli investitori ora se ne aspettano tre a partire da giugno. Anche le probabilità di un taglio a giugno sono diminuite nelle ultime settimane e, dopo giugno, la Fed terrà solo altre quattro riunioni nel 2024.

Gli analisti di ING ritengono che i dati sulla crescita, l'occupazione e l'inflazione negli Stati Uniti rimangono troppo alti perché la Fed possa contemplare imminenti tagli dei tassi di interesse, con alcuni commentatori che continuano a sostenere che la Fed ha ancora molto lavoro da fare per controllare l'inflazione.

“Riteniamo che la prossima mossa sarà un taglio, molto probabilmente a giugno”, scrivono da ING, ritenendo “altamente improbabile che il FOMC adegui i tassi di interesse nella riunione di oggi, ma gli indizi sulle aspettative della Fed riguardo ai tempi e alla portata dei tagli dei tassi di interesse nel 2024 saranno attentamente monitorati dai mercati”, ha commentato Simon Moore su Forbes.

Notizie societarie e pre-market USA

Intel (+3): sta pianificando una spesa di 100 miliardi di dollari in quattro stati degli Stati Uniti per costruire ed espandere fabbriche dopo aver ottenuto 19,5 miliardi di dollari in sovvenzioni e prestiti federali - e spera di ottenere altri 25 miliardi in agevolazioni fiscali.

JP Morgan Chase (+0,10%): aumentato a sorpresa il dividendo trimestrale del 9,5%, dichiarando una cedola di 1,15 dollari per azione, rispetto a 1,05 dollari precedenti. Si tratta del secondo incremento del dividendo negli ultimi 12 mesi.

Boeing (-2%): ha deciso di mantenere la produzione di jet 737 al di sotto dei 38 al mese e accetterà solo fusoliere completamente conformi dal fornitore Spirit AeroSystems.

Astera Labs: esordio oggi a Wall Street dopo un'IPO con prezzi ben superiori all'obiettivo, grazie alla spinta dell’entusiasmo per l'Intelligenza Artificiale.

Taysha Gene Therapies (+27%): ricavi per 15,45 milioni di dollari per l'intero anno, battendo le stime degli analisti di 14,48 milioni (dati LSEG).

Cheerios General Mills (+1%): calo dell'1% nelle vendite del terzo trimestre, rispetto alle stime di LSEG di -3,1%, e utile di 1,17 dollari per azione superiore alle previsioni degli analisti di 1,05 dollari.

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